Abbiamo
posto a Luciana Leone qualche domanda sull’esperienza di
Sanremo. Ecco cosa ci ha risposto.
D. Luciana, molti si sono rallegrati di questa tua
esperienza, qualcuno si è chiesto come sia avvenuta e quale sia, se
c’è, il collegamento tra il Rinnovamento e Mario Rosini. Puoi
raccontarci qualcosa?
R. In realtà non c’è nessun collegamento tra Mario Rosini e
il Rinnovamento, se non il fatto che nell’ultimo cd del RnS, “Il tuo
amore è grande”, lui ha eseguito le parti soliste. Per quanto mi
riguarda, poi, già da qualche anno scrivo dei testi per il bravo
musicista e compositore pugliese che collabora alla realizzazione in
studio delle produzioni del Rinnovamento, il quale ha inviato al
Festival di Sanremo il provino cantato casualmente da Mario Rosini.
Tutto il resto è accaduto quasi per caso.
D. Come mai ti sei dedicata a questa esperienza?
R. Molti non lo sanno, ma le mie due grandi passioni, sin da
quando ero una ragazzina, sono state la musica e la scrittura. Per
questo ho frequentato l’università di musicologia e ho scritto anche
racconti e poesie. Incontrando il Rinnovamento, poi, ho abbandonato
ogni cosa, ma il Signore non dimentica mai chi sei né i tuoi talenti
e quando meno te lo aspetti ti concede queste piccole “ricompense”.
Io ho sempre sperimentato il centuplo di cui parla Gesù, anche in
molte altre occasioni. Insieme a qualche piccola persecuzione che
non manca mai se davvero volgiamo seguire Gesù.
D. Cosa ci dici riguardo a questa canzone?
Quello che mi preme sottolineare è che è stata presentata una
canzone che parla d’amore in modo pulito, elegante, trasparente,
senza le volgarità, gli eccessi e le trasgressioni facili che si
sentono spesso nel mondo della musica leggera e dello spettacolo.
Gli italiani hanno mostrato di accogliere proprio questi aspetti e
ciò indica che c’è tanto bisogno di verità e di pulizia. È un testo
d’amore così puro che potrebbe essere applicato a due sposi ma anche
al rapporto tra un genitore e un figlio.
D. Dal curriculum di Mario abbiamo letto che ha realizzato
musica new age.
È vero?
R.
E’ vero che Rosini ha suonato in un disco New Age, ma non per
convinzione o per ideologia. In realtà, essendo un interprete e
facendo il cantante, lui ha colto quella occasione di lavoro così
come ha accettato di cantare per noi. Dunque, nessuna convinzione
New Age, ma semplicemente un lavoro come altri, nel tentativo di far
conoscere le sue indubbie capacità vocali, musicali e
interpretative. Quando Mario ha lavorato per il nostro CD ha avuto
la possibilità di conoscere la nostra esperienza e ne è rimasto
molto colpito.
D. È possibile testimoniare il Vangelo in questi ambienti
così diversi dal nostro?
R. Possiamo affermare che il Rinnovamento non vive soltanto nei
gruppi e nelle comunità, ma è chiamato a rispondere all’appello del
Santo Padre che ci invita a diffondere la Cultura di Pentecoste in
quegli ambienti che ne sono lontani. La nuova evangelizzazione ci
chiede non di portare il mondo nei gruppi ma di portare lo “spirito
dei nostri gruppi” nel mondo, anche laddove ci siano “pubblicani e
prostitute”, persone smarrite e peccatori: è per questi che è venuto
Gesù.
Certamente non è facile fare tutto questo, non tutti possono farlo,
bisogna essere ben preparati e sufficientemente distaccati. Ma un
piccolo seme è stato gettato e speriamo che molti altri siamo capaci
di seminarne, proprio in quegli ambienti nei quali non entriamo per
paura di esserne contaminati. Sta a noi entrarvi portando Gesù, il
quale rimaneva sempre se stesso ovunque andava e al quale abbiamo
promesso di stare nel mondo senza essere del mondo.
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