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“Nell’unione perfetta predichiamo Cristo Gesù il Signore”
Convocazione Regionale della Puglia: online la galleria fotografica

 

Convocazione Regionale della PugliaDomenica 15 giugno si è svolto presso il Palazzetto dello Sport di Andria il Convegno Regionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito della Puglia. Il tema del convegno, “Nell’unione perfetta predichiamo Cristo Gesù il Signore”, ha fatto da tessuto per i vari momenti della giornata che hanno saputo ricamare splendidi e suggestivi motivi.

Il tema dell’unità, che negli ultimi tempi sta accompagnando con insistenza le convocazioni del Rinnovamento, è stato affrontato da Moysès Azevedo Filho, Responsabile della Comunità Shalom di Fortaleza (Brasile). Con molta franchezza e determinazione ha posto l’accento sull’importanza del perdono come fondamento essenziale per ripartire e fare unità in noi stessi, nei nostri gruppi e nella Chiesa.

La presenza costante di Gesù nella lode, nei canti e nelle acclamazioni, ha avuto il suo culmine nella Celebrazione Eucaristica presieduta da p. Pier Aguila, Superiore della Comunità delle Beatitudini in Sovere (BG). Il popolo di Dio si è sentito immergere nel mistero eucaristico, dove la Santissima Trinità era recepita come presenza viva pronta a dimorare nei nostri cuori.

Nella sessione pomeridiana, p. Pier Aguila ha accompagnato i partecipanti nell’adorazione eucaristica. Tutto il popolo di Dio si è prostrato davanti a Gesù in un vero roveto ardente di lode e intercessione, mentre Gesù donava consolazione e guarigione tra la folla che lo acclamava.

I giovani, presentati da Moysès come “il discepolo che lui amava”, sono stati invitati a scendere dalle gradinate e ad avvicinarsi a Gesù Eucaristico per vivere un momento dedicato esclusivamente a loro durante il quale tutto il popolo intercedeva e lodava il Signore.

Infine Gesù ha voluto benedire personalmente proprio tutti, anche i più lontani e mentre p. Pier con il Santissimo Sacramento raggiungeva ogni angolo del palazzetto, Gesù toccava i cuori e sanava le ferite di chi invocava il suo nome perché, come dice la scrittura, “Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato”  (At 2,21)


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