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RASSEGNA STAMPA

La notizia pubblicata dall'Agenzia Fides

e il servizio sull'evento solenne trasmesso da Radio Vaticana

 


 

Agenzia Fides

 

VATICANO - In preghiera con il Papa per invocare una copiosa effusione dei doni dello Spirito su tutta la Chiesa

 

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Giovanni Paolo II durante l’angelus di domenica scorsa in piazza san Pietro ha detto: “Sabato prossimo, vigilia della grande Solennità della Pentecoste, alle ore 18.00, presiederò la solenne celebrazione dei Vespri. Invito gli aderenti al Rinnovamento nello Spirito Santo a partecipare, insieme a tutti i fedeli, alla veglia di preghiera per invocare su di noi e su tutta la Chiesa una copiosa effusione dei doni dello Spirito Santo”

(http://www.evangelizatio.org/portale/adgentes/pontefici/pontefice.php?id=112)

 

La notizia ha riempito di gioia il movimento Rinnovamento nello Spirito Santo che già da tempo aveva in programma di celebrare, in occasione della Pentecoste, la conclusione di una tappa del cammino di preghiera chiamato Roveto Ardente, iniziata sei settimane fa.

Una foto scattata durante il Vespro Solenne di Pentecoste - Clicca per ingrandire...La giornata di sabato comincerà in piazza san Pietro alle 17.00 con una veglia curata dal movimento, in attesa delle 18.00 quando assieme al Santo Padre verranno recitati i vespri solenni. Gli “attori” che animeranno i vespri saranno tutti del movimento mentre il canto, come da tradizione nelle feste liturgiche, sarà affidato al coro della Cappella Sistina.

“Quando mi hanno telefonato per comunicarmi dell’invito del Papa” ha detto Salvatore Martinez, coordinatore nazionale del movimento, “ho immediatamente percepito che lo Spirito Santo si era messo al lavoro per noi. Una gioia indescrivibile, pari all’esperienza dell’effusione spontanea dello Spirito mi attraversa e, nello Spirito, interpreto subito i segni di questa straordinaria notizia. Tante volte ho visto miracoli, segni e sorprese preparate dallo Spirito Santo, ma percepisco interiormente che qui siamo in presenza di qualcosa di più grande di noi. Sì, credo fortemente che dopo questa Pentecoste “cieli nuovi e terre nuove” si apriranno davanti a noi”.

Gli aderenti al movimento, che nella sola Italia sono oltre 200.000 per un totale di circa 1.800 gruppi di preghiera, affluiranno in massa a Roma. Nonostante nelle varie diocesi italiane fossero già da tempo pronti per celebrare la Pentecoste assieme alle varie chiese locali, i fedeli del RnS non avranno difficoltà a cambiare i propri programmi e riversarsi, con la gioia nel cuore, nelle braccia paterne del Santo Padre e, insieme a lui, invocare i doni dello Spirito per tutta la Chiesa. (P.L.R.) (Agenzia Fides 25/5/2004)

 


 

Radio Vaticana

 

“IMPLORIAMO ED ACCOGLIAMO IL DONO DELLO SPIRITO SANTO, LUCE DI VERITA’,

FORZA DI AUTENTICA PACE”. E’ L’APPELLO LANCIATO IERI DAL PAPA,

IN OCCASIONE DEI PRIMI VESPRI DI PENTECOSTE, CELEBRATI IN PIAZZA SAN PIETRO.

ALLA CERIMONIA, ERANO PRESENTI 15 MILA FEDELI,

TRA CUI NUMEROSI MEMBRI DEL “RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO”

- Interviste con Salvatore Martinez e Oreste Pesare -

 

“Auspico che la spiritualità della Pentecoste si diffonda nella Chiesa quale rinnovato slancio di preghiera, di santità, di comunione e di annuncio”. Così, Giovanni Paolo II durante la celebrazione dei primi Vespri della solennità di Pentecoste. La cerimonia si è svolta, ieri pomeriggio, alla presenza di 15 mila persone, in una piazza San Pietro colorata di rosso dalle migliaia di fazzoletti dei fedeli. Ce ne parla Dorotea Gambardella.

 

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“Imploriamo ed accogliamo il dono dello Spirito Santo, luce di verità, forza di autentica pace”.

È l’accorato appello lanciato ieri dal Papa che, ricordando l’esperienza della discesa dello Spirito vissuta dai discepoli nel Cenacolo cinquanta giorni dopo la Pasqua, ha osservato: “Riviviamo questa esperienza spirituale anche noi, riuniti in questa Piazza, diventata un grande Cenacolo”. Quindi, il Pontefice ha sottolineato il significato della festività odierna:

 

“Il Corpo mistico di Cristo, sparso in tutta la terra, invoca lo Spirito Santo da cui trae vita il soffio vitale che anima il suo essere e il suo agire”.

 

In una Piazza San Pietro gremita di fedeli della diocesi di Roma e di molti gruppi ecclesiali, il Santo Padre si è rivolto in particolare alle migliaia di membri del Rinnovamento dello Spirito, che hanno animato la cerimonia:

 

“Grazie al movimento carismatico, tanti cristiani hanno riscoperto la Pentecoste come realtà viva e presente nella loro esistenza quotidiana”.

 

Le nuove comunità, ha poi notato Giovanni Paolo II, sono “una risposta provvidenziale suscitata dallo Spirito Santo all’odierna domanda di nuova evangelizzazione”. E proprio sull’attualità del messaggio pentecostale ascoltiamo una riflessione di Salvatore Martinez, coordinatore nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo:

 

“La Pentecoste è l’audacia della fede, il coraggio di dire Gesù, il coraggio di annunciare il bene in un tempo che non sa più distinguere il bene dal male. Talvolta la nostra fede è stanca, è debole, perché dimentichiamo che le opere sono di Dio, non fanno i conti con i nostri limiti umani. Pentecoste è vedere questo potere che il Cristo Risorto concede ascendendo al cielo ed effondendo dal cielo il suo Spirito perché gli uomini siano capaci di essere come Lui in questo nostro tempo causa di salvezza per tanti uomini avversi al Vangelo e alla Chiesa”.

 

A tal proposito, il Papa ha incoraggiato l’iniziativa promossa dal Rinnovamento nello Spirito, denominata “Roveto ardente”, un’adorazione incessante dinanzi al Santissimo Sacramento, affinché “conduca molti a riscoprire i doni dello Spirito Santo e spinga i fedeli, uniti nella contemplazione del Mistero eucaristico, ad intercedere per la piena unità dei cristiani”. Infine, salutando in polacco i numerosi giovani che da Lednica, in Polonia, hanno seguito la celebrazione mediante la radio e la televisione ha augurato: “Il Consolatore, lo Spirito di verità vi colmi dell’amore di Cristo”. Ma qual è il significato dello Spirito Santo per i fedeli? Ascoltiamo alcune testimonianze raccolte ieri in Piazza San Pietro:

 

“Quello che mi ha fatto rinascere, trovare la meraviglia della vita, che mi ha fatto scoprire la Chiesa, i fratelli e mi ha migliorato tanto”.

 

“Per me lo Spirito Santo è consolazione, ci avvicina con il cuore a Dio”.

 

“E’ la Persona attraverso la quale possiamo arrivare a Cristo e al Padre”.

 

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La Chiesa, come sottolineato dal Papa al Regina Coeli, è dunque oggi in festa nel ricordo dell’effusione dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli. Su questo momento di gioia, ecco la riflessione di Oreste Pesare, direttore dell’Iccrs, International Catholic Charismatic Renewal Services, raccolta da Giovanni Peduto:

 

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R. – La solennità di Pentecoste è la festa in cui si realizza il compimento di tutte le promesse di Dio e il coronamento della Pasqua di Gesù. Come Gesù stesso aveva molte volte promesso ai suoi, scende con potenza lo Spirito Santo e trasforma i discepoli di Gesù, impauriti, in coraggiosi apostoli della Buona Novella del Vangelo. E’ l’inizio di una nuova alleanza, la nascita della Chiesa.

 

D. – Non le sembra che la solennità di Pentecoste sia poco sentita e poco valorizzata dalla comunità cristiana?

 

R. – Effettivamente, troppo poco dai cristiani di oggi viene considerato il fatto che il vivere la propria fede non è frutto di sforzi umani, bensì di una “grazia” che riceviamo attraverso continue effusioni dello Spirito, accostandoci ai sacramenti, alla preghiera ed in particolare quella fatta con i fratelli nella fede. Proprio come accadde il giorno di Pentecoste a Gerusalemme. Si trovavano lì nel Cenacolo circa 120 persone e, mentre erano in preghiera, sperimentarono in maniera viva, la visita dello Spirito Santo nella loro vita. Da quel giorno quegli uomini e quelle donne non furono più gli stessi.

 

D. – Spesso si ignora del tutto lo Spirito Santo: ma chi è e che cosa fa la Terza Persona della Trinità?

 

R. – Lo Spirito Santo è – appunto – l’artefice della vita nuova, è l’“Amore” di cui ogni uomo e tutta la creazione ha bisogno per vivere. Egli è la vita che si trasmette da Dio all’umanità. E’ questa la santità. Ricevere lo Spirito Santo nella propria vita coscientemente, liberamente, ti permette di fare l’esperienza del passaggio dalla morte alla vita. Chiunque ha un cuore in ricerca, desidera questo passaggio e ne intuisce l’importanza nella sua vita.

 

D. – Come si prega lo Spirito Santo?

 

R. – Direi… come i bambini. Con semplicità. Senza ricercare parole o concetti difficili da esprimere. Basta esprimergli quello che si ha dentro. Se sei stanco… chiedigli di darti ristoro, se assetato… chiedigli da bere, se malato… chiedigli di sanarti, se abbandonato… di visitarti. Comunque, chiedigli di riempirti, di trasformarti il cuore, la mente. Donagli la tua vita, i tuoi progetti, tutto ciò di cui la tua vita è ricca e che non ti soddisfa. Fagli veramente posto nel tuo cuore ed Egli non tarderà. Ma prega nella più completa sincerità. Puoi anche farti aiutare nella preghiera da qualcun altro che sai già aver fatto questa esperienza. La preghiera comune ha una forza straordinaria presso il Padre del cielo.

 


 

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