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Rinasce Gesù... in ogni "casa"!

Messaggio augurale di Salvatore Martinez, Coordinatore nazionale RnS, per il Santo Natale 2003

 

Clicca per ingrandire...Nel tempo di Natale, ricordare la nascita di Gesù significa celebrare un evento che abbia una profonda incidenza nella vita di ogni cristiano, al di là del termine temporale della festività religiosa che ogni anno ricorre. L'augurio è che questo Natale tracci in noi il segno forte della presenza di Gesù, la cui venuta ha cambiato e cambia il volto del mondo. La riflessione sul Natale che viene proposta muove dalla celebre espressione biblica: «Entrati nella casa videro il bambino con sua madre e prostratisi lo adorarono» (Mt 2, 11a). Sono tante le "case" in cui Gesù nasce e rinasce e attende la nostra visita.

 

La prima "casa" è la Chiesa

 

 … La grotta di Betlemme fu la prima casa della Chiesa dove adorare il Gesù non soltanto profetizzato e promesso, ma vivo e vero. Era il luogo della speranza che si faceva visibile, della carità che si incarnava, della fede che si riaccendeva. Era preconizzazione di tutte le Chiese del mondo…

Che Gesù sia celebrato nella Chiesa universale

con intensità sempre nuova…

sapendo che ciò che celebriamo "attua" e "trasforma",

attraverso la potenza salvifica del Cristo che viene;

che Gesù sia celebrato con convinzione profonda

e con pienezza di fede, di fronte a un mondo

che ha "denatalizzato" Cristo…;

che Gesù sia… soprattutto annunciato

con rinnovato slancio missionario,

sapendo che se molti hanno perduto

lo stupore per la sua nascita,

molti altri ancora non sanno neanche chi sia il Figlio di Dio.

 

La "casa" di ogni famiglia

 

 … le famiglie cristiane devono trovare la loro ispirazione nella Famiglia Santa che nella grotta ebbe la sua prima casa.

 

Che Gesù sia celebrato nelle nostre famiglie

ricordando il senso vero della sua venuta,

riaccendendo l'amore reciproco,

riscoprendo la delicatezza nei rapporti,

la sincerità del dialogo,

rinsaldando l'unità familiare…

che le nostre famiglie non siano ripiegate,

serrate in se stesse come quegli alloggi

che nella Notte santa non furono disponibili per Gesù.

 

La "casa" del Rinnovamento

 

Quella grotta sia anche la grande casa del Rinnovamento, dei nostri gruppi e comunità che sono chiamati ad essere culla e casa di Gesù, non certo luogo delle nostre ambizioni… Il Gesù che culliamo nelle piccole grotte dei nostri gruppi è il Figlio di Dio. Questa consapevolezza deve permetterci di superare noi stessi, i nostri conflitti, le nostre vedute "corte"…

Che Gesù trovi nei nostri gruppi

un'accoglienza reale e sincera,

costruita sull'unità e sulla condivisione,

sulla fede carismatica e sulla maturità cristiana;

sullo zelo apostolico e sulla perseveranza.

 

La "casa" interiore

 

Quali sono le condizioni del nostro tempio interiore, di quella grotta di Betlemme che è il nostro cuore?… Maria e Giuseppe bussano come ogni anno, vorremmo dire come ogni giorno, alle porte del nostro cuore per cercare un asilo per Gesù… svegliamo il nostro cuore, perché a fronte di tutto quanto fino a oggi abbiamo fatto per Gesù, egli ci chiede, in questo Natale, qualcosa di nuovo e sorprendente, che non avevamo messo in conto.

 

Che il Natale di Gesù ci trovi pronti ad aprire la porta

e a compromettere le nostre vite tenute ben al sicuro;

che il lavoro missionario svolto dentro e fuori i nostri gruppi

prosegua con nuovo coraggio, senza lesinare sforzi e rischi;

che i molti Roveti ardenti,

che abbiamo acceso nelle nostre città,

siano segni innegabili della presenza di Gesù,

momenti di grazia in cui, come i Magi,

ci inginocchiamo a contemplare e adorare il Salvatore.

 

Stiamo lieti: Maria ci consegna Gesù

 

 … «Il Rosario, pur caratterizzato dalla fisionomia mariana, è preghiera dal cuore cristologico… concentra in sé la profondità del messaggio evangelico»

(Rosarium Virginis Mariae, n. 1)

 

Maria, attraverso il Rosario ci consegna un Gesù in fasce che ha scelto di nascere povero e che abbisogna di essere nutrito e accudito.

 

Impariamo da Maria,

dalla dedizione con cui ella lo accolse

e lo vide crescere, sapendo di lavorare per il cielo

e di tenere Gesù, la perla preziosa,

nei fragili vasi di creta delle nostre vite.

Riprendiamo nelle mani il Rosario

e "salutiamo" con questa formidabile preghiera

il Bambino Gesù che è presente nei presepi delle nostre case,

delle nostre Chiese, perché si risvegli anche nei nostri cuori

e questi diventino il suo trono.


 

Il testo integrale di questo messaggio,

unitamente ad altre meditazioni e articoli sul Natale,

si possono trovare sul numero di dicembre 2003

della rivista Rinnovamento nello Spirito Santo.
 


 

Auguri!

 

Ricorrendo quest'anno i dieci anni della nascita al Cielo dell'amico vescovo don Tonino Bello, vorrei rivolgere il mio augurio alle sorelle e ai fratelli tutti del Rinnovamento ricorrendo ad alcune frasi estrapolate dal suo libro Alla finestra la speranza.

 

Auguri per un Natale che non si spenga mai nelle nostre vite

Grazie Signore nostra pace,

che sei venuto sulla terra

«a fare dei due un popolo solo,

abbattendo il muro che era di frammezzo» (Ef 2, 14-16)

Grazie perché ci conservi nel tuo amore…

Grazie perché continui ad aver fiducia in noi…

Grazie perché ci infondi il coraggio di celebrare i santi misteri…

Grazie perché continui a custodirci gelosamente…

Spogliaci, Signore, di ogni ombra di arroganza.

Rivestici dei panni della misericordia e della dolcezza.

Donaci un futuro gravido di grazia e di luce

e di incontenibile amore per la vita.

Aiutaci a spendere per te tutto quello che abbiamo e che siamo.

E la Vergine tua Madre ci intenerisca il cuore.

Fino alle lacrime.

Salvatore Martinez


 


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