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Incontro équipe regionali giovani

Loreto, Casa "Famiglia di Nazareth", 3-5 gennaio 2004

 

Clicca per ingrandire...A conclusione dell’anno 2003, si è tenuta a Loreto dal 3 al 5 Gennaio 2004 una "tre giorni" dedicata ai delegati, referenti e membri di équipe regionali dell’ambito di evangelizzazione per i giovani. L’animazione dell’incontro, punto fondamentale per la revisione dei cammini comuni e necessario per tracciare linee guida per il prossimo anno, è stata tenuta da Bruna Pernice, membro di CNS e referente nazionale dell’ambito di evangelizzazione giovani, e da Emilia Palladino, delegata nazionale per il medesimo ambito. Gradita a tutti è stata la presenza di don Gernaldo Conti, un testimone verace dell’amore di Dio, che ha saputo suscitare nei cuori dei presenti un forte slancio nella chiamata al servizio e all’evangelizzazione per i giovani.

I lavori si sono aperti la mattina del 3 con un intervento di Emilia Palladino, che ha fatto un po’ il resoconto del triennio di servizio che si è concluso. L’analisi, attenta e accurata, ha messo in luce quali sono gli obiettivi raggiunti e quelli futuri da perseverare. Risulta ormai acquisito che:

  • l’essere giovani non rappresenta né un carisma, né una realtà sacramentale, ma una condizione di vita, per cui non è opportuno parlare di ministero in senso stretto, ma più propriamente di ambito di evangelizzazione;

  • considerare incompatibile l’esistenza di un cammino parallelo solo per giovani, completamente distaccato dalla realtà dei gruppi locali. A ciò si aggiunge la consapevolezza di non poter trascurare la sensibilità e le necessità del mondo giovanile. Infine una prospettiva che vede il giovane valorizzato in tutti i suoi carismi (d’animazione, intercessione, profezia, insegnamento, ecc.).

Clicca per ingrandire...Per quanto riguarda le iniziative nazionali prossime, sono state segnalati eventi come il campeggio nazionale giovani (Assisi 26 Luglio – 1 Agosto 2004), il meeting adolescenti di Rimini (15 – 18 anni) durante la convocazione nazionale, la GMG di Colonia 2005, cui dobbiamo cominciare a mirare. Segnalati inoltre incontri di formazione o seminari promossi dalla CEI di particolare interesse.

 

Un pomeriggio è stato dedicato alla condivisione tra le varie regioni sul cammino svolto in questi tre anni e a domande o chiarimenti al comitato con proposte per iniziative future.

La mattinata del 4 è stata aperta da un intervento di don Gernaldo Conti sul tema “Annunciare ai giovani una priorità del nostro servizio”, il quale ha messo in risalto la tenerezza con cui Gesù si avvicinava ai giovani (vedi il giovane ricco, il cieco Bartimeo, San Giovanni apostolo ecc.), ossia la stessa tenerezza con cui Giovanni Paolo II si accosta ai ragazzi d’oggi, che è lo stesso sentimento con cui parla la Chiesa ai giovani. Chi sono coloro che sono chiamati ad evangelizzare i giovani? Ce lo dice ancora una volta il Santo Padre, affidando la missione di traghettare la fede a ponte tra i due millenni, non ai grandi teologi o professori del nostro tempo, ma ai giovani stessi. Il Santo Padre stima i giovani, la stessa stima che Dio ripone nei singoli animatori presenti a Loreto. Per questo Don Gernaldo ha invitato a avere coraggio ed uscire a evangelizzare, lavorare e servire, cercando di incontrare i giovani non per catalogarli, ma guardando all’unico elemento che li rende uguali: il cuore. Credere per un progetto giovani vuol dire investire per loro, impegnarsi seriamente, essere disposti anche a perdere qualcosa di noi.

Il resto della mattinata è stato dedicato alla revisione del Campeggio Estivo 2003 che ha promosso il Rinnovamento la stagione scorsa.

Il pomeriggio del 4 Gennaio ha visto la presenza di Lucia Alessandrini, delegata nazionale per l’ambito di evangelizzazione dell’impegno sociale (cultura e società) la quale ha tenuto una catechesi sul significato del futuro mettendo in risalto tre aspetti del tempo che verrà:

  • Il mutamento culturale

  • Il progetto di vita buona

  • Il passaggio di generazione in generazione.

L’argomento è stato trattato facendo continuamente un raffronto con la figura di Mosè, evidenziano nei suoi 120 anni di vita tre cicli di 40 anni….


… Mosè comprende qual è il progetto di vita che Dio ha tracciato per il suo popolo…

 

Anche per noi Dio ha un progetto di vita “buona” da dover portare avanti, e che spesso si rispecchia nel messaggio delle Beatitudini. Tale progetto ci deve compromettere in prima persona, chiamandoci a fare anche cose che non avremmo mai ipotizzato di dover realizzare.

L’ultimo quarantennio di Mosè è dedicato al passaggio di consegne tra lui e Giosué, istruendo quest’ultimo per l’ingresso nella Terra Promessa.

L’interrogativo che noi ci dobbiamo porre è cosa “passeremo” alla generazione futura?

 

La serata del 4 Gennaio si è conclusa con la celebrazione eucaristica a Macerata, insieme al Ministero della Musica e del Canto Nazionale, impegnato negli stessi giorni in un ritiro in preparazione dei nuovi canti per il 2004.

 

Don Gernaldo Conti, nell’omelia del 5 gennaio, ha affrontato il delicato ed importantissimo tema: giovani e vocazione.

 

Questi alcuni passaggi:

  • Il Signore chiama attraverso qualcuno. Anche attraverso di noi.

  • Età della vocazione è principalmente tra i 16 e i 20 anni,
    il tempo in cui ci si innamora

  • La vocazione è una chiamata ad amare

 

Condividendo la sua testimonianza personale, inoltre, D. Gernaldo ci ha spronato a riportare queste tematiche vocazionali nei nostri incontri per i giovani, senza paura.

 

Bruna Pernice ha fatto un intervento conclusivo, infine, richiamando alla mente alcune linee fondamentali che erano state già focalizzate nell’incontro dei delegati regionali per i giovani lo scorso anno a Loreto (dicembre 2002), e dando prospettive per l’immediato futuro a partire dal cammino fatto in questo triennio:

 

tutto ciò che porta frutto duraturo è opera dello Spirito. Questo ci riporta immediatamente alla nostra identità carismatica da consolidare e promuovere tra i giovani.

  • Partire dal SEMINARIO DI VITA NUOVA

  • Ogni ministero è orientato alla diffusione del regno di Dio; questo principio è tanto più vero per il servizio a favore dei giovani: l’evangelizzazione del mondo giovanile come priorità di questo ministero. Un'evangelizzazione che sia innanzitutto nel potere dello Spirito, tenendo conto di dover usare tutti i mezzi necessari: formazione permanente, impegno, approfondimento…
    (la trascuratezza non è accettabile).

  • Nessuno educa se non è educato contemporaneamente

  • Conoscenza e promozione di tutte le forme di evangelizzazione del mondo giovanile; presenza nei luoghi dei giovani (particolare attenzione oggi alle università e alle scuole)

  • La Pastorale dei giovani, è un campo in cui ci si gioca il futuro della cristianità, dobbiamo quindi formare una generazione di formatori, che siano all’altezza delle aspettative dei giovani

  • Preparare una generazione di costruttori che a partire dalla pentecoste abbiano il desiderio, la forza e gli strumenti per trasformare la storia con il potere dell’amore.

  • Non , dunque, “fare per fare” (iniziative, giornate, incontri, concerti, ecc…).

Questi tre anni di cammino, hanno portato al consolidamento di una equipe nazionale per i giovani, formata dai delegati e dalle equipe regionali e nazionali, sempre più unita e in comunione. Il dono dell’amicizia e della fraternità tra questi fratelli è certamente uno dei doni più belli ricevuti dal Signore.


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