RASSEGNA STAMPA
Articoli pubblicati dall'Agenzia Stampa Apcom il 19-06-2007

 

FAMILY DAY/MARTINEZ (RNS):NON CI INTERESSA MOVIMENTO PARAPOLITICO

Siamo per "pre-politica" su vita, famiglia e libertà educativa

Roma, 19 giu. (Apcom) - Il Rinnovamento nello spirito non è interessato in un movimento politico o "para-politico" (termine coniato da Savino Pezzotta dopo il Family day) ma nella "pre-politica", nella sensibilizzazione e mobilitazione su temi come vita, famiglia e libertà educativa: lo afferma il leader del movimento cattolico protagonista, assieme ad altre associazioni laicali, della manifestazione di piazza del 12 maggio, Salvatore Martinez.
"I movimenti non hanno altra vocazione che quello pre-politico. Il loro impegno è certo di carattere politico, fanno politica anche se non nei termini dei partiti", spiega Martinez interpellato da Apcom. "Ma non siamo interessati a un movimento politico o para-politico perché riteniamo che i movimenti oggi più che mai siano una risorsa più che una riserva. Una risorsa già impegnata nel campo della promozione umana, nel campo della riflessione e della formazione di personalità che peraltro sempre più vivono nel tessuto sociale e culturale e nel dibattito del paese". Personalità, sottolinea Martinez, "che sotto il profilo del rigore morale e della forte capacità spirituale si pongano come riferimenti ordinari nella vita della nostra società. Ma di lì a pensare che queste risorse si costituiscano in una formazione politica e partitica ne corre molto".
Tra i temi individuati per l'impegno dei movimenti cattolici, Martinez individua la "elaborazione creativa, la difesa e la diffusione di quelli che la dottrina sociale della Chiesa definisce i principi non negoziabili: vita, famiglia e libertà educativa". Su questi temi "è necessaria la formazione delle coscienze e delle intelligenze", una sfida che trova il mondo cattolico "fortemente coeso e compattato": "Lo abbiamo visto due anni fa (in occasione del referendum sulla procreazione medicalmente assistita, ndr.), lo abbiamo rivisto quest'anno col Family day e torneremo a vederlo se questi valori fossero sfidati frontalmente". Un'eventualità che, secondo il leader di Rinnovamento nello Spirito, susciterebbe la "dimostrazione di impegno fattivo" e la mobilitazione dei "numeri" già dimostrata dall'associazionismo cattolico.
Martinez fa peraltro riferimento anche alla crisi della politica italiana quando afferma: "La pre-politica può essere la risposta provvidenziale alla paura dell'antipolitica. Noi vorremmo parlare di proposte più che di protesta e disaffezione". "Non è vero che c'è una sorta di sciopero dell'impegno: la gente cerca luoghi, vuole partecipare. La piazza del Family day lo dimostra", afferma. Ma "non siamo a favore di un 'supermovimento', una sorta di ricettacolo di tutti i diversi serbatoi del mondo cattolico", precisa Martinez: "Il mondo cattolico è plurale e rimane plurale nonostante sappia convergere con una grande dimostrazione di capacità come si è visto col Family day. In questo senso - aggiunge Martinez - vogliamo essere un'interlocuzione attiva della politica e dei partiti. Ma già lo siamo ogni giorno. Speriamo che la politica sia disposta ad ascoltare di più: non tanto le istanze di questo mondo, ma le sue risposte creative".


LAICITA'/ MOVIMENTO POST-FAMILY DAY, PEZZOTTA RESTA SOLO

Ci si unisce agli altri movimenti per dire no a "para-politica"

Roma, 19 giu. (Apcom) - Il 'Family man' rischia di restare solo.
Sindacalista carismatico, volto e voce del Family day, arringatore del milione che ha popolato piazza san Giovanni per chiedere politiche "audaci" sulla famiglia, le parole di Savino Pezzotta ora non trovano piú lo stesso ascolto dello scorso 12 maggio. Si scontrano con i distinguo e le puntualizzazioni di quegli stessi movimenti cattolici che lo hanno applaudito fragorosamente un mese fa. Nessuno nega che l'ex numero uno della Cisl sia un punto di riferimento, tutti apprezzano che pone le domande giuste. Ma quando si tratta dare risposte, di definire che fare dell'eredità Family day, come portare avanti la mobilitazione cattolica, le vie divergono. Pezzotta parla di creare un "movimento para-politico" e le varie anime dell'associazionismo cattolico prendono le distanze. Da ultimo, oggi, il leader di Comunione e liberazione ha pronunciato un 'no' chiaro e tondo con un intervento pubblicato sul 'Foglio' di Giuliano Ferrara.
"Il Family day - scrive Giancarlo Cesana - ha certamente bisogno di essere rappresentato politicamente. Se qualcuno intende rappresentarlo, si faccia avanti, non schierando il Family day, ma schierando se stesso e non in una politiche che si dovrebbe fare, ma in quella che si fa. Il Family day, il popolo del Family day, per conto suo è già schierato". Il numero uno di Cl insiste: "La manifestazione del Family day non l'ha fatta n‚ la Casa delle libertà, n‚ la Margherita, n‚ la Cisl e non la preserverà un futuro comitato parapolitico". Ribadisce: "Sono assai perplesso".
Martella: un "comitato" non puó essere "anima di una vita che non ha generato: o la sbiadisce, o piú facilmente gli scappa". La bocciatura non lascia spazio a dubbi.
In realtà è lo stesso Pezzotta che ha detto piú volte che quella del Family day "è la piazza della gente normale, di un popolo che fatica a parlare con la politica". E cosí facendo il 'sindacalista della famiglia' intercetta un malumore diffuso nell'associazionismo cattolico quando annuncia che nel Partito democratico lui non entrerà. "Se io devo fare il lievito per poi diventare pane la mia storia si esaurisce e questo non mi piace", ha detto di recente. Suscita grandi speranze di fronte alla crisi della politica, alle ombre del 1992, alla disaffezione di tanti cittadini cattolici di fronte alla 'casta' dei politici. Parla di "ethos", di "valori", di "impegno". Ma quando passa il guado della politica sembra che non lo segua piú nessuno. Quando dice che "per i cattolici c'è bisogno di un luogo di proposta, dove si fa un discorso pubblico che li tenga insieme", sono piú le fronti corrugate che i sorrisi.
"I movimenti non hanno altra vocazione che quello pre-politico", spiega ad Apcom il leader di Rinnovamento nello Spirito Salvatore Martinez. "Non siamo interessati a un movimento politico o para-politico perchè‚ riteniamo che i movimenti oggi piú che mai siano una risorsa piú che una riserva", aggiunge, parlando di quei "valori non negoziabili" piú volte indicati dal Papa e dalla Chiesa: vita, famiglia, libertà di educazione. Tutti nodi su cui i cattolici non sono disillusi, vogliono impegnarsi, scendere in piazza. Lo hanno fatto col Family day, si sono mobilitati per il referendum sulla procreazione medicalmente assistita di due anni fa e sono pronti a rifarlo se questi valori fossero "sfidati frontalmente", assicura Martinez.
Se le priorità sono altre (immigrazione, democrazia, welfare), il presidente della Acli Andrea Olivero concorda peró sul discorso di fondo: "Siamo certamente interessati ad ogni azione sociale che i cattolici possono sviluppare in questa stagione, anche per contrastare la crescita dell'antipolitica", spiega ad Apcom, "ma non pensiamo sia nostro compito muoverci sul terreno della politica, n‚ di formule miste come quelle indicate dai ragionamenti sulla para-politica, che peraltro non sappiamo cosa voglia dire di preciso".
Stessa musica della comunità di Sant'Egidio. "Non intendiamo scendere in politica, noi intendiamo continuare la nostra linea che è quella di fare dell'umanitario senza avere paura della politica", ha affermato di recente il fondatore Andrea Riccardi.
Che poi, alla domanda sulle possibilità di successo ha il movimento di Pezzotta, ha risposto: "Un movimento politico o parapolitico di possibilità di successo ne ha un milione. C'è un cattolicesimo che non vuole andare a destra e che peró si sente a disagio anche nel processo del Partito democratico". La partita, per il 'Family man', è ancora aperta.


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