RASSEGNA STAMPA
Articoli pubblicati da varie Agenzie Stampa il 14-05-2007

 

ANSA

FAMILY DAY: BUTTIGLIONE,TROPPO SILENZIO SU VERI PROTAGONISTI

(ANSA) - ROMA, 14 MAG - 'I giornali sono pieni di dichiarazioni di politici sul Family Day. Nessuno parla dei veri protagonisti, cioe' quelli che erano sul palco, quelli che quel popolo straordinario lo ha portato in piazza'. Lo afferma il presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione che cita Savino Pezzotta, Eugenio Roccella, Kiko Arguello, Salvatore Martinez, Giancarlo Cesana, 'ricordando - osserva Buttiglione - loro per tutti i leader dei movimenti che si sono ritrovati a Piazza S. Giovanni a Roma'.
Secondo il dirigente Udc 'entra sulla scena della vita pubblica italiana un nuovo protagonista: i laici cattolici cresciuti nei movimenti, che hanno visto nella fede cristiana la risposta forte e gioiosa alle contraddizioni od ai problemi della nostra societa''.
'Non si tratta di un resto, di un vecchio cattolicesimo rurale destinato prima o poi a cedere le armi davanti all'avanzata della secolarizzazione: e' - sottolinea - l'avanguardia di una Italia nuova ed e' insieme la piu' vasta riserva di energie morali cui attingere per il necessario rinnovamento della societa' e anche della politica italiana'.
Secondo Buttiglione, dopo ieri 'e' finita un'epoca in cui i cattolici avevano paura di affermare pubblicamente i loro valori ed entrare nel dibattito sociale per difenderli. Bisogna stare molto attenti a non strumentalizzare questa piazza, che non e' con Prodi ma neppure con Berlusconi, e nemmeno possiamo pretenderne la rappresentanza noi dell'Udc: bisogna invece - conclude - ascoltarla e dialogare con essa con rispetto e con amicizia'.(ANSA).


ASCA

FAMILY DAY: BUTTIGLIONE, VERI PROTAGONISTI SONO CATTOLICI DEI MOVIMENTI

(ASCA) - Roma, 14 mag - 'I giornali sono pieni di dichiarazioni di politici sul Family Day, nessuno parla dei veri protagonisti, i protagonisti sono quelli che erano sul palco: Savino Pezzotta, Eugenio Roccella, portavoce di quel popolo straordinario; protagonisti sono quelli che quel popolo straordinario hanno portato in piazza: Kiko Arguello, Salvatore Martinez, Giancarlo Cesana, ricordando loro per tutti i leader dei movimenti che si sono ritrovati a Piazza S. Giovanni a Roma'. A sottolinearlo e' il presidente dell'Udc, il senatore Rocco Buttiglione.
'Entra sulla scena della vita pubblica italiana un nuovo protagonista - afferma Buttiglione - sono i laici cattolici cresciuti nei movimenti, che hanno visto nella fede cristiana la risposta forte e gioiosa alle contraddizioni od ai problemi della nostra societa'. Non si tratta di un resto, di un vecchio cattolicesimo rurale destinato prima o poi a cedere le armi davanti all'avanzata della secolarizzazione: e' l'avanguardia di una Italia nuova ed e' insieme la piu' vasta riserva di energie morali cui attingere per il necessario rinnovamento della societa' e anche della politica italiane'.
'E' finita un'epoca in cui i cattolici avevano paura di affermare pubblicamente i loro valori ed entrare nel dibattito sociale per difenderli - dice ancora Buttiglione - bisogna stare molto attenti a non strumentalizzare questa piazza, che non e' con Prodi ma neppure con Berlusconi, e nemmeno possiamo pretenderne la rappresentanza noi dell'Udc: bisogna invece ascoltarla e dialogare con essa con rispetto e con amicizia'.
 


AGI

FAMILY DAY: BUTTIGLIONE, SILENZIO SUI VERI PROTAGONISTI

(AGI) - Roma, 14 mag. - "I giornali sono pieni di dichiarazioni di politici sul Family Day. Nessuno parla dei veri protagonisti. I protagonisti sono quelli che erano sul palco: Savino Pezzotta, Eugenio Roccella, portavoce di quel popolo straordinario; protagonisti sono quelli che quel popolo straordinario hanno portato in piazza: Kiko Arguello, Salvatore Martinez, Giancarlo Cesana, ricordando loro per tutti i leader dei movimenti che si sono ritrovati a Piazza S. Giovanni a Roma". Lo dice Rocco Buttiglione. "Entra sulla scena della vita pubblica italiana un nuovo protagonista: sono i laici cattolici cresciuti nei movimenti, che hanno visto nella fede cristiana la risposta forte e gioiosa alle contraddizioni od ai problemi della nostra societa'. Non si tratta di un resto, di un vecchio cattolicesimo rurale destinato prima o poi a cedere le armi davanti all'avanzata della secolarizzazione: e' l'avanguardia di una Italia nuova ed e' insieme la piu' vasta riserva di energie morali cui attingere per il necessario rinnovamento della societa' e anche della politica italiane. La questione fondamentale non sono i Dico e nemmeno il tema del pur importantissimo sostegno economico alle famiglie. La questione vera e' una idea di uomo e di societa'. Vogliamo un uomo ripiegato su se stesso, narcisista, egoista; oppure vogliamo un uomo capace di creare comunita', di legarsi stabilmente con un'altra persona umana, di avere dei figli, di lavorare perche' questi possano crescere e maturare? Qual e' il modello antropologico di uomo e di famiglia che mettiamo alla base della nostra costruzione sociale? Detto in un altro modo: vogliamo rinnovare, ma insieme confermare, il modello di famiglia della Costituzione italiana o riteniamo che vada sostituito con un altro modello, di cui nessuno sa indicare le caratteristiche salvo il fatto che in esso un uomo vive per se stesso e muore solo? E' finita un'epoca in cui i cattolici -sottolinea l'esponente centrista- avevano paura di affermare pubblicamente i loro valori ed entrare nel dibattito sociale per difenderli. Bisogna stare molto attenti a non strumentalizzare questa piazza, che non e' con Prodi ma neppure con Berlusconi, e nemmeno possiamo pretenderne la rappresentanza noi dell'Udc: bisogna invece ascoltarla e dialogare con essa con rispetto e con amicizia".


ADNKRONOS

FAMILY DAY: BUTTIGLIONE, TROPPO SILENZIO SU VERI PROTAGONISTI

Roma, 14 mag. - (Adnkronos) - 'I giornali sono pieni di dichiarazioni di politici sul Family Day. Nessuno parla dei veri protagonisti. I protagonisti sono quelli che erano sul palco: Savino Pezzotta, Eugenio Roccella, portavoce di quel popolo straordinario; protagonisti sono quelli che quel popolo straordinario hanno portato in piazza: Kiko Arguello, Salvatore Martinez, Giancarlo Cesana, ricordando loro per tutti i leader dei movimenti che si sono ritrovati a Piazza S. Giovanni a Roma. Entra sulla scena della vita pubblica italiana un nuovo protagonista: sono i laici cattolici cresciuti nei movimenti, che hanno visto nella fede cristiana la risposta forte e gioiosa alle contraddizioni od ai problemi della nostra societa''. E' quanto afferma il presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione.

'Non si tratta -spiega il senatore centrista- di un resto, di un vecchio cattolicesimo rurale destinato prima o poi a cedere le armi davanti all'avanzata della secolarizzazione: e' l'avanguardia di una Italia nuova ed e' insieme la piu' vasta riserva di energie morali cui attingere per il necessario rinnovamento della societa' e anche della politica italiane. La questione fondamentale non sono i Dico e nemmeno il tema del pur importantissimo sostegno economico alle famiglie. La questione vera e' una idea di uomo e di societa'. Vogliamo un uomo ripiegato su se stesso, narcisista, egoista; oppure -chiede Buttiglione- vogliamo un uomo capace di creare comunita', di legarsi stabilmente con un'altra persona umana, di avere dei figli, di lavorare perche' questi possano crescere e maturare?'.

Qual e' il modello antropologico di uomo e di famiglia che mettiamo alla base della nostra costruzione sociale?
Detto in un altro modo: vogliamo rinnovare, ma insieme confermare, il modello di famiglia della Costituzione italiana o riteniamo che vada sostituito con un altro modello, di cui nessuno sa indicare le caratteristiche salvo il fatto che in esso un uomo vive per se stesso e muore solo?', insiste Buttiglione.

'E' finita un'epoca in cui i cattolici avevano paura di affermare pubblicamente i loro valori ed entrare nel dibattito sociale per difenderli. Bisogna stare molto attenti a non strumentalizzare questa piazza, che -sottolinea- non e' con Prodi ma neppure con Berlusconi, e nemmeno possiamo pretenderne la rappresentanza noi dell'Udc: bisogna invece ascoltarla e dialogare con essa con rispetto e con amicizia'.
 


9 Colonne

FAMILY DAY, BUTTIGLIONE: TROPPO SILENZIO SU VERI PROTAGONISTI

(9Colonne) - Roma, 14 mag - "I giornali sono pieni di dichiarazioni di politici sul Family Day. Nessuno parla dei veri protagonisti. I protagonisti sono quelli che erano sul palco: Savino Pezzotta, Eugenio Roccella, portavoce di quel popolo straordinario; protagonisti sono quelli che quel popolo straordinario hanno portato in piazza: Kiko Arguello, Salvatore Martinez, Giancarlo Cesana, ricordando loro per tutti i leader dei movimenti che si sono ritrovati a Piazza S. Giovanni a Roma". E' quanto dichiara il senatore dell'Udc, Rocco Buttiglione, commentando il Family day svoltosi a piazza san Giovanni, a Roma, sabato scorso. "Entra sulla scena della vita pubblica italiana un nuovo protagonista - continua Buttiglione - sono i laici cattolici cresciuti nei movimenti, che hanno visto nella fede cristiana la risposta forte e gioiosa alle contraddizioni od ai problemi della nostra società. Non si tratta di un resto, di un vecchio cattolicesimo rurale destinato prima o poi a cedere le armi davanti all'avanzata della secolarizzazione: è l'avanguardia di una Italia nuova ed è insieme la più vasta riserva di energie morali cui attingere per il necessario rinnovamento della società e anche della politica italiane". Secondo Buttiglione "la questione fondamentale non sono i Dico e nemmeno il tema del pur importantissimo sostegno economico alle famiglie. La questione vera è un'idea di uomo e di società. Vogliamo un uomo ripiegato su se stesso, narcisista, egoista; oppure vogliamo un uomo capace di creare comunità, di legarsi stabilmente con un'altra persona umana, di avere dei figli, di lavorare perché questi possano crescere e maturare? Qual è il modello antropologico di uomo e di famiglia che mettiamo alla base della nostra costruzione sociale?". "Detto in un altro modo - precisa Buttiglione -: vogliamo rinnovare, ma insieme confermare, il modello di famiglia della Costituzione italiana o riteniamo che vada sostituito con un altro modello, di cui nessuno sa indicare le caratteristiche salvo il fatto che in esso un uomo vive per se stesso e muore solo?". "E' finita un'epoca in cui i cattolici avevano paura di affermare pubblicamente i loro valori ed entrare nel dibattito sociale per difenderli - chiude il filosofo dell'Udc -. Bisogna stare molto attenti a non strumentalizzare questa piazza, che non è con Prodi ma neppure con Berlusconi, e nemmeno possiamo pretenderne la rappresentanza noi dell'Udc: bisogna invece ascoltarla e dialogare con essa con rispetto e con amicizia".

 


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