RASSEGNA STAMPA
Articoli pubblicati da varie Agenzie Stampa il 12-05-2007

 

Sir

FAMILY DAY: MARTINEZ (RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO), “SENZA FAMIGLIA NON SI VIVE”

“Se non difendiamo la famiglia oggi, offendiamo i giovani che verranno domani: la posta in gioco è troppo alta per rimanere inerti”. Così Salvatore Martinez, presidente di Rinnovamento nello Spirito, dal palco di piazza S.Giovanni. “Il diritto naturale precede la legge, e nessuna legge potrà controvertire il diritto naturale”, ha detto Martinez suscitando l’applauso della folla: “La famiglia è il nucleo materiale e fondamentale della società, e deve essere protetta dalla società e dallo Stato”. Quelle del Family Day, per Martinez, sono “famiglie vive, che vogliono trasmettere ai figli le meraviglie dell’amore. Quello che oggi è sotto i nostri occhi è un vero miracolo d’amore, e ai miracoli bisogna credere, specie quando i protagonisti sono le famiglie. Bisogna lasciarsi ringiovanire dall’amore, riscoprire la gioia di amarsi: di dare amore, di generare amore”. La famiglia, per Martinez, è “prima di tutto un evento spirituale: è un evento spirituale perdonare, rimanere fedeli quando sarebbe facile tradire, aprirsi alla vita pur tra mille difficoltà”. “Ci dicono che odoriamo di sacrestia”, ha concluso Martinez: “Non vogliamo accettare provocazioni, ma neanche tacere: vogliamo difendere la famiglia, che rimarrà sempre il migliore laboratorio di speranza, in un tempo che sa solo disperare”.


Il Velino

Family day, Martinez (RnS): "Famiglia credi in cio' che sei"

"Bisogna riscoprire la gioia di amare in una famiglia: non 'amarsi' narcisisticamente, ma dare amore" invita dal palco del Family day Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito. "Prima di tutto e' evento spirituale: perdonare quando sarebbe facile tradire e' un evento spirituale, rimanere fedeli quando sarebbe facile tradire e' un evento spirituale, pregare quando e' facile arrendersi e' un evento spirituale, aprirsi alla vita quando ogni ragione umana sembra andare contro e' un evento dello spirito". Oggi - ha aggiunto Martinez - "si vuole sfigurare il volto della famiglia e si dice che mandiamo odore di sacrestia. Non accettiamo questo, ma non siamo disposti a rinnegare Dio alla base delle nostre famiglie". La famiglia "e' un laboratorio di speranza in un tempo che dispera. Senza famiglia non si vive". Quindi il presidente di RnS ha affermato: "Il diritto precede la legge: nessuna legge puo' andare contro il diritto naturale. La famiglia e' il nucleo naturale e fondamentale della societa' deve essere protetto". E ha concluso con una espressione di Giovanni Paolo II: "Famiglia credi in cio' che sei".


Apcom

MARTINEZ (RNS): SI VUOLE SFIGURARE VOLTO FAMIGLIA
"Senza famiglia non c'è Europa in Italia"


"Si vuole sfigurare il volto della famiglia cristiana": è la denuncia di Salvatore Martinez, leader di Rinnovamento nello spirito, uno dei movimenti promotori del Family Day in corso a San Giovanni in Laterano.

"Senza la famiglia non c'è Europa, non c'è Italia e non c'è una persona che possa vivere", ha detto Martinez tra gli applausi della piazza, per aggiungere che "l'Italia sembra dimenticarsi" del valore fondamentale della famiglia per la società.
 


Asca

FAMILY DAY: GIA' 100MILA - MOLTI POLITICI ATTESI.FORSE ARRIVA BERLUSCONI

Ore 13.00 passate da poco e la piazza e' gia' gremita a S. Giovanni mentre dai pullman e dalla stazione i partecipanti continuano ad affluire dalle vie laterali. L'organizzazione conta gia' piu' di 100 mila presenze e piu' di 500 i giornalisti accreditati, molti dei quali gia' si aggirano in piazza ma tra i quali circola sempre piu' insistente il nome di Silvio Berlusconi, del quale e' sempre piu' accreditata la presenza, accanto a quella, gia' piu' certa, di Gianfranco Fini, e del ministro della Giustizia Clemente Mastella, e del ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, e dei senatori a vita Francesco Cossiga e Giulio Andreotti.
Le associazioni arrivano alla spicciolata sotto il palco a forma di casetta bianca, 'abitato', dalla famigliola di costruzioni Lego che e' stata scelta come logo del Family Day, e che ospitera' oggi, fino alle 19.00, la grande kermesse dedicata alla famiglia fondata sul matrimonio.
Svelato anche il documento video che aprira' la diretta tv, dopo le voci dalla piazza: una clip di Papa Giovanni Paolo II che servira' come 'saluto' per i manifestanti.
Gli organizzatori avevano previsto per la piazza anche un'immagine coordinata precisa, con tanto di 'striscioni federalisti' scaricabili via internet e da personalizzare con il nome della propria regione accanto agli omini 'Lego', e ombrellini bianchi e blu per proteggersi dal sole gia' rovente.
Ma per rendersi riconoscibili le associazioni sembrano aver voluto fare il piu' da se'. Numerosissimi i gruppi neocatecumenali, i piu' riconoscibili con issate sugli striscioni le icone di Maria dipinte dal loro fondatore, Kiko Arguello, accanto al nome della parrocchia di provenienza.
Scout a ranghi ridotti, Rinnovamento dello spirito concentrato sotto la scala santa, dove troneggia lo striscione di Scienza e Vita, piccoli gruppi di CL distribuiscono il volantino di lancio del Meeting di Rimini 2007, dedicato alla Verita'.
Cappellini arancioni 'Made in China' con lo slogan 'Sei tu la dimora di Dio' distribuiti dall'Azione Cattolica, Bianchi per le Acli, Verdi per il Movimento per la vita, Gialli per il Forum delle Famiglie, Rossi per l'Associazione delle famiglie numerose. Intanto sul palco si provano le canzoni, da Jovanotti a Baglioni, da Cocciante alla Pausini, con il problema dello spazio da riempire dopo la defezione della cantante Antonella Ruggero, che solo ieri ha deciso di non partecipare, in coerenza con la propria apertura alle coppie di fatto.


Dire

FAMILY DAY. GLI ORGANIZZATORI: GIA' 75 MILA IN PIAZZA

Il Family day ufficialmente deve ancora partire, ma in piazza San Giovanni, a 'celebrarlo' ci sono gia' 75 mila persone, secondo gli organizzatori.
In piazza con stendardi e striscioni ci sono le maggiori realta' del mondo cattolico, da Comunione e liberazione a Rinnovamento dello Spirito, dalla comunita' di Sant'Egidio al cammino Neocatecumenale. E poi il Movimento per la Vita, le associazioni del Forum famiglie, l'azione Cattolica. Pochi, pochissimi, per il momento, gli striscioni contro il governo, dal sapore di armi spuntate piu' che di provocazioni: "Prodi dov'e' il bonus bebe'?" e poi "Bindi! Sei ministra della famiglia", oppure,"Pollastrini allo spiedo". Qualcuno contro il ddl Bindi-Pollastrini: "Dico? No grazie", o "RiDicoli". Frequenti, invece, i versetti della Bibbia: "L'uomo non separi cio' che Dio ha unito" contro il divorzio e, alludendo alle coppie omosessuali, "Uomo e donna Dio li creo'" (Gen 1,27).


Dire

FAMILY DAY. ICONE E PASSEGGINI:ECCO NUOVO VOLTO PIAZZA S.GIOVANNI

Palloncini e passeggini, genitori che distribuiscono panini o preparano pappine. Per i bambini: tanti quanti, forse, piazza San Giovanni non ne ha mai visti. E il megafono dell'organizzazione che scandisce: "La piccola Susanna aspetta la sua mamma. Signora, puo' venire a prenderla alla destra del palco...". Il Family day ha dato a piazza san Giovanni un volto nuovo, diverso da quello dei concerti dei sindacati e dalle manifestazioni del centrosinistra: un volto che e' quello dei bambini ma anche delle icone di Cristo Pantocratore e della Madonna. Immagini ritratte sugli striscioni del movimento neocatecumenale, strapresente oggi, fra il milione di persone arrivate per la festa della famiglia.
All'ora di pranzo, quando ancora la kermesse deve partire, con la piazza gia' mezza piena, colpisce la quantita' di bambini, anche piccolissimi, portati dai loro genitori nei passeggini, a testimoniare il valore della famiglia.
Il prato- percorso da tanti volontari (circa 1500) che raccolgono le firme d'adesione al manifesto del Family day- sembra quello di una gita fuori porta: tovaglie per terra, piatti di pasta che escono dalle borse, figli, genitori e nonni che si riparano dal sole sotto gli ombrelli bianchi e blu, rigorosamente griffati 'Family day'.
In piazza, con stendardi e striscioni, ci sono le maggiori realta' del mondo cattolico (450 quelle che hanno aderito): da Comunione e liberazione a Rinnovamento dello Spirito, dalla comunita' di Sant'Egidio al cammino Neocatecumenale alle associazioni del Forum famiglie. Tante le bandiere del Movimento per la Vita. E poi ci sono i militanti di Azione cattolica, delle Acli, la comunita' di Sant'Egidio.
Diversi gli striscioni contro il governo: "Prodi, dov'e' il bonus bebe'?", e poi "Bindi! Sei ministra della famiglia", oppure,"Pollastrini allo spiedo". Qualcuno contro i Dico: "Dico? No grazie", "RiDICOli" o "Fra moglie e marito non mettere i Dico". Molti invece quelli 'in positivo': "Famiglia di Nazareth modello di ogni famiglia", oppure "Piu' famiglia meno anziani soli", e "Piu' famiglia piu' futuro", "Cio' che e' bene per la famiglia e' bene per il Paese". Frequenti le citazioni bibliche 'd'attualita': "L'uomo non separi cio' che Dio ha unito", contro il divorzio. "La vita e' di Dio, l'aborto e' contro Dio" e "Di' si' alla vita con i bambini". Alcuni alludono alle coppie omosessuali: "Uomo e donna Dio li creo'".


Dire

FAMILY DAY. DALLA PIAZZA NO A GAY E FRECCIATE A CATTOLICI GOVERNO
GLI OMOSESSUALI? "SENZA OFFESA, SONO CONTRONATURA"

Sgabelli da campeggio, pranzo al sacco e idee chiare: i valori della famiglia, concepita ad immagine di quella di Nazareth (piu' che dell'articolo 29 della Costituzione). E poi il no a riconoscere lo status di famiglia alle coppie omosessuali. E qualche frecciata per il governo, in particolare per i suoi esponenti cattolici. Un giro di piazza e qualche chiacchiera con chi, gia' da questa mattina, la presidia, permette di sondare gli umori del popolo del Family day.
"Siamo partiti ieri sera alle 10 e mezza da San Remo: crediamo piu' di tutto nella famiglia". Antonio, 62 anni, 4 figli adottivi, neocatecumenale, racconta il perche' della sua manifestazione: "Viviamo un momento di decadenza dei valori fondamentali dell'uomo, come la famiglia e i figli". I figli, dice, "sono importanti per il Paese". Critica i Dico, soprattutto per l'apertura alle coppie gay: "Il problema e' trasformare le unioni omosessuali in famiglie. Senza voler offendere nessuno, e' un fatto contronatura. Non se ne puo' chiedere il riconoscimento".
Viene dalla provincia di Caserta, invece, Paola. 26 anni, arriva a Roma con mamma, papa' e le due sorelle, sotto le insegne del Movimento liberta' e lavoro. "Crediamo nei valori della famiglia, per questo e' giusto essere qui", spiega.
I Dico? "I gay non devono avere gli stessi riconoscimenti delle famiglie vere. Comunque- chiarisce- e' un problema dare riconoscimenti a tutte le coppie di fatto". Paolo arriva invece dalla Brianza, da Desio. 21 anni, e' partito ieri a mezzanotte con i genitori e alcuni amici per essere in prima fila: "Ci tengo ai valori della famiglia, che e' come quella di Nazareth: l'unica vera famiglia. Tutto il resto- dice parlando delle coppie di fatto- e' un compromesso, non vale ad accontentare nessuno, svaluta il matrimonio e non basta agli altri". Sottolinea che e' "sbagliato riconoscere le coppie omo". E poi al governo: "Un po' con loro ce l'abbiamo, soprattutto con quelli che dicono di essere cattolici". Il motivo di questa manifestazione? "Eccolo la'", dice Nicola, 35enne di Citta' di Castello, legato al Forum delle famiglie, e indica il bambino che dorme tra le braccia della mamma: "Sono loro l'energia della societa'. I Dico tolgono questa energia, tolgono responsabilita' ai giovani". Quanto alle coppie gay, sono "legittime- dice Nicola- ma sono diverse dalle famiglie".
Per Mario invece, padre di famiglia e attivo nelle fila della Comunita' di Sant'Egidio, la centralita' e' quella della famiglia 'allargata' e ci tiene a specificare che questa manifestazione non e' contro qualcuno ma per la famiglia "da curare nei momenti piu' delicati, come quando ha figli piccoli o anziani da curare e non ce la fa". E' per questo che la storica associazione romana e' scesa in piazza al Family day, con lo striscione "Piu' famiglia meno anziani soli". Non solo cura per mamma, papa' e figli, quindi, ma 'allargando' il nucleo a nonni e bisnonni. In un angolo della piazza, all'ombra di una piccola aiuola riposa il gruppo che viene dalla Locride, sono un pullman di Rinnovamento dello Spirito, circa 60 persone, partite stanotte per arrivare con calma in una piazza San Giovanni ancora vivibile, fra canti dei neocatecumenali e giocolieri.
Maria, seduta su uno sgabello da campeggio racconta la sua esperienza: "E' dall'83 che sono nel movimento e la mia vita e' diventata sicuramente migliore cosi' come il mio matrimonio, anche se gia' io e mio marito ci amavamo molto". Sulle coppie omosessuali Maria e' chiara: "Non ho niente contro queste persone, ma non si puo' parlare di famiglia per loro", sui conviventi invece un'apertura: "Secondo me un po' fa bene, perche' due persone si conoscono meglio e si evita di lasciarsi dopo, quando si e' sposati. Non deve essere pero'- avverte- un cammino morale".


Ansa

FAMILY DAY:LUCIA;BELLO 8 FRATELLI,DURA DIVIDERE STANZA LETTO

Quando sul palco e' stata presentata una famiglia numerosa, un gruppo presente in Piazza S.Giovanni ha avuto un moto di dissenso. 'La chiamano famiglia numerosa, quella con cinque o sei figli? - ha detto uno del gruppo - Qui abbiamo due sorelline di una famiglia composta da nove fratelli.
Questa si' che e' numerosa'.
In rappresentanza di questa superfamiglia oggi in piazza c'erano Rosa, 11 anni, e sua sorella Lucia, di 12. 'Veniamo da Monfalcone - raccontano - mamma ha 40 anni e si chiama Concetta, lavora come donna delle pulizie in tre famiglie, mentre papa' Ferdinando ha 50 anni e fa il panettiere'. La coppia, che fa parte di 'Rinnovamento nello spirito santo', ha sette femmine e due maschi. Anna, la piu' grande, 19 anni, ha smesso di studiare per necessita': lavora alla mensa dell'ospedale del paese; Salvatore, il piu' piccolo, appena un anno.
Le amiche della mamma, che hanno accompagnato le due bambine, spiegano che la famiglia viene aiutata dalla parrocchia del Santuario della Beata Vergine della Marcelliana, dalla Caritas e dai servizi sociali del Comune: cercano di dargli una mano per fare la spesa e si occupano delle bollette che non riescono a pagare. Poi una nota polemica: vivono in 80 metri quadri, ma il Comune sembra occuparsi piu' degli immigrati. Le due sorelline, occhi furbi e temperamento vivace, alla domanda qual e' la cosa bella di vivere in una famiglia cosi' numerosa, rispondono pronte: 'stare sempre insieme'. Ma poi la piu' grande, Lucia, quando le si chiede cosa le pesa di piu' dell'essere in tanti aggiunge decisa: dividere la stanza da letto.


Sir

FAMILY DAY: “I GIOVANI VOGLIANO FARE FAMIGLIA”. “L’ITALIA NON È SPACCATA”

“Noi giovani vogliamo fare famiglia”: ad affermarlo è Luca Multrasio, di Comunione e Liberazione, che è venuto da Giussano (Milano) per testimoniare i valori della famiglia. E Luca dimostra di crederci veramente in questi valori come orgogliosamente dice “perché a 24 anni mi sono sposato e a 25 ho avuto la prima figlia”. “Non sono d’accordo – aggiunge - con chi sostiene che l’Italia è spaccata tra chi crede nella famiglia fondata sul matrimonio e chi no. Queste sono strumentalizzazioni politiche”. Piuttosto sono in gioco “i valori culturali che stanno dietro alla famiglia: questa è la grande battaglia degli ultimi anni”. Per Michele Antonucci, 27 anni, di Policoro (in provincia di Matera), ma adesso studente a Roma, appartenente a Rinnovamento nello Spirito, “la manifestazione di oggi dimostra chiaramente che la famiglia c’è ed è la culla che difende veramente la vita e i figli”. “Il nostro modo di essere, pensare, amare dipende da quello che abbiamo imparato in famiglia. Mi dispiace per quelli che rinunciano al bene della famiglia”. A giudizio di Stefano Tacconi, 29 anni di Roma, dell’Agesci, “il Family Day fa capire che la maggior parte degli italiani ama e crede nella famiglia”. E sul Paese spaccato dice: “Penso che non ci sia veramente una contrapposizione, ma qualcuno a cui fa comodo farlo credere”.


Apcom

Apc-FAMILY DAY/ LA MOBILITAZIONE FUNZIONA,'NON E' UNA PIAZZA GUELFA'
Per gli organizzatori sforato il milione di persone

La mobilitazione è riuscita. Frutto di un lavoro di persuasione capillare, di un mastodontico sforzo organizzativo e di una lunga opera di mediazione tra le varie anime dell'associazionismo cattolico, il Family day ha portato a piazza san Giovanni in Laterano, a Roma, migliaia di famiglie da tutta Italia per difendere la famiglia tradizionale, quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, e dire un no tondo a qualsiasi tentativo della politica di legalizzare le coppie di fatto. Per gli organizzatori è stata sforata la quota di un milione di persone, Savino Pezzotta, ex leader della Cisl e portavoce della kermesse, azzarda, a occhio, che sono un milione e mezzo le persone passate dalla piazza. Ad ogni modo, sono tantissime le famiglie che hanno trasformato la piazza storica dei raduni sindacali e del concerto del primo maggio in un tripudio popolare di cappellini gialli, bebè in carrozzina, palloncini e coretti di chiesa.
Nata nel momento in cui il governo di Romano Prodi approntava il disegno di legge sulle coppie di fatto (Dico), l'organizzazione di 'Piú famiglia' non si è fermata al momento in cui il testo è arrivato nelle pastoie del Senato. "Premiamo perchè‚ il Parlamento non introduca, per legge e in via surrettizia, i Dico", ha tenuto a precisare ancora oggi Pezzotta. Ma il punto non è piú il singolo provvedimento. L'obiettivo, come ha detto l'ex leader Cisl al popolo del Family day, è fare della famiglia "una causa nazionale" e "manifestare la nostra mitezza, ma anche la nostra caparbietà e determinazione". Chiedere alla politica di "mettersi in ascolto della famiglia", come ha detto il presidente del Forum e delle associazioni famigliari Giovanni Giacobbe. Mostrare la "strana guerra tra il senso comune e il luogo comune", come ha detto sempre dal palco l'altra portavoce, l'ex femminista radicale Eugenia Roccella: il luogo comune della stampa, di "una gran parte della classe dirigente e delle elite di questo paese", da una parte, e il "buon senso" del popolo anti-Dico, che non aderisce "alla visione del mondo che ci viene proposta". "Questa resistenza del cuore ha sempre avuto nella Chiesa cattolica un grande punto di riferimento", ha tenuto ad aggiungere.
In piazza, tutti sotto il sole ad ascoltare ed applaudire queste parole, ma a spellarsi anche le mani quando sul palco salgono il cantante Povia (quello dei 'I bambini fanno ooh', che parla di bambini per ricordare che hanno bisogno di un papà e di una mamma), Kiko Arguella (leader dei neocatecumenali), Salvatore Martinez (numero uno di Rinnovamento nello spirito) e Giancarlo Cesana (leader di Comunione e liberazione). Intervengono anche altri leader dell'associazionismo cattolico (come Andrea Olivero delle Acli, Luigi Alici di Azione catolica, Carlo Costalli del Movimento dei lavoratori cristiani), vengono proiettati video-messaggi della musulmana Souad Sbai, del 'teocon' Giuliano Ferrara, presente a San Giovanni, viene eseguita 'Azzurro' e 'Mare nero' di Lucio Battisti. La folla segue ed applaude, canta e chiacchiera. Un frate francescano passeggia scalzo, le mamme rifocillano i bebè nei gazebo muniti di forni a micro-onde, portata a braccio da alcuni volontari sfila anche la statua copia della Madonna di Fatima.
E poi c'è la politica. A lei è lanciata la 'sfida' di piazza San Giovanni in Laterano. E seppure, come sostiene Pezzotta, "questa non è una piazza guelfa, è la piazza degli italiani", è inevitabile che la politica si introduca nel Family day. Era stato proprio il premier Prodi ad auspicare, questa mattina, che si eviti "la lotta tra guelfi e ghibellini, che ha rovinato l'Italia per secoli". E nella piazza dei raduni sindacali sfilano molti leader del centro-destra (a partire da Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini), due ministri cattolici (Clemente Mastella e Giuseppe Fioroni), ma metà del Parlamento e quasi tutto il governo sta lontano. Due ministre, peró, pur assenti, sono molto presenti tra la folla. Sono le due firmatarie del ddl sui Dico. "Bindi, fai famiglia, ma chi ti piglia", recita un cartello. "Prodi e Bindi, coppia di fatti. Che Dico fatti: misfatti", un'altro. E ancora: "Oggi la Bindi, domani Zapatero".
Quanto alla responsabile delle Pari opportunità, un cartello espone un fantasioso menú del Family day: "Pollastrini allo spiedo".


Zenit

Più di un milione di persone a Roma per rimettere la famiglia al centro
Si è svolto quest'oggi a Piazza San Giovanni il Family Day

Un clima festoso quello che si respirava questo sabato in Piazza San Giovanni a Roma, arricchito da musica dal vivo e testimonianze, mentre a farla da padroni erano i tantissimi bambini, accompagnati da papà e mamme e da diversi nonni.
Inizialmente in cinquecentomila – dicevano gli organizzatori prima ancora che iniziasse l'evento sul palco –, i partecipanti al Family Day di quest'oggi sono aumentati piano piano fino a un milione e mezzo di persone, come ha riferito alle ore 18:00 uno dei due portavoce del Family Day, Savino Pezzotta.
Nonostante la vigilia fosse stata segnata da diverse polemiche suscitate soprattutto dall'acuirsi di sentimenti anticlericali, le diverse testimonianze e gli interventi dal palco hanno diffuso parole, canzoni, giochi caratterizzati da una grande umanità, espressa in tutti quegli atti di amore che caratterizzano la nascita, la vita e la capacità di affrontare le difficoltà delle famiglie.
Il più giovane partecipante era Tommaso un bambino di appena un mese, mentre la più anziana era una arzilla nonnina di 93 anni.
Tutta la zona circostante la Basilica di San Giovanni in Laterano è stata occupata da gente festante ed entusiasta. I colori che dominavano erano il bianco e il blu, i colori della Vergine Maria: ombrellini bianchi e blu per ripararsi dal sole, cappellini di vari colori e palloncini bianchi che si levavano in cielo con la scritta "Più Famiglia".
A dominare negli striscioni delle 450 associazioni e delle diverse realtà locali la parola “famiglia”. "Famiglia: un'invenzione di Dio", si legge in un primo striscione e poi "Dio ce l'ha data, guai a chi ce la tocca", "Famiglia: una speranza per l'umanità", "La famiglia costruisce il futuro di tutti", "Famiglia per un ordine naturale e cristiano", "Famiglia solo secondo natura", "Famiglia cristiana immagine della famiglia di Nazareth", "La famiglia salva il mondo".
Il gruppo più presente è stato quello del Cammino Neocatecumenale, che Kiko Arguello ha indicato in 200.000. Una grande presenza anche del Rinnovamento nello Spirito, di Famiglie Nuove e di Comunione e Liberazione.
Presenti in piazza anche le Chiese evangeliche italiane. Il pastore evangelico Claudio Zappalà ha detto che il 95% delle Chiese evangeliche pentecostali ha aderito con le proprie famiglie al Family Day.
Negli interventi conclusivi, Giovanni Giacobbe, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, ha detto: “Oggi siamo qui perché più forti risuoni la voce della famiglie italiane”, perché “la famiglia è un bene di tutti”.
Eugenia Roccella, portavoce del Family Day, ha invece rilevato “la bellezza della manifestazione, con tanti bambine e bambine” ed ha ringraziato “tutte le donne”: “Grazie alla passione, all'amore, alla generosità che le donne mettono nello sforzo di costruire e mantenere in piedi le famiglie”.
La portavoce dal Family Day ha poi ringraziato “anche i padri” perché “noi vogliamo che la paternità resti un modello importante per gli uomini, perché vogliamo responsabilità genitoriali condivise e non madri sole”.
Savino Pezzotta, altro portavoce del Family Day, ha precisato: “Nessun integralismo o fondamentalismo da parte nostra, nessuna volontà di dividere il Paese o alimentare scontri anacronostici".
"Questa non è una piazza guelfa - ha continuato Pezzotta -. Qui non si strumentalizza la religione, ma neppure si vieta alla religione di illuminare la coscienza delle persone, credenti e non”.
“Perché la fede per un credente - ha rilevato ancora - non è irrilevante nella costruzione della società”.
Pezzotta ha quindi concluso ricordando le manifestazioni in favore delle famiglie svolte in Belgio, Portogallo, Spagna e Francia, ed ha rinnovato la solidarietà a l'affetto al Santo Padre Benedetto XVI e a monsignor Angelo Bagnasco “per gli insulti e gli attacchi” ricevuti.


Sir

DALLA PROVINCIA DI TREVISO A ROMA CON LO SLOGAN “CORAGGIO, MAMME E PAPÀ, NON TEMETE”

"Siamo arrivati molto presto in piazza San Giovanni in Laterano, per mettere in prima fila il nostro striscione con scritto Movimento con Cristo per la vita, perché pensiamo che sia importante oggi ricordare a tutti il grande dono della famiglia e della vita, di quella dei più piccoli fino agli anziani". Lo dice Lino Nasato, di Istrana, comune in provincia di Treviso, animatore del movimento che ha scelto come slogan per il "Family Day" la frase "Coraggio, mamme e papà, non temete, Gesù e Maria vi aiuteranno". Nasato, che aderisce al Rinnovamento nello Spirito Santo, sostiene che "è importante far sentire la voce di chi sta dalla parte della famiglia e della vita, fino ai livelli più alti della società e dello Stato. Noi infatti - aggiunge- una volta al mese siamo presenti, con un gruppo di un centinaio di persone, fuori dal palazzo di Montecitorio, per proporre ai parlamentari di intervenire in tema di difesa della vita. Molti di loro ci ascoltano e rimangono colpiti che chiediamo di pregare per la vita".
 


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