FAMILY DAY:
A. CATTOLICA, MANIFESTAZIONE UNISCE LAICI E CATTOLICI
(AGI) - CdV, 8
mag. - 'Cio' che unisce i laici e i cattolici che prenderanno parte al
Family Day e' il valore universale della famiglia fondata sul
matrimonio; la sua capacita' di sostenere un legame stabile e duraturo
nel tempo e di tenere insieme pubblico e privato'. Ne e' convinto Luigi
Alici, presidente nazionale dell'Azione Cattolica Italiana. 'Il valore
aggiunto della famiglia - spiega in un'intervista al Sir - consiste in
un sintesi straordinaria tra il principio del dono e della
responsabilita', e la volonta' di accogliere la dimensione naturale
dell'essere umano'. Per l'Azione Cattolica, afferma Alici, 'la
procreazione e la differenza sessuale non sono variabili strumentali da
sottoporre al desiderio dei singoli'. Per questo Ac chiede al Governo
'una politica familiare finalmente coraggiosa e organica e una capacita'
di mettersi in ascolto del Paese reale'. Ed ai cattolici che militano
nel centro sinistra (Rosy Bindi proviene dalle sue fila), la maggiore
associazione ecclesiale italiana chiede di 'non assumere atteggiamenti
di agnosticismo antropologico e di non abbandonare, in nome di una falsa
neutralita', il principio del bene comune in favore di un principio
individualistico'. 'Da chi sostiene la necessita' di avviare le riforme
istituzionali nel segno delle scelte condivise ci si aspetterebbe -
rileva - un atteggiamento quantomeno analogo nei confronti della
famiglia, questione che investe l'essenza stessa della persona'.
Il Family Day, sottolinea il prof. Alici nell'intervista, sara' 'un
punto di partenza per promuovere sempre piu', a livello locale e in
forme sobrie e propositive, occasioni d'incontro e di sostegno tangibile
alle famiglie in difficolta' e ai giovani che guardano in modo
disorientato e incerto al loro futuro. L'importante - spiega il
presidente dei A.C. - e' che la piazza resti aperta, e non un luogo per
contare i cattolici autentici. In prima fila ci deve quindi essere chi
crede nell'importanza di gettare ponti, piuttosto che costruire muri'.
Affermazione condivisa da Mario Marazziti, portavoce della Comunita' di
Sant'Egidio, che mette in evidenza come il 12 maggio sia 'una tappa di
un percorso' per contrastare 'una societa' sempre piu' individualista e
frammentata, con famiglie sempre piu' deboli, che pero' s'illude, con
una dilagante frantumazione, di poter rispondere alle esigenze di tutti'.
'Dobbiamo percio' aiutare il Parlamento italiano - aggiunge Marazziti -
a prendere per la prima volta con grande serieta' una forte iniziativa
legislativa, a tutto campo, per sostenere le famiglie italiane'.
Famiglie che oggi 'non sono adeguatamente sostenute dalle istituzioni',
precisa Gianfranco Gambelli, presidente della Confederazione Nazionale
delle Misericordie .
'La famiglia - prosegue - e' il fulcro della nostra associazione, il
modello a cui c'ispiriamo per forgiare lo spirito associativo, e
l'istituzione che fa da tramite tra soggetto e associazione: avvia al
servizio con l'esempio e trasmette valori religiosi e civili'.
Il Family day sara' occasione propizia, secondo Sergio Marini,
presidente della Coldiretti , per 'accendere un riflettore sulla
famiglia', che 'sostituisca quell'attenzione che da parte delle
istituzioni e' stata finora residuale'. 'Non siamo contro qualcuno, ma a
favore della nostra gente, mossi dalla passione per la vita, per l'uomo,
per la stabilita' dell'amore coniugale, per la fecondita' che si esprime
nella famiglia e costituisce una ricchezza spirituale e sociale senza
eguali', ribadisce Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello
Spirito Santo. E di 'spirito costruttivo di chi scende in piazza non
contro qualcosa o qualcuno, ma solo a favore della famiglia' parla pure
Vincenzo Saraceni, presidente dell'Associazioen Medici Cattolici
Italiani, che sara' al Family Day perche' 'la famiglia e' il luogo dove
si sperimenta la solidarieta' reciproca e si difendono le persone piu'
fragili: anziani, bambini e malati.
Soggetti, questi, nei cui confronti la medicina svolge un ruolo
specifico'. Mentre secondo Andrea Olivero, presidente delle Acli , e'
ora di 'mettere in campo segni di mobilitazione, strumenti per acquisire
visibilita' e passare da una proposta soltanto teorica a un'iniziativa
popolare' sulla famiglia, tema che 'non riguarda soltanto le
organizzazioni, ma ciascun cittadino' e porta con se' una riflessione
'sul nostro ruolo educativo all'interno della societa''. Questione
centrale anche per l' Agesci, al cui interno i presidenti del Comitato
nazionale, Chiara Sapigni e Marco Sala, evidenziano 'l'importanza di
un'azione educativa e di un'attenzione legislativa continue e sollecite,
mirate a favorire la crescita nei ragazzi di personalita' capaci di
scelte autentiche e profonde', mentre Solideo Saracco, presidente degli
Scout d'Europa, ricorda come l'associazione operi 'soltanto sul piano
educativo' mossa dall''attenzione alla persona'.