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Convocazione regionale RnS in Emila Romagna


Pieve di cento (BO), 8 ottobre 2006

 

Da diverse zone della regione, il Signore ha chiamato tanti fratelli e sorelle per vivere una giornata “speciale” alla Sua presenza. Dopo un momento gioioso di accoglienza, è iniziata la preghiera comunitaria carismatica in cui il Signore ha iniziato a manifestare la Sua potenza di rinnovamento di tanti cuori. Il tema è stato: “Servitevi gli uni gli altri” ed è stato relazionato dalla nostra carissima sorella Patti Gallagher Mansfield. Attraverso la biografia di Santa Teresina, ha messo in relazione la storia dell’anima di questa “piccola” santa con la propria e con quella di ognuno di noi. Il centro della suaClicca per ingrandire... catechesi è stata la meditazione di 4 punti fondamentali del cammino spirituale di S. Teresina: 1) gioire nella propria piccolezza; 2) la scelta certa di ogni cosa; 3) il desiderio di essere attirata da Gesù; 4) la consapevolezza che la vocazione di ognuno di noi è l’Amore. Patti, avendo sperimentato personalmente la grazia dell’effusione dello Spirito Santo, che ha suscitato la nascita del Rinnovamento Carismatico Cattolico, ha testimoniato come sia possibile che, per mezzo di un piccolo “sì” detto, come Maria, nell’umiltà e nel nascondimento, si possano compiere gli abbondanti e meravigliosi prodigi di Dio.

E’ seguita una forte esperienza spirituale con grandi guarigioni spirituali e liberazioni attraverso la preghiera dei fratelli. Il Signore ha dato indicazioni precise del cammino per la regione: andare avanti con spirito di accoglienza verso i più deboli, nell’umile servizio al prossimo, non spadroneggiando sugli altri ma diventando i più piccoli.

Il Signore ci ha chiesto di farci come bambini e di accoglierli sempre più nei nostri gruppi, di educarli nel Suo nome, perché rappresentano il nostro futuro, e di lasciarci evangelizzare dall’approccio fiducioso che loro hanno con Dio. Farci piccoli apre il nostro cuore allo stupore di fronte alle meraviglie di Dio nella nostra vita.

La seconda parte della giornata è iniziata con l’animazione curata dai più piccoli (3-18 anni) che sotto la guida dei loro animatori hanno, con canti e rappresentazioni, introdotto la presentazione dei lavori da loro eseguiti nel corso della mattinata.

Clicca per ingrandire...Il giovane autore ha poi commentato il disegno realizzato da lui che è stato usato come Logo della stessa Convocazione.

Questo rappresenta un uomo che percorrendo la strada che lo porta a Dio lentamente diventa sempre più piccolo fino ad arrivare ad essere un bambino che si stringe a Lui.

Intanto i più piccini distribuivano all’intera assemblea dei piccoli cuori rossi su cui ciascuno è stato invitato a scrivere una preghiera. Tutti questi piccoli cuori sono stati uniti al grande cuore di Gesù (sempre realizzato da bambini) mediante tante frecce colorate.

Infine i bambini hanno pregato su tutta l’assemblea invocando su tutti un cuore da bambini per rimanere utili a Gesù.

Il coordinatore regionale Mario Cavalieri ha sottolineato che il cuore di un bambino è libero da i dubbi e le paure che ci spingono ad annacquare il messaggio Cristiano e che il luogo della nostra salvezza non è la nostra soddisfazione personale, ma il luogo dove mettiamo in atto il nostro servizio.

Ha posto l’accento sull’importanza del servizio che la Chiesa sta portando avanti nel mondo. In particolare l’importanza del dialogo tra le diverse religioni. Un dialogo aperto e spontaneo per poter spiegare le proprie ragioni. Dio ha creato e continua a sostenere il mondo attraverso “la Parola”. La fede è l’accettazione ragionevole dell’esistenza di Dio senza mai dover ricorrere alla violenza.

Clicca per ingrandire...Dopo una breve pausa tutti i gruppi della regione hanno partecipato alla celebrazione Eucaristica.

Nell’omelia Don Fulvio Bresciani ha trattato il tema dell’amore. Dopo aver vivamente invitato tutta l’assemblea a tenersi sempre informata, leggendo i documenti della Chiesa, ha sottolineato l’importanza dell’enciclica di Papa Benedetto XVI: "Deus Caritas est".

Il contenuto di questa enciclica è il programma per iniziare questo nuovo secolo: Dio è l’amore che noi cercavamo.

Don Fulvio ha collegato così uno dei punti chiave della mattinata: "la mia vocazione è l’amore", con il tema della Parola di questa domenica: "Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina".

L’evangelista più che rimproverare quelli che ripudiano le mogli vuole spiegare che il progetto di Dio è l’amore, che Egli ci ha pensati fin dal principio per essere come Lui, cosa molta buona, Amore.

I nostri bambini sono segno dell’amore; essi ci ricordano come eravamo e come dobbiamo tornare ad essere per entrare nel Regno dei Cieli. Perciò Don Fulvio ha invitato tutta l’assemblea a ricordarsi di quando ciascuno era bambino, frutto dell’amore, piccolo, ultimo ma perciò stesso primo nella logica di Dio. Se io amo Dio come Lui mi ha amato allora si rigenera quella unità di un tempo, il progetto uomo-donna previsto fin dal principio, un progetto che è capace di generare alla fede.


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