Domenica 26 Settembre, al
mercato coperto di Giubiasco, si è tenuta la Convocazione regionale dei
gruppi RnS della Svizzera. L’evento di Grazia è stato impreziosito
quest’anno dalla presenza di Salvatore Martinez, Presidente del
Rinnovamento nello Spirito e dalla celebrazione della Santa Messa con
Monsignor Grampa, Vescovo di Lugano. Più di 700 persone hanno
trascorso la domenica lodando il Signore in comunione e allegria e hanno
ricevuto una nuova effusione dello Spirito Santo.
La giornata si è aperta
con la preghiera comunitaria carismatica dove il Signore è stato lodato
per le meraviglie che compie nella vita di ognuno, per l’appuntamento
che ha dato a ciascuno dei presenti alla giornata e per tanti nuovi
fratelli che per la prima volta partecipavano a un incontro del RnS.
Poi il Coordinatore
Regionale Roberto Nicoli ha tenuto il suo intervento sul ruolo che
il Rinnovamento ha nell’annunciare il Vangelo attraverso la
testimonianza personale e le opere di evangelizzazione. La sua
riflessione, tenuta meditando la parola Gv 1, 35-49 sulla chiamata dei
primi discepoli,
ha
ricordato a tutti come il Rinnovamento e ciascuno dei suoi membri sia
chiamato a “venire e vedere” e successivamente a testimoniare
concretamente nella propria vita e nelle realtà sociali in cui si
trovano il Vangelo e l’amore di Gesù.
Grande attesa c’era per
l’intervento di Salvatore Martinez e le attese non sono state
deluse. Dopo aver ringraziato il Signore per la presenza attiva in sala
di tutti i vecchi responsabili del RnS della Svizzera e della comunione
che li unisce e dei tanti fratelli e sorelle che per la prima volta si
accostavano a un incontro del RnS, Salvatore ha iniziato andando subito
al cuore della parola che guidava la giornata “questa parola non la
si può comprendere fino in fondo se non si è disposti ad amare, infatti,
chi ama non ha nulla di cui vergognarsi, chi ama gli uomini e Dio non ha
nulla di cui vergognarsi, solo chi è debole nell’amore si vergogna,
troverà tutte le ragioni nel mondo per giustificare la sua vergogna.
Questo è il dramma della nostra società, una società che non ama con
convinzione è una società che si vergogna, che vive nella paura, che ha
paura di vivere”.
Salvatore ha
continuado ricordando che la paura, la vergogna e il timore sono
sentimenti umani, comprensibili ma che con la forza dello Spirito Santo
si riesce ad avere il coraggio per rimanere saldi nella Fede. I Santi
riescono a superare la paura perché hanno una visione santa della
storia, della propria vita.
Chi
ha conosciuto Gesù è entrato nella sua Santità. “La partita va
giocata! Perché non giocarla vuol dire perderla. Nel momento
della paura dobbiamo affidarci al Signore per ricevere Grazia, per
superare i nostri limiti e le nostre paure”. Salvatore ha citato
cinque esempi biblici di persone che hanno creduto e credendo sono state
in grado di superare i propri limiti: Mosè, vecchio e balbuziente,
Geremia, giovane e inesperto, Isaia, peccatore, Davide, è il padre Iesse
che si vergogna di presentarlo al profeta perché umile pastorello e
suonatore, Maria, vergine avrebbe dovuto partorire. “Chi lascia che
Dio vinca i suoi limiti passa alla storia” lasciate che Dio operi
miracoli nella vostra vita! Quanti miracoli ha operato il Signore
nella nostra vita ?”.
Gesù nel Getsemani ci
consegna l’esperienza del suo turbamento, noi non possiamo più essere
turbamento, pianto e morte perché Lui li ha vinti. Ci ha tolgo tutti gli
alibi, “l’unico turbamento, l’unico peccato, che non riuscirai a
vincere sono quelli che non hai permesso a Gesù di vincere, l’amore che
non riuscirai a dare è l’amore che non permetterai a Gesù di
farti dare”. I nostri limiti sono intelligenti e reali, ma è lì lo
spazio del miracolo, nell’impossibilità dell’uomo. “La tentazione
porta al dubbio, il dubbio al peccato, il peccato alla morte: quando ti
senti debole, solo, timido quello è il momento in cui devi invocare il
nome di Gesù perché lì la tua fede piccola vince !”
Salvatore ha poi
citato San Paolo che si dice in debito, per ricordare che il più grande
debito di ogni cristiano è aver conosciuto Gesù e non annunciarlo. Che
dobbiamo affermare che la salvezza passa attraverso la fede nella croce
senza teorie o grandi discorsi: Cristo e questi crocefisso questo è
quello che sappiamo, che dobbiamo proclamare.”. Che fortuna che
abbiamo noi ad avere la Fede, che sfortuna per l’umanità avere dei
cristiani che si vergognano di annunciare il Vangelo”. Il Vangelo
coincide con la croce di Gesù con il Vangelo di Gesù, il resto sono
scimmiottamenti umani e il più grande scimmiottatore artefice di
menzogna si chiama Satana.
“Siamo
salvati per Fede. Se la tua famiglia sta ancora in piedi è perché c’e’
una Grazia che la sorregge, se le nazioni restano in piedi è perché la
Grazia di Dio la sorregge. Voi pensate che la Sicilia la tiene in piedi
la mafia o la politica o le ricchezze? Chi sostiene i cuori che
soffrono? La Grazia di Dio”
Ricordando che non dipende
dalle nostre opere, dalle nostre forze, da noi, ma dalla Fede, dalla
Grazia di Dio, Salvatore ha provocato i cuori dei presenti:
“Di cosa dobbiamo vergognarci allora di ciò che non dipende da noi?
Tutto è potenza di Dio. Allora cosa siamo venuti a fare qua oggi? A
guardare i nostri limiti e le nostre difficoltà? C’è chiesto di avere
solo una fede piccola perché poi a tutto penserà il Signore. Noi che
siamo deboli in Cristo siamo forti in Cristo ! noi che moriamo in lui
saremo vivi per la potenza di Dio. Questo mistero non si spiega, se ne
fa esperienza. Signore facci passare attraverso questa parola. Dal
timore allo stupore, dalla vergogna al coraggio, dal silenzio alla
proclamazione, da bocche sigillate a uomini nuovi rinnovati dallo
Spirito Santo cui il Signore dice: senza di me non potete fare nulla!
Questa è una rivoluzione se la prendiamo sul serio”.
“Di più: Senza Dio
nulla è possibile, nulla senza colpa. Colpevoli di non aver fatto con
lui, di non aver lasciato fare a lui qualcosa. La vita cristiana non è
un fare, è un lasciarsi fare. E’ un ricevere e un dare ciò che si è
ricevuto. Non si può dare quello che non si è ricevuto, ecco la
vergogna! Non si può difendere un Gesù che non ami. C’è una potenza che
si deve manifestare, che deve manifestarsi nella nostra vita. Questa è
la potenza che invochiamo nei nostri cenacoli, nei nostri gruppi per
poter poi uscire ed annunciare a tutti che Gesù è vivo e che Gesù è il
Signore. Ma tu credi? Credi che Gesù ha il potere? Se tu i credi
vedranno Gesù vivo davanti a te, che la parola ultima non è più morte ma
vita. Io non mi vergogno del Vangelo, perché non mi vergogno di Gesù
perché nessuno mi ama più di lui, perché nessuno ha il suo
potere. Non mi vergogno di Gesù, del Vangelo di Gesù perché questa è
potenza d’amore e di Spirito Santo”.
Dopo la pausa per il
pranzo il pomeriggio si è aperto con un musical messo in scena dai
giovani e culminato con uno sventolio di fazzoletti dei bambini e dei
giovani sul palco con Salvatore e di tutta la platea.
E’
stato poi il momento della preghiera di liberazione e guarigione e tanti
cuori in sala, soprattutto di fratelli che per la prima volta
partecipavano, sono stati toccati e si sono sciolti in un pianto
consolatorio.
La giornata si è poi
conclusa con la grande Grazia della celebrazione Eucaristica presieduta
da Monsignor Grampa, Vescovo di Lugano che ha tenuto una
bellissima omelia rileggendo in chiave pneumatologia la Parola del
Vangelo e rinnovato la fiducia al Rinnovamento Svizzero invitandolo a
continuare nel suo cammino che mostra segni di crescita incoraggianti
nel corso degli anni. Dopo i saluti e i ringraziamenti reciproci,
l’assemblea si è sciolta nella gioia del canto e della comunione.