Si
è svolto (presso l’auditorium del polivalente di San Giovanni la
Punta) il XXV convegno dei gruppi e delle comunità della diocesi di
Catania alla presenza dell’Arcivescovo Metropolita della Diocesi di
Catania Mons. Salvatore Gristina e di molti sacerdoti. Dopo
un iniziale saluto del pastorale diocesano attraverso la
coordinatrice Pina Guzzetta, ed un successivo momento di
preghiera in cui l’assemblea ha ringraziato il Signore per le
meraviglie compiute sino ad oggi nei gruppi della diocesi, si è
tenuta la relazione del Teologo e patrologo di fama internazionale,
Padre Giuseppe Bentivegna S.J., uno tra i primi aderenti del
Rinnovamento in Sicilia ed in Italia, sul tema tratto dal Vangelo
di
Luca 24, 29-31 “Ma essi insistettero: resta con noi perché si fa
sera e il giorno già volge al declino. Egli entrò per rimanere con
loro, prese il pane disse la benedizione , lo spezzò e lo diede
loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero”.
Le parole di Padre
Giuseppe hanno tuonato nella sala suscitando in tutti un forte
desiderio di lasciare che lo Spirito Santo, attraverso il dono
dell’Eucaristia, elemento centrale di questo anno di cammino, possa
aprire gli occhi del nostro cuore permettendoci di riconoscere
ancora una volta, come i discepoli di Emmaus, la presenza forte del
Figlio nella nostra vita, nelle nostre famiglie nei nostri gruppi e
nella nostra società. Al termine di tale
catechesi,
un forte richiamo è stato posto da Gino Passarello, che
insieme alla moglie Filippa è delegato Nazionale per la Famiglia nel
Rinnovamento, in un momento in cui i Cristiani sono chiamati a
manifestare nell’unità, la propria scelta a favore della vita e del
rispetto di essa. Quindi la mattinata si è conclusa con la
concelebrazione
eucaristica, durante
la quale il vescovo dopo avere rilevato la felice coincidenza che
vede il festeggiamento del XXV convegno, cadere nell’anno dell’Eucarestia
voluto dal Santo Padre, ha invitato il Rinnovamento diocesano a
proseguire ed intensificare i due aspetti che ne hanno
caratterizzato l’impegno negli ultimi anni: il “Roveto Ardente” già
portato in molte piazze e molte parrocchie, nonché l’impegno di
animazione
della preghiera nelle tre carceri cittadine. Alla ripresa, il
progetto di evangelizzazione “Quale uomo” ha posto all’attenzione
dell’assemblea tre diverse scelte dell’uomo, evidenziando come
l’uomo di oggi senza una rinnovata adesione al progetto che Dio ha
per ciascuno di noi, perde l’orientamento e trasforma la propria
vita in una inutile corsa verso obiettivi sempre più vacui,
insignificanti e soprattutto incapaci di dare, una volta raggiunti,
la pace e la gioia la cui ricerca è da sempre al centro della vita
dell’uomo. Quindi, focalizzate le tante ferite umane che derivano
dall’avere puntato su
obiettivi errati,
l’esperienza “mistagogica” guidata dal Coordinatore Regionale del
Rinnovamento nello Spirito della Sicilia, Ignazio Cicchirillo,
alla presenza del Santissimo Sacramento, ha condotto virtualmente
l’assemblea , resa protagonista, ad
“immergersi”
sette volte nel Giordano (2 RE 5,10-14 ) per guarire dalla “lebbra”
della mancanza di Fede, del soffocamento dei Carismi, della mancanza
di Comunione, della mancanza di Fedeltà a Dio, della mancanza di
servizio pastorale, da cui noi tutti siamo indistintamente affetti.
In conclusione
l’assemblea, durante una breve lettura della storiografia del RnS di
Catania, ha ringraziato ancora il Signore per tutti i sacerdoti e i
laici membri di organi pastorali di servizio, alcuni dei quali
ritornati alla casa del Padre, che negli anni si sono impegnati per
la crescita del Rinnovamento che vede oggi nella diocesi di Catania
la presenza di circa 20 gruppi e di oltre 700 aderenti entusiasti e
sempre più consapevoli delle aspettative che il Signore, il Papa e i
Vescovi nutrono verso il popolo del Rinnovamento nello Spirito
Santo, che nel 1975 Papa Paolo VI non esitò a definire “una Chance
per la Chiesa”.
Fabrizio Scicali
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