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Nello Spirito la risposta alla crisi
Sintesi dell'intervento conclusivo di Salvatore Martinez

«Noi non esistiamo per noi stessi, ma per rinnovare il mondo!». Salvatore Martinez tira le fila della 35ª Convocazione nazionale del RnS, e nell’anno del giubileo del Rinnovamento in Italia, torna a ribadire con forza che «è tempo di Rinnovamento! Se la crisi – dice citando Benedetto XVI – è innanzitutto crisi spirituale, più aumenterà, più i nostri gruppi aumenteranno, più ci sarà bisogno di luoghi in cui si sperimentino la guarigione, la liberazione, l’amore di Dio, il servizio alla Chiesa. Se la madre di tutte le riforme è spirituale, noi vogliamo proclamare che la vera risposta alla crisi attuale è nello Spirito».

Tenendo la relazione conclusiva sul tema - “Un’acqua di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso su di noi in abbondanza” (Tt 3, 5-6) - il Presidente RnS conferma e incoraggia con grande forza il Movimento sulla via dell’evangelizzazione: «Da questo Cenacolo pentecostale noi ci trasferiamo nella piazza: prima in Piazza San Pietro, il 26 maggio, dove insieme al Pontefice ribadiremo che è tempo di Pentecoste, poi in dieci piazze d’Italia» per il grande evento di evangelizzazione “10 piazze per 10 comandamenti” che si terrà in settembre.

Sull’invito del Santo Padre, Salvatore Martinez richiama i membri del RnS a una testimonianza coraggiosa, come quella degli apostoli dopo che furono riempiti di Spirito Santo; a una presenza generosa, «perché – dice – in tempo di crisi la storia è ricostruita dai generosi di cuore»; a proclamare forte e chiaro che “Gesù è il Signore!”; a essere “profumo di Cristo”.

Rinnovamento spirituale e rinnovamento della vita pubblica. «Noi non esistiamo né per fondare partiti né per affondarli. Noi esistiamo per rinnovare ciò che c’è. Di istituzioni – continua Martinez – ne abbiamo in abbondanza, è il “cuore” che non funziona! C’è da ridire, c’è da rifare, c’è da rinnovare! Le nostre società sono costruite sull’esaltazione del desiderio: vogliamo assomigliare agli altri, perdendo così la nostra libertà, mentre lo Spirito vuole farci assomigliare a Gesù. La nostra missione dunque è rifecondare, riconsegnare alle nuove generazioni l’intelligenza spirituale della storia che si chiama cultura di Pentecoste. C’è un grande lavoro da fare! Gli anziani del RnS devono sognare un ritorno al passato con il cuore pacificato e i giovani devono vedere il futuro con gli occhi di Dio!».

Il Presidente RnS ricorda le ragioni per cui il cardinal Suenens, nel 1973, disse che il movimento allora nascente del Rinnovamento alimentava la sua speranza. Tra queste, il fatto che i suoi membri costituivano un popolo della lode, teso a glorificare Dio gratuitamente piuttosto che a invocarlo per ottenere grazie, e attingevano tutto dalla Bibbia, dimostrando così di vivere di fede. Noi siamo una pneumatologia, non una sociologia! – continua con forza Martinez. Al mondo, che provocatoriamente ci chiede “mostraci Dio”, risponderemo come Teofilo di Antiochia: “Tu mostrami l’uomo”. Solo dopo che l’avrai fatto, ti mostreremo come è diverso l’uomo che ama Dio. Noi esistiamo per amare la Chiesa e farla amare – continua. Non aspiriamo a essere i primi, aspiriamo a essere i migliori. È legittimo, Gesù ci ha detto “Siate perfetti”!».

E conclude: «Buona fatica, responsabili del Rinnovamento! Che i poveri ricevano il grido, la carità, la gioia di Gesù, ricevano il volto di una Chiesa che non si arrende. Torniamo nelle nostre case e diffondiamo il Vangelo dello Spirito Santo e la buona novella del Rinnovamento. È solo l’inizio».

Lucia Romiti


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