Tardi ti ho conosciuto!
Ha
70 anni il giornalista di Trieste che per tutta la vita non era mai
riuscito a sentire il bisogno di Dio, incapacità scaturita – dice – da
tante scelte sbagliate. Era la sera del 5 settembre 2010 – che considera
da allora il suo compleanno spirituale – quando ha fatto esperienza
della grandezza dell’amore di Dio. «Lui mi ha guardato, mi ha sorriso,
mi ha accolto fra le sue braccia allargate», afferma convinto.
Un’esperienza immediatamente seguita da una duplice trasformazione
interiore: «tutto si stava ribaltando dentro di me» mentre cresceva in
me una gioia scaturita anche da una confessione ritrovata dopo 37 anni
di digiuno spirituale.
«Ero partito pagano, stavo
tornando cristiano».
Ma il Signore non si è
limitato a questo, ha voluto aiutarlo a vincere la difficoltà a non
opporre resistenza ai piani di Dio. Si è servito dell’esperienza della
preghiera di effusione, vissuta dopo un apparentemente casuale incontro
con il Rinnovamento. «La preghiera di questi cari fratelli ha fatto
scaturire in me tante nuove lacrime» e qualcosa di nuovo è accaduto: «ho
attivato il mio navigatore, non satellitare, ma celeste; e ogni bip è
Lui che mi indica dove devo andare».
A
Rimini dell’anno scorso
Si chiama Concetta, 71
anni, e fa oggi parte del gruppo “Maria” di Mondovì (CN).
Qualche anno fa aveva
appena perso prima il figlio e successivamente il marito, e aveva il
cuore comprensibilmente pieno di profondo dolore. Partecipando alla
Convocazione nazionale di Rimini ha sperimentato la consolazione del
Signore. L’anno successivo, sempre alla Convocazione di Rimini: «mi
sentii il cuore strappare», una sensazione che si è prolungata per circa
un anno. Durante la Convocazione dell’anno scorso «la misericordia di
Dio ha voluto nuovamente invitarmi alla grande piscina di Siloe».
Durante una preghiera di intercessione per i sofferenti, una sorella ha
pregato per la guarigione degli occhi di Concetta, che racconta: «dopo
30 anni di guida con obbligo delle lenti, il medico mi ha detto che non
ne ravvedeva più nessuna necessità» e termina ringraziando tutti e
lodando il nome del Signore.
Sandro Gallo