È
un volto gioioso e contento di essere a Rimini con il Rinnovamento nello
Spirito Santo quello con cui il patriarca di Gerusalemme dei Latini, Sua
Beatitudine Fouad Twal, ha portato il suo saluto ai quindicimila
presenti alla Convocazione nazionale. Ricordando la piccola comunità
cristiana di Gerusalemme, «minoranza fedele a Dio e che, per questo, non
ha paura», il Patriarca si è rivolto a tutti definendoli “Terrasanta”:
«Voi siete come la Terra in cui io vivo: il Signore nasce in ciascuno di
voi, cresce, ma rischia anche di soffrire e morire nella nostra vita. Ma
noi abbiamo la speranza della risurrezione».
Parlando di Gerusalemme
«madre di tutta la Chiesa, per cui oggi voi siete i miei parrocchiani e
io il vostro patriarca», Twal è risalito al “sì” che ha cambiato la
storia e che ha fatto di questa parte del Medio Oriente un punto di
riferimento per la cristianità, un luogo di contraddizioni irrisolte.
«La gioia del sì di Maria non è stata immune da sofferenze: non c’è sì
senza sofferenza, ma non c’è sofferenza senza gioia. Guardando la città
dal Monte degli Ulivi, Gesù ha pianto per Gerusalemme, che ancora soffre
e non conosce la pace. Questo è uno dei suoi grandi misteri».
Rivolgendosi ai presenti, il Patriarca ha sottolineato come la presenza
del Rinnovamento in Terrasanta sia fondamentale, oggi più che mai,
grazie al progetto che lo vede impegnato nei luoghi di Gesù con la
costruzione a Nazareth di una Casa di accoglienza delle famiglie di
tutto il mondo. «Il Signore ci ha detto: “non abbiate paura, sono con
voi fino alla fine del mondo” – ha sottolineato affettuosamente il
Patriarca. Lui ci dona la sua pace. Sono tante le difficoltà e le cose
che non comprendiamo, le croci, le sofferenze, i problemi. La vostra
presenza in Terrasanta significa molto per noi, questa comunione
ecclesiale, carità e amore non conoscono limiti o frontiere. Grazie,
perché posso dire ai cristiani di Gerusalemme che non sono soli perché
c’è un Movimento, il Rinnovamento nello Spirito Santo ,che pensa a
loro».
Elsa De Simone