Cosa ha in serbo il
Signore per noi in questa XXXIV Convocazione nazionale? E’ in questo
contesto
che
si iscrive la presentazione del programma fatta da Mario Landi,
riconfermato come nuovo Coordinatore nazionale del Rinnovamento nello
Spirito.
Il tema scelto – spiega,
dopo aver rivolto all’assemblea alcune parole di benvenuto – non deve
essere semplicemente inteso come riferimento al prossimo XXV Congresso
Eucaristico Nazionale, seppure questa coincidenza dia pienezza al senso
della scelta, ma come una parola profeticamente inserita nelle nostre
realtà di gruppi e comunità.
“La mia carne per la vita
del mondo” (Gv 6, 51b) è un tema che ci pone davanti a un’urgenza: di
questa carne ha bisogno il nostro mondo agonizzante. E’ un tema che
parla di una necessità: è una carne a salvarci, non un’idea ma una
persona: Gesù Cristo. Il Verbo si è fatto Carne affinché ogni carne,
ogni vita possa comprendere il suo significato unico e irrinunciabile.
E’ un tema che ci segnala anche una missione: è la Chiesa la carne viva
attraverso cui Gesù dà la vita oggi, perciò non viviamo più per noi
stessi, ma per dare anche la nostra vita.
Ieri
in preghiera – prosegue Mario Landi – il Signore ci ha rivolto una
parola: «Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia: "Alzati e
scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola". Scesi
nella bottega del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando al tornio. Ora,
se si guastava il vaso che stava modellando, come capita con la creta in
mano al vasaio, egli riprovava di nuovo e ne faceva un altro, come ai
suoi occhi pareva giusto. Allora mi fu rivolta la parola del Signore in
questi termini: "Forse non potrei agire con voi, casa d'Israele, come
questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l'argilla è nelle mani
del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa d'Israele.» (Ger.
18, 1-6)
Il desiderio del Signore,
di agire con questo popolo convenuto a Rimini come il vasaio con
l’argilla, fa da sfondo alla presentazione dei momenti salienti di
questa Convocazione con la quale il Coordinatore nazionale prosegue il
suo intervento. Dall’accoglienza di oggi, nel segno della croce,
gloriosa e piena di luce, alla giornata di domani dedicata
all’esperienza dell’Amore misericordioso di Dio. L’abbraccio di Dio non
anestetizza le nostre sofferenze – sottolinea Mario Landi – ma ci fa
vivere nella nostra carne la sua misericordia; non un’esperienza
consumistica e gratificante, ma tesa a modellarci come carne viva di
Gesù. Prosegue presentando la riflessione sulla prospettiva della
testimonianza e la preghiera conclusiva per il mandato di tutti e in
particolare di coloro che hanno assunto una responsabilità in seno al
RnS.
«Cristo
non ha mani, ha solo le nostre mani per fare il suo lavoro oggi», con
questa citazione di Raoul Follereau, Mario Landi conclude la
presentazione del programma di questa XXXIV Convocazione nazionale. Gesù
Cristo – dice – ci conceda di farci suo corpo vivo, perché si
diffonda il suo Amore nella storia dell’umanità.
Sandro Gallo