È
con l’invito ad accogliere il Cristo Risorto che prende il via la 34ª
Convocazione Nazionale dei gruppi e della comunità del Rinnovamento
nello Spirito Santo. In un gesto di accoglienza, un piccolo gruppo di
giovani coperti da un telo nero rappresenta l’uomo di oggi sopraffatto
dalle tenebre del mondo. Mentre dal fondo della sala il Crocifisso viene
portato in processione verso il palco da un sacerdote, da una suora e da
una famiglia, don Guido Pietrogrande, consigliere spirituale nazionale
del RnS, invita l’assemblea a compiere un gesto di onore nei confronti
del Risorto che passa. Due ragazzi, dal palco, intanto, ricordano come
individualismo, autosufficienza, il gareggiare per il potere il
successo, la bellezza, abbiano fatto smarrire la strada all’uomo di
oggi, rendendolo un navigante senza bussola. Uno solo è il Salvatore:
Cristo Gesù, Pane vivo disceso dal cielo,
il
Figlio di Dio che ha dato la sua carne per la vita del mondo. Quando la
croce viene solennemente intronizzata sul palco, due danzatrici vestite
di bianco, come “angeli di luce” strappano via i teli neri, le “tenebre”
, che avvolgono l’uomo. Una danza di gioia al canto “Luce del mondo”,
viene offerta a Dio. L’assemblea festosa si unisce al canto che
introduce la preghiera comunitaria carismatica, animata e guidata da
tutti i membri del CNS.
Al termine di questo forte
momento spirituale in cui il Signore, in profezia, invita il suo popolo
a essere attento, in ascolto della sua Parola, don Guido Pietrogrande
solleva la Sacra Scrittura volgendola verso l’assemblea: «Questa Parola
è Luce, accogliamola come lampada ai nostri passi». Salvatore Martinez
indica tre icone che caratterizzeranno questa Convocazione: il
Crocifisso, la Parola e l’Eucaristia. Infine, il coordinatore nazionale,
Mario Landi, invita tutti a consegnare la propria vita nella mani di Dio
proclamando la Signoria di Cristo Risorto su ciascuno e su tutto il
popolo del RnS.
Francesco Storino -
Elena Dreoni
Le foto della 34a Convocazione Nazionale RnS sono a cura di
Federico Balestrini e Mario Pinizzotto