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Amati e chiamati ad amare

Sintesi dell'omelia di S.E. mons. Francesco Lambiasi
 

 

Clicca per ingrandire...A presiedere la Celebrazione eucaristica a chiusura della 33° Convocazione Nazionale del RnS è S.E. mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini.

«Il Vangelo non è mai ovvio… Il Vangelo è rottura, scandalo, stupore, profezia», con queste parole il Vescovo ha introdotto la sua meditazione sul Vangelo di Giovanni (13, 31-35).

Un Vangelo che è il dono di un comandamento nuovo: l’Amore. Ma dov’è la novità di questo messaggio che Gesù vuole consegnare, visto che dell’amore già se ne parla nell’Antico Testamento?
La cornice in cui la consegna di questo comandamento avviene è quella del Cenacolo, il gesto rivelatore è quello della lavanda dei piedi, che Gesù compie pur sapendo che stava per essere tradito. Clicca per ingrandire...Un atto il suo, che mostra tutta la specificità della fede cristiana, e che rivela come l’amore dell’uomo per il prossimo e per Dio sia preceduto dall’amore assoluto, incondizionato, gratuito e libero di Dio per l’uomo. L’amore di Gesù è totale e totalizzante, e nella stessa misura comanda di amare, ma l’oggetto dell’amore non è lui stesso bensì il prossimo, “amatevi gli uni gli altri”. Accogliendo l’amore gratuito di Dio l’uomo è reso capace di amare e ciò rende possibile che ci si accolga come fratelli: è questo che spinge l’uomo verso un dinamismo di amore e di apertura verso gli altri.

Il cristiano non è amato perché amabile – ha proseguito il Vescovo – ma è amabile perché è amato da Dio. Citando le parole di san Paolo ha sottolineato infine come l’amore di Dio infuso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo ci renda liberi dal nostro egoismo per la gloria di Dio e la salvezza dei fratelli.

Anna Pugliese


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