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Evangelizzazione del sociale ed emergenza educativa

Sintesi degli interventi

 

La sessione pomeridiana inizia, dopo un momento di lode corale, con una riflessione su un passo Clicca per ingrandire...tratto dall’ultima enciclica del Papa: «Il fare è cieco senza il sapere e il sapere è sterile senza l’amore… C’è sempre bisogno di spingersi più in là: lo richiede la carità nella verità» (Benedetto XVI, Caritas in Veritate, n. 29-30).

Salvatore Martinez introduce l’assemblea nel tema di questo importante appuntamento pomeridiano. “Diffondere le ragioni dello Spirito” è la missione che il Papa ci affida ed è il rimedio ai mali dell’uomo di oggi che difetta di sapienza. Senza la sapienza di Cristo tutto muore e niente rimane in vita.

Domenico Delle Foglie, giornalista, portavoce di “Scienza e Vita”, cui è affidato il compito di moderatore, inizia ringraziando Benedetto XVI, per avere Clicca per ingrandire...regalato agli uomini di oggi questa enciclica. Ringrazia anche Martinez, per il suo amore per la Chiesa e per il laicato, il popolo del Rinnovamento nello Spirito, per la generosità mostrata nella partecipazione al “Family Day”, e infine ringrazia gli ospiti a cui è affidato il compito di contribuire alla riflessione intorno a questi temi. Il nostro è un tempo di crisi – prosegue il giornalista – ma è il nostro tempo, e non possiamo sottrarci ad esso: «Se riuscissimo a fare incontrare la fede e la ragione, anche la ragione di chi non crede, sarebbe un risultato eccezionale».

E’ Francis Campbell, ambasciatore di Gran Bretagna presso la Santa Sede, il primo a presentare il suo intervento. Afferma di essere molto sorpreso e gioioso per la sua partecipazione a questa Convocazione, perché: «La Chiesa è viva oggi in questa sala». La diplomazia consiste nel creare ponti; di solito i diplomatici non sono invitati a parlare personalmente, ma l’Ambasciatore osservaClicca per ingrandire... che nel suo caso non ricoprirebbe questo ruolo se non fosse per la sua fede. Una fede che gli è stata trasmessa da persone come sua madre, la nonna, il parroco, i quali gli hanno insegnato a fare il bene e a stare dalla parte degli oppressi, valori richiamati dalla “Caritas in Veritate”. Il Papa Benedetto XVI – prosegue Campbel – crede che le “minoranze creative”, come i cattolici, come i presenti in questa sala, possano aiutare il mondo a trovare le giuste soluzioni in questi momenti di crisi della società. Con esempi e cifre accurate racconta dell’impegno e della promozione che la Santa Sede porta avanti in diversi modi nel campo dell’educazione, dell’ambiente, del disarmo.

Il secondo intervento è affidato all’on. Alfredo Mantovano, sottosegretario al Ministero dell’Interno, che inizia Clicca per ingrandire...raccontando un episodio accaduto mentre era pretore in un paese di provincia. All’epoca, il pretore aveva l’incarico di giudice tutelare ed era perciò chiamato ad autorizzare l’aborto per minorenni che non volevano coinvolgere i genitori. Una mattina di primavera si presenta una ragazza sedicenne che apre la porta del suo studio chiedendo, in un modo un po’ seccato, l’autorizzazione. La legge non gli impediva di porre alla ragazza alcune domande come: «Sai cos’è un aborto?» e «Perché vuoi abortire?». La risposta della ragazza è immediata: «Perché mi fai questa domanda? La legge mi consente di abortire ed io voglio abortire». Attraverso questa esperienza – spiega il Sottosegretario – ho capito veramente quanto è stretto il legame tra legge ed educazione. «La legislazione di una generazione può diventare la morale della generazione successiva», così l’on. Mantovano sottolinea come molte idee folli del passato abbiano avuto ricadute negative sulla società odierna. Perciò bisogna eliminare la rassegnazione dalla politica: dal momento che la politica richiede scelte condivise dalla nostra coscienza occorre viverla come una vocazione. Tanti politici sono diventati santi, esercitando da cristiani il ruolo della politica. Il Sottosegretario Clicca per ingrandire...termina il suo intervento con una riflessione su Pilato, che pur avendo formulato per tre volte la sentenza di assoluzione finisce per condannare Gesù. Il relativismo non è mai innocuo, spesso è omicida. E dal rifiuto relativistico di cogliere la verità deriva la sentenza più ingiusta della storia.

L’ultimo intervento è affidato ad Ettore Gotti Tedeschi, presidente dell’Istituto per le Opere di Religione della Città del Vaticano. Parla della crisi economica, di come essa si sia sviluppata perché l’uomo ha perso il senso della vita. Le ragioni della crisi sono perciò di carattere morale. Non si tratta di trovare nuovi strumenti ma uomini che con il senso della vita rendano etici gli strumenti che usano. L’uomo possiede solo ciò di cui può privarsi, poiché ciò di cui non può privarsi possiede lui. Il Presidente dello IOR illustra, nel suo intervento, lo snodarsi del discorso che Benedetto XVI consegna all’uomo di oggi attraverso ogni singolo capitolo della sua enciclica. Gotti Tedeschi conclude il suo intervento richiamando l’importanza della preghiera che egli ritiene sia la cosa più economica: non costa niente e produce risultanti formidabili.

A conclusione di questa riflessione Salvatore Martinez, ringraziando gli ospiti, sottolinea che tra le minoranze creative hanno una speciale importanza i Movimenti. Esorta l’assemblea a non rassegnarsi poiché la rassegnazione è l’anticamera della paura e della contestazione. Tra i cristiani non esiste la parola rassegnazione. E poiché prima di dire e fare qualsiasi cosa bisogna pregare, ha invitato tutti i presenti a rivolgersi con le mani alzate verso Dio affidando a Lui il proprio operare nella storia.

Anna Pugliese


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