“Io sono qui questa
mattina per annunciare che Gesù è vivo”. Con queste parole Damian Stayne,
fondatore della comunità “Cor et Lumen Christi” e laico impegnato oramai
da diversi anni
nel
ministero di guarigione in tutto il mondo, ha dato inizio alla sua
relazione che per la prima parte è stata improntata alla riscoperta del
valore della Parola di Dio, che non deve essere solo ascoltata nella
mente o suscitare emozioni, ma che deve essere e diventare Parola di
rivelazione. “Ogni Parola deve esser scritta con la rivelazione dello
Spirito Santo e noi abbiamo bisogno che la Parola ci trasformi nella
gloria di Dio” ha affermato l’Oratore.
Invitando l’assemblea a
dividersi in quattro gruppi ha chiesto di proclamare, a turno e a voce
alta, le parole: “Gesù è vivo” per prendere maggiore coscienza della
presenza del Vivente in mezzo al popolo dei convocati.
“Con il battesimo il
soprannaturale viene inserito nel nostro Dna”. Questo il richiamo di
Damian Stayne che ha introdotto un secondo momento della sua relazione
attraverso il quale ha messo in evidenza come la Chiesa tutta debba
risvegliare la propria chiamata profetica ed esercitare il ministero e
la fede del soprannaturale.
“Per
Dio non esistono malattie difficili” – ha proseguito il Relatore –
facendo riferimento a vari episodi del Vangelo nei quali si narra di
come Gesù passava guarendo ogni tipo di malattia e di infermità.
“Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti
impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità” (Mt 10,
1), citando questo passo Stayne ha continuato evidenziando come quella
stessa potenza di Gesù sia presente oggi potenzialmente nella Chiesa e
in ogni cristiano e come tutto ciò che viene assunto in Cristo Risorto
assuma la sua stessa natura.
“Il miracoloso va amato,
operato, proclamato” – ha affermato il Relatore – che ha voluto
sottolineare come ogni volta che si pensa alla Chiesa cattolica si
debbano considerare anche i segni e i prodigi di Dio e ha ribadito che
la stessa potenza di Gesù passa attraverso ogni cristiano. Ma per
esercitare il “ministero soprannaturale” occorre innanzitutto la fede,
da lui definita “madre dei miracoli”. “La fede – ha detto – è certa più
di ogni conoscenza umana perché fondata sulla parola di Dio (cf CCC), é
la fede che riesce a trascinare il cielo nel presente e nel cielo non ci
sono infermità”.
Stayne
ha anche reso testimonianza di come il Signore, attraverso il suo
ministero di guarigione, abbia guarito in sette anni oltre 35.000
persone in tutto il mondo.
E’ seguito il momento di
preghiera incentrato sul perdono e sul peccato, per predisporre i cuori
a ricevere la grazia della guarigione. Successivamente si pregato per le
diverse infermità e sofferenze fisiche: dai problemi alle mani o ai
piedi, alle malattie agli occhi e alle orecchie. Durante la preghiera
diverse persone hanno raggiunto il palco per dare testimonianza della
loro guarigione.
Si è continuato con la
preghiera su tutti coloro che sono ammalati di tumore i quali sono stati
invitati da Damian a poggiare la mano sulla zona del corpo in cui era
collocata la massa tumorale.
Con la preghiera
d’intercessione finale anche per tutti i malati che presenti portavano
nel cuore si è concluso il momento dedicato al ministero della
guarigione che ha fatto godere, ancora una volta, il popolo dei
convocati delle meraviglie di Dio.
Francesco Storino