Finiscono le testimonianze
dei sacerdoti con un momento di grande grazia per tutta l’assemblea: si
invoca lo Spirito Santo sul popolo di Dio
e
sui sacerdoti presenti. Don Guido Pietrogrande, p. Raniero Cantalamessa
e Salvatore Martinez guidano questo tempo breve e intenso. Sono i
sacerdoti a imporre per primi le loro mani, «le mani di Gesù»,
sull’assemblea in ginocchio, pregano per illuminare, guarire, consolare
persone e situazioni, perché lo Spirito scenda su coloro che si
preparano al matrimonio, per i matrimoni spenti. Pregano per i giovani,
i malati, per le comunità cristiane, per le vocazioni e per una generosa
risposta ad esse.
Subito dopo sono i
sacerdoti a mettersi in ginocchio per essere “adombrati” dalla preghiera
dell’assemblea. «Noi non abbiamo né oro né argento, ma quello che
abbiamo ve lo doniamo e noi abbiamo Gesù», proclama
Martinez
ricordando le parole di Pietro e subito dopo, nel nome di Gesù s’invoca
su di loro lo Spirito Santo perché sentano forte la paternità di Dio. A
conclusione della preghiera un forte grazie a tutti loro, espresso in un
calorosissimo applauso. Sul palco, come a voler abbracciare tutti i
sacerdoti, l’abbraccio donato dai responsabili nazionali del Movimento a
Padre Raniero, al sacerdote più anziano che compie 60 anni di
sacerdozio, al più giovane ordinato appena sei giorni fa. Infine mentre
il canto si leva da tutti i presenti, le reliquie del Santo Curato d’Ars
lasciano la 33ª Convocazione nazionale.
Elena Dreoni