“Voi
siete il segno della fedeltà di Dio”, con queste parole Mons. Anton
Cosa, Vescovo di Chisinau, ha salutato il popolo del Rinnovamento che lo
ha accolto con grande calore. Ha testimoniato con affetto, come la fede
e la vicinanza del RnS ha sostenuto il cammino di tanti fratelli
cristiani moldavi negli ultimi anni.
Mons. Cosa ha presentato trenta di questi fratelli
e quattro sacerdoti che stanno seguendo il cammino di fede del
Rinnovamento” presenti alla 33° convocazione nazionale.
Sono venuti ad unirsi ai fratelli italiani per
diffondere insieme il profumo della vita nuova e per essere fortificati
nella fede dalle preghiere dalla testimonianza.
Mons. Cosa ha ricordato che Giovanni Paolo II
sognava per il 3° millennio una Chiesa missionaria e ha la certezza che
questo cammino insieme proseguirà sotto lo sguardo benevolo di Benedetto
XVI.
Ha ripercorso con la mente il giorno santo della
definitiva approvazione dello Statuto del Rinnovamento nello Spirito il
14/03/2002, in quel giorno di festa il Papa Giovanni Paolo II ha
benedetto particolarmente tre progetti missionari del RnS, tra cui
Implantatio Ecclesiae in Moldova.
Da allora sono passati otto anni e spesso il
cammino non è stato facile, ma non ci si è mai arresi. Questa è la sfida
missionaria e il popolo del Rinnovamento ha sempre dimostrato la sua
generosità anche tra molte difficoltà ed imprevisti.
“Nuova
forza e un nuovo slancio missionario vengono dallo Spirito” è così che
incoraggia con forza i presenti ad accogliere la voce dello Spirito
nella propria vita, ad accogliere la chiamata a voler contribuire a
diffondere l’amore di Dio in una terra duramente provata.
Con la certezza che insieme faremo cose grandi il
Vescovo di Chisinau conclude il suo intervento dicendo: “lo Spirito
Santo mi è testimone, nulla pretendo, ma tutto mi attendo!”.
I fratelli moldavi di lingua rumena presenti alla
33° convocazione nazionale, insieme ai missionari che in questi anni li
hanno accompagnati nel cammino di fede, hanno intonato un famoso canto
del rinnovamento a cui tutta l’assemblea si è unita con commozione.
Al temine del canto, Mon. Cosa ha guidato l’Atto
di affidamento a Maria a cui ha fatto seguito la lettura dei messaggi
dal Card. Bertone, dal Card. Rylko, dal Card. Bagnasco.
Anna Pugliese