Mara
«Prima
la mia vita era come quella di tante donne, condotta nella
normalità», racconta Mara. Fino al maggio del ’95, quando una delle
due figlie - Sabrina, 21 anni - perde la vita in un incidente
stradale, dopo una notte in coma durante la quale la madre la vegliò
pregando incessantemente, fino a dire infine: «Signore, sia fatta la
tua volontà». Mara racconta dal palco di Rimini il suo dolore
lacerante. «Avevo fretta di raggiungere mia figlia – dice – e
cominciai a leggere l’Apocalisse e il vangelo di Giovanni… Con il
passare del tempo, lo definii il vangelo della mia risurrezione». In
quella sofferenza inconsolabile, il Signore fa sentire a Mara il suo
conforto: «Stavo prendendo coscienza nella mia vita della presenza
viva di Gesù; avevo sete di lui». Poi, nel 2000, l’incontro con il
Rinnovamento e un sempre maggiore impegno all’interno della Chiesa.
«Oggi – conclude Mara – posso dire come Maria nel Magnificat:
“Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il suo nome” (Lc
1, 49)».