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Dall’ascolto alla testimonianza

Sintesi dell'omelia di S.E.R. card.  Stanislaw Rylko

 

Clicca per ingrandire...Inizia ringraziando gli amici del Rinnovamento il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio consiglio per i laici e conclude sempre ringraziando, questa volta a nome del Santo Padre Benedetto XVI, il Rinnovamento per la missione che svolge nella Chiesa.

Il servizio che questo popolo fa nella Chiesa è di “stupenda testimonianza”; una testimonianza che è il frutto di un cammino in tre passi : ascolto, contemplazione, annuncio nel mondo.

L’ascolto, prima di tutto, nel silenzio; l’uomo post-moderno non è più capace di fare silenzio, ne ha quasi paura, ma “Dio parla nel silenzio”. Occorre dunque prima di tutto tacere per poter ascoltare la voce del “Dio che parla all’uomo, la sua creatura prediletta”, e sapersi prendere nella giornata momenti per rimanere in intimo rapporto con le parole di “spirito e vita” che il Signore ci dona.

“La parola di Dio è linfa della vita cristiana. È una parola incessantemente da ascoltare, da contemplare, da celebrare”, per comprendere la sua grandezza stupefacente e “le esigenze che essa ci pone, perché Dio è esigente”, perché Dio richiede scelte radicali e “controcorrente rispetto alle logiche del mondo”.

Clicca per ingrandire...Per scegliere la strada di Dio ci vuole coraggio ma “soprattutto la capacità di abbandonarsi completamente a Dio” coscienti che solo in Cristo ci sono “parole di Vita eterna” (Gv 6, 69).

L’ascolto e la contemplazione portano necessariamente allo sbocciare dell’annuncio cristiano: “nessun cristiano può tenere questo tesoro evangelico per sé: deve condividerlo con gli altri, deve annunciarlo!”, un imperativo che ci viene trasmesso anche da san Paolo: “Guai a me se non predicassi il Vangelo” (1 Cor 9, 16) ed è lo stesso Papa Benedetto XVI – ricorda il cardinale Stanislaw Rilko – a ribadire che il compito prioritario della Chiesa è “rendere efficace l’impegno della nuova evangelizzazione”, che “richiede in primo luogo una conoscenza più intima di Cristo e un ascolto docile della parola”; una nuova evangelizzazione che ha un carattere di “sfida drammatica” contro il nostro tempo in cui vi è “crisi di Dio”, dove si vive spesso “come se Dio non esistesse”, secondo lo slogan: “Dio non c’è, e se c’è, non c’entra”.

Una forte esortazione dunque quella che ci lascia quest’oggi il cardinale Stanislaw Rilko, un’esortazione all’evangelizzazione; una testimonianza che deve annunciare Dio come Creatore che si è rivelato nel volto di Gesù Cristo: “andate e proclamate al popolo tutte queste parole di vita” , proclamazione che nei movimenti carismatici cattolici ha aperto la strada al “fuoco missionario”, allo slancio con cui i primi cristiani uscivano – come noi oggi dobbiamo uscire – dal cenacolo per proclamare Cristo Gesù fino agli estremi confini della terra con la consapevolezza della promessa che egli stesso ci ha lasciato: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20).

M. Bogazzi


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