Elisa
Una
vita di gioia nella tribolazione è la testimonianza resa dalla
signora Evelina, nel corso della Celebrazione eucaristica presieduta
dal cardinale Bagnasco. Nei giorni del testamento biologico e del
rifiuto di una vita che non sia rispondente ai canoni della
perfezione ostentata, la storia di Evelina riavvolge il nastro e
riporta tutto in una dimensione sacra della vita. Madre di tre figli
e con una vita apparentemente felice, la donna si trova a fare i
conti con la propria cristianità isterilita nel confronto con Elisa,
la figlia infervorata dall’amore per il Signore. E proprio Elisa è
snodo di queste vite: affetta da neoplasia pineale e colpita da una
forte emorragia cerebrale, la giovane vive in stato di coma vigile
da ormai 17 anni. Abbandonata dal marito, Evelina ha detto il suo sì
al Signore e ogni lunedì riceve il gruppo del pastorale nella sua
casa, luogo simbolo di una vita che pulsa e irradia la luce
dell’amore del Signore.
Gianluca
La
vita di Gianluca inizia con la caduta da una bicicletta, in un
episodio di paolina rimembranza che segna l’avvio di una vita nuova.
Cresciuto in una famiglia problematica, privo dell’amore del padre e
della madre, Gianluca ricerca sicurezza nel danaro e nelle illusioni
mortali delle sostanze stupefacenti, in una escalation di dipendenza
da droghe che non si ferma neanche dinanzi alla morte dei due
genitori. Legato ad Angela, la loro storia ha percorso strade
tormentate che dalle prime forme depressive del 1994 hanno trovato
un loro senso soltanto nell’aprile 2008, quando con questa caduta e
cinquanta punti di sutura Gianluca ha l’opportunità di incontrare
Gesù, che si serve di un infermiere, Fernando Marinucci, del Gruppo
Luce di Sulmona. “Mi sono recato al primo incontro di preghiera
mentre nel cuore avevo l’ennesimo piano di suicidio – dichiara
Gianluca –. Ogni settimana il mio cuore era sempre più leggero.
Il Signore mi ha perdonato e io sono riuscito a perdonare i miei
genitori. Sto proseguendo il mio percorso di recupero e sono sereno
perché so che il Signore non mi lascerà mai solo”.