La
sessione d’apertura è piena di gioia e di desiderio di incontrare il
Signore, anche attraverso i fratelli e le sorelle. Il primo invito
rivolto dai fratelli che guidano la preghiera è infatti quello di
accogliersi gli uni gli altri nel Nome del Risorto.
La varietà degli stati e
momenti di vita è una delle bellezze del popolo del Rinnovamento; la
diversità permette l’accoglienza, per questo a dare il benvenuto a
tutti i presenti sono una rappresentante dei giovani, un
rappresentante dei sacerdoti, una famiglia, una religiosa a nome dei
religiosi, e tre ragazze che il mondo chiama “diversamente abili”.
Ciascuno esprime un
pensiero per le categorie rappresentate.
I giovani sono risorti
con Cristo: “Egli è vivo in mezzo a noi”.
Ogni sacerdote è
invitato a riscoprire che “Gesù è il motivo della mia gioia!”. I
religiosi e consacrati sono invitati ad “accogliere Gesù come il
proprio sposo”. Alberto e Simona insieme ai loro figli proclamano
che “Gesù è Risorto nella nostra casa!” e chiedono a Cristo di
benedire ogni famiglia.
Il benvenuto si conclude
con tre ragazze in rappresentanza dei disabili che ricordano la
gioia di acclamare Gesù nell’assemblea.
E’
il momento poi di dare il trono al Re dei re che entra, dal fondo
della sala, in mezzo all’assemblea con la sua Parola, che sta per
essere intronizzata. Come nell’Apocalisse è circondata da
“vegliardi”, sacerdoti e diaconi, che accompagnano con la luce delle
candele la Sacra Scrittura, a significare come la Luce di Cristo sia
lampada per i nostri passi.
Non ci sono dubbi: sarà
la sua Parola a guidare questi giorni di grazia della Convocazione;
l’assemblea l’accoglie in piedi, perché i “Risorti sono in piedi”
come sottolinea Mario Landi, in clima di preghiera e lode; don Guido
Pietrogrande invita ad accogliere con solennità la “Parola che
parla, convoca e salva” perché una volta salvati facciamo nostro
l’invito che guiderà tutta la Convocazione: “Andate e proclamate al
popolo tutte queste parole di vita” (Atti 5,20).
Nella sua regalità la
Parola viene intronizzata: sia Essa ora a regnare nella vita di
questo popolo.
M.Bogazzi
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