Ogni
volta, ogni anno che si varca la soglia della Fiera di Rimini nei
giorni che precedono la Convocazione nazionale, ci si ritrova nel
via vai operoso di chi prepara “la tenda dell’incontro con Gesù”. E
ogni volta ci si ritrova in un “via vai” di sguardi sorridenti,
generosi, magari preoccupati, la cui stanchezza si disperde
immancabilmente nella gioia del servizio, della condivisione tra
fratelli di quello stesso Padre che ama tutti e ciascuno
perdutamente.
«Se avrete lo sguardo
contemplativo di chi attende lo Sposo per le nozze, farete un buon
servizio, se no sarete solo manovalanza», con questa affettuosa
esortazione don Guido Pietrogrande ha accolto gli oltre 250
volontari già presenti a Rimini, ricordando santa Caterina Da Siena
«nata nel 1347 e morta a 33 anni, dopo essersi fatta immagine di
Cristo». Nella giornata che ne fa memoria, il Consigliere spirituale
nazionale, che ha presieduto la Celebrazione eucaristica, ha voluto
sottolineare la capacità di questa umile donna, grande santa, di
unire contemplazione e servizio.
«Ha lo sguardo
contemplativo chi ha la capacità di accorgersi dello Sposo che viene
alle nozze». Riferendosi alle letture del giorno, don Guido ha
sottolineato che «si accorge di questo evento chi ha la lampada
accesa», chi, come le 5 vergini sagge, si procura l’olio. «Nel
vostro caso, l’olio è la vigilanza. È vigilante chi attende e
attende chi ama, chi vive l’impazienza dell’incontro con lo Sposo.
In questa Convocazione lo Sposo può venire per molte strade. Una è
la vostra ed è la prima. È quella che accoglie e prepara la
Convocazione. Voi siete la strada che accoglie Gesù».
Riferendosi poi alla
preghiera vissuta dal Comitato nazionale riunito nella mattinata,
don Guido ha rinnovato l’invocazione del sangue di Gesù su tutti i
presenti «Voi fate in modo che questo sangue che riceverete
nell’Eucaristia, possa confluire, attraverso il servizio a cui siete
chiamati, a un numero grande di persone. Noi siamo qui per ricevere
forza da questo suo sangue».
Al termine della Messa,
a cui erano presenti i membri del Comitato nazionale di servizio e
alcuni membri del Consiglio nazionale, Salvatore Martinez ha
voluto sottolineare il valore profetico della Parola spezzata da don
Guido. «Matteo, nel suo Vangelo, dice che lo Sposo arriva a una
certa ora. Per noi – ha detto il Presidente nazionale – l’ora
dell’incontro è domani alle 15,30. A questa ora arriva lo Sposo che
sono tutti e ciascuno dei fratelli che lo Spirito Santo ci
condurrà». L’invito, l’esortazione, allora, è quella di andare
incontro ai fratelli e alle esigenze che porteranno con sé. La
preghiera quella che lo Spirito «completi in noi ciò che manca, ciò
che sentiamo venire meno», che doni a tutti coloro che lo servono
quello sguardo buono, luminoso e attento con cui Gesù ha già accolto
ciascuno di noi.
E. Dreoni