«Rigenerati
dalla Parola di Dio viva ed eterna» (1 Pt 1, 23). È sul tema del
Convegno l’intervento conclusivo. Relatore, il presidente del RnS
Salvatore Martinez.
Il presidente del RnS apre
la relazione conclusiva della XXXI Convocazione nazionale con l’episodio
dell’incontro di Gesù con Nicodemo (cf Gv 3, 1-21), un uomo che è
«immagine di un’umanità assetata». Il dubbio non è nemico della fede, e
la vera laicità che manca al nostro Paese – dice con forza dal palco
Salvatore Martinez – è quella di Nicodemo; quella capace di fare
domande, non di dare risposte; quella che nasce dal dubbio,
dall’interrogazione. Nelle parole di Martinez, un’esortazione vigorosa
al popolo del Rinnovamento perché evangelizzi, senza paura, mettendo a
frutto il potere dei sacramenti e i carismi: «Dobbiamo testimoniare
Cristo proclamandolo. Anche il Rinnovamento va proclamato perché è
un’opera dello Spirito - dice ai migliaia di presenti -. Dobbiamo
credere e osare!». Inventando soluzioni nuove, trovando nuovi spazi di
evangelizzazione. Nel nostro tempo l’umanità è aggredita da tutte la
parti. E «nei nostri gruppi le persone devono conoscere non la
prepotenza umana, ma la potenza di Dio». «Evangelizzare – continua
Martinez - è umanizzare, educare».
«Dobbiamo
ancora far conoscere alla Chiesa la grazia dell’effusione dello Spirito;
portarla nei seminari teologici, nei monasteri, nei luoghi pubblici.
Perché tutti hanno bisogno di “rinascere dall’alto”… Il mondo vuole
rinascere!». Martinez esprime gratitudine verso Benedetto XVI, i Vescovi
e i Cardinali che sono intervenuti nei giorni della Convocazione o hanno
fatto pervenire i loro messaggi di saluto al Rinnovamento: tutti,
ricorda, «ci hanno esortato a sottolineare, con il nostro modo di vivere
la fede, l’attualità dei carismi».
«Siamo “cittadini dello
Spirito” – dice citando Giovanni Paolo II -. Occorre riaccendere in noi
lo slancio delle origini», rimanendo sempre aperti ai continui
cambiamenti e alle continue rinascite spirituali; non restando ancorati
al “vecchio”– dice ancora commentando l’episodio dell’incontro di Gesù
con Nicodemo. E conclude: «Guai a voi e guai a me se da questo Incontro
torniamo a casa “vecchi” e non rigenerati dallo Spirito!».