Dal Vaticano, 30 aprile 2008
Eccellenza Reverendissima,
in occasione della XXXI Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, alla quale ben volentieri avrei voluto intervenire se gli impegni legati al mio Ufficio non me lo avessero impedito, sono lieto di far giungere, insieme con i miei personali saluti ed auguri, l’espressione della spirituale vicinanza del Santo Padre Benedetto XVI, il Quale segue sempre con speciale sollecitudine pastorale il cammino dei movimenti ecclesiali. Egli rivolge un cordiale saluto a Lei, ai Responsabili e ai membri del Rinnovamento nello Spirito, a tutti i partecipanti all’incontro, assicurando per ciascuno uno speciale ricordo nella preghiera. Sua Santità si compiace che quest’anno la Convocazione coincida proprio con l’inizio della Novena di Pentecoste ed apprezza che in tale contesto liturgico venga proposta ai partecipanti l’adorazione eucaristica in forma continua, secondo il modello denominato “Roveto Ardente”. Invocare lo Spirito Santo adorando il Signore Gesù nel Santissimo Sacramento significa infatti credere e riconoscere che il Dono di Dio ci viene mediante Cristo, il quale profetizzò: “Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno” (Gv 7,38). Il Sommo Pontefice raccomanda al riguardo che la preghiera di adorazione si attui sempre con adeguati momenti di sacro silenzio e che i canti e le invocazioni spontanee siano bene ordinati e favoriscano il raccoglimento personale e comunitario, così che non prevalga mai la voce dell’umano sentimento ma, appunto, quella di Dio e dello Spirito di verità. Altro momento forte della vostra convocazione sarà la memoria del grande incontro della Pentecoste di dieci anni or sono, quando il Servo di Dio Giovanni Paolo II convocò per la prima volta in Piazza San Pietro, in preparazione al Giubileo del 2000, tutti i Movimenti e le nuove Comunità ecclesiali. Da quell’indimenticabile evento, che attirò sulla Chiesa una rinnovata effusione del Paraclito, comunione fraterna ha conosciuto una visibile crescita, di cui è testimonianza anche la vostra presente assemblea. Sua Santità loda ed incoraggia l’impegno con cui il Rinnovamento nello Spirito, fedele agli insegnamenti del Concilio Vaticano II e del successivo Magistero pontificio, fa proprio e porta avanti lo sforzo di promuovere la comunione e la collaborazione tra le diverse realtà che il medesimo Spirito ha suscitato nella Chiesa. Infine, il Santo Padre rinnova l’esortazione, che a codesto Movimento indirizzò il suo amato predecessore Giovanni Paolo II, affinché gli aderenti uniscano sempre alla preghiera la fattiva attenzione alle necessità del mondo e al bene degli uomini. E come potrebbe essere altrimenti? La Pentecoste è l’origine della missione della Chiesa. Si tratta semplicemente di eliminare quegli ostacoli umani, soggettivi e di gruppo, che potrebbero impedire o deviare l’azione dello Spirito Santo, il Quale è in se stesso l’anima dell’evangelizzazione e di ogni autentico apostolato. Come già insegnava l’apostolo Paolo, i carismi non vanno ricercati per se stessi, ma per il bene comune e l’edificazione dell’intero Corpo mistico, che a sua volta è destinato alla rigenerazione in Cristo di tutti gli uomini, perché abbiano la vita in abbondanza (cfr GV 10,10). Mentre mi incarica di trasmettervi queste riflessioni, il Papa ringrazia il Rinnovamento nello Spirito Santo per le costanti preghiere che dai singoli e dai gruppi si elevano per il Suo ministero, e le ricambia invocando la materna intercessione di Maria Santissima sul cammino del Movimento e in particolare su codesta Convocazione, affinché sia ricca di grazie e di frutti spirituali, in pegno dei quali invia di cuore a tutti i partecipanti l’implorata Benedizione Apostolica. Assicurando anche la mia personale preghiera, Le chiedo di partecipare i miei più cordiali sentimenti a tutti i presenti e profitto della circostanza per confermarmi
Suo dev.mo nel Signore Tarcisio Card. Bertone Segretario di Stato |