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Il biglietto da visita di Gesù

A conclusione della giornata del 30 aprile,
è stata celebrata nella cappella della Fiera di Rimini la Messa del servizio

 

Clicca per ingrandire...«Il servizio non è legato ad alcun ruolo», questo ha voluto sottolineare Angelo Civalleri subito prima della Celebrazione eucaristica che ha raccolto nella Cappella della Fiera di Rimini, circa 400 volontari degli 800 che presteranno il loro servizio nei giorni della XXXI Convocazione nazionale.

Civalleri ha posto l’accento sulla necessità della «formazione dei volontari che, prima di tutto, è necessaria per la crescita personale», perché i fratelli del servizio sono chiamati a essere testimoni credibili, attraverso la gentilezza, l’affabilità, il sorriso, di «quel Pane con cui sono stati nutriti».

«Se non servi a che servi», ha aggiunto don Guido Pietrogrande, assistente spirituale del RnS, salutando i presenti e ricordando che «siamo tutti servi dell’Amore». Clicca per ingrandire...

Anche il coordinatore nazionale del RnS, Mario Landi, e il direttore, Marcella Reni, hanno rivolto un invito ai presenti. Il primo ad accogliere la Parola, anche nei momenti di difficoltà perché ogni cosa sia motivo di edificazione per tutti. Marcella Reni, dal canto suo, ha auspicato che nel servizio a Gesù si rigeneri la Chiesa e il mondo intero.

A presiedere la Santa Messa don Guido Pietrogrande, che l’ha aperta aspergendo l’assemblea con l’acqua benedetta per ravvivare in tutti i presenti la grazia battesimale. Con quell’acqua, a conclusione della giornata, sono stati anche benedetti tutti i locali della Fiera.

Nell’omelia, don Guido ha parlato dello Spirito Santo Paraclito, come di un avvocato sempre vicino nella prova, un avvocato che sostiene e fortifica il cuore dei suoi assistiti.

Clicca per ingrandire...Paraclito è “colui che viene chiamato vicino”, ha ricordato. «Egli è chiamato a realizzare in noi quello che ha fatto Gesù, contribuendo alla realizzazione del progetto di salvezza».

Come? Portandoci i suoi frutti. Egli ci insegna la sequela, i comportamenti, ci dà testimonianza della risurrezione e ci aiuta a testimoniare al mondo che la nostra vita è cambiata.

Don Guido ha anche invitato i fratelli del servizio a essere «piccola cellula di Chiesa, cuori attenti che danno a chi li incontra la certezza di essere alla presenza di Dio».

Alla fine della Messa, anche Salvatore Martinez, presidente del RnS ha salutato i fratelli del servizio, ricordando che per noi cristiani essere vivi vuol dire entrare già nella vita eterna. «In noi c’è il meraviglioso mondo di Dio fatto anche di parole mai udite – ha continuato –. Questo è il Rinnovamento che continuamente si rigenera. Noi servitori siamo chiamati a sperimentare le primizie della Convocazione, ma se non siamo vivi nello Spirito Santo, trasmetteremo solo senso di morte, tristezza, oppressione».

E don Guido Pietrogrande, in conclusione, ha voluto benedire il sorriso dei volontari affinché sia quello il biglietto da visita di Gesù.

A tutti i presenti è stata consegnata la Lettera ai servitori, a firma di Marcella Reni.


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