“Che questi occhi dello Spirito continuino ad accompagnare il cammino del Rinnovamento”

Sintesi dell'omelia di S.E.R. mons. Giuseppe Betori

È il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, mons. Giuseppe Betori, a presiedere la Concelebrazione eucaristica che chiude la grande Convocazione del RnS. “La memoria di San Giuseppe – dice commentando le letture del giorno – si pone come orizzonte liturgico di questa XXX Convocazione nazionale”. Una memoria che sottolinea in particolare “il contesto del lavoro in cui l’umanità del Verbo prende forma nell’ambiente sociale del suo tempo, grazie alla condizione di lavoratore, di carpentiere, propria di Giuseppe”. Ecco dunque, per il cristiano, la chiamata ad una “responsabilità verso il mondo, perché esso diventi, tramite l’opera dell’uomo, una casa sempre più degna e abitabile per tutti”. “La Genesi – continua mons. Betori riferendosi a Gen 1,26-2,3 – ci insegna che la grandezza dell’uomo lo distacca dal mondo animale in forza di un dono che gli viene dal Creatore, che su di lui ha impresso la propria immagine… Mai come oggi – dice con forza – siamo chiamati ad affermare e testimoniare l’irriducibile componente spirituale della persona umana e la sua naturale tensione verso la trascendenza. È la fedeltà a queste pagine della Genesi che ispira il nostro impegno di cattolici a favore della vita e del riconoscimento in pienezza della dignità della persona umana. Questo anzitutto nella prospettiva specifica con cui della persona umana parla la pagina biblica, vale a dire nella sua distinzione sessuata di uomo e di donna, chiamati allo scambio reciproco di sé nella prospettiva di diventare, come coppia, strumento della successione della vita nel mondo. Male ci interpreta – continua il segretario della CEI – chi pensa al nostro impegno a favore della famiglia fondata sul matrimonio al di fuori di questo orizzonte creaturale, quasi fosse dettato da un interesse ad imporre ‘leggi cristiane’”. Impegno sociale ed evangelizzazione, dunque, sono strettamente connesse: “Dire Dio nel nostro tempo e testimoniare la sua presenza nella storia nella persona del suo Figlio unigenito Gesù Cristo costituisce il fondamento di ogni servizio che siamo chiamati a rendere all’umanità. La dimensione spirituale, cui la vostra esperienza associativa rimanda in modo caratterizzante – e qui mons. Betori si rivolge al popolo del Rinnovamento nello Spirito – emerge così in tutto il suo primato e allo stesso tempo nella sua fecondità… Solo da una vera esperienza dello Spirito può scaturire una coerente esperienza di servizio alla verità dell’uomo, della famiglia e della società… Che questi occhi dello Spirito continuino ad accompagnare il cammino del Rinnovamento e, come in questi 30 anni ha saputo generare testimonianze di fede e servizio di umanizzazione, così possa continuare a farlo nel futuro, sorretto ora dalle strutture statutarie che i vescovi vi hanno appena rinnovato e affidato”.