“Nulla è impossibile a Dio” Sintesi dell'intervento conclusivo di Salvatore Martinez «Siamo venuti a Rimini in cerca di Gesù, attratti dal richiamo evangelico. “Nulla è impossibile a Dio”». Così ha esordito Salvatore Martinez, Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, nel suo intervento di chiusura della XXX Convocazione nazionale del Rinnovamento, ricordando che se questa affermazione è vera, e lo è, allora Dio vuole ancora di più dal suo popolo. Una fede che susciti meraviglia, una fede che provochi miracoli, ma, principalmente, una fede che si manifesti visibilmente in ogni ambito umano e sociale, in funzione della diffusione del Vangelo. Ed è forse questo il miracolo più grande prodotto da un esercizio potente della fede: la proclamazione della verità, il miracolo della verità. «L’orizzonte storico è la Chiesa nel mondo – ha osservato Salvatore – per questo non possiamo accontentarci di una fede arrendevole, colpevole, individualista… La fede non è un sentimento, ma uno stile di vita; la fede non è una sensazione, ma una volontà; la fede non è un’emozione, ma un impegno». «Talvolta, quando ci arrendiamo di fronte a ciò che non sembra realizzarsi ad opera della fede, siamo tentati di esclamare “Pazienza!” ». Ma la pazienza non è arrendevolezza, piuttosto è l’attesa del combattente, che si prepara alla battaglia. E a proposito della battaglia della fede, Salvatore Martinez ha proseguito dicendo: «Si vuole rendere facile il Cristianesimo, spogliandolo da ogni contraddizione rispetto allo spirito del mondo… dunque se essere tolleranti significa spogliare Cristo della verità ed essere insipienti, allora questo atteggiamento non appartiene al cristiano… non vogliamo un cristianesimo “diminuito” avvilito, inattivo, pessimista, logico, comodo… vogliamo un Cristianesimo forte, perché forti ci ha pensati Gesù, nell’annuncio del bene, nella denuncia del male». Tutto questo, ha ricordato Salvatore, si coniuga con la parola sacrificio, concetto che il nostro tempo rifiuta completamente; dunque, come ricordava Paolo VI, “un Cristianesimo non facile ma felice”. Ma una fede di questa portata ha bisogno di essere nutrita: di qui gli appelli che il Presidente ha rivolto ai genitori, perché educhino alla fede e alla preghiera i bambini; ai giovani, perché prendano in mano la Parola di Dio, ai sacerdoti, perché non disperdano la grazia del sacramento e si lascino trovare nelle Chiese, oggi troppo spesso chiuse; ai responsabili, perché tornino a servire portando doni e non pesi, gioia e non amarezze, progetti e non rimpianti.
«Una storia sempre viva e
nuova, quella del Rinnovamento, che è sempre e soltanto storia della
Chiesa». Salvatore ha Martinez, ricordando i trent’anni del Rinnovamento
in Italia, chiede di celebrare questo anniversario inaugurando una nuova
tappa, quella dell’autenticità responsabile. In conclusione del suo intervento, Salvatore ha invitato il Comitato nazionale a pregare su tutti i comitati regionali e diocesani presenti alla Convocazione, per una nuova effusione dello Spirito. |