"Dio non si dimenticherà mai di noi" Preghiera comunitaria carismatica in apertura della Sessione conclusiva Accompagnata da quegli storici canti in lingua spagnola che sono spesso eseguiti dai nostri gruppi per esprimere l’abbandono gioioso e la fiducia piena di speranza nel nome del Signore, è iniziata la preghiera comunitaria nell’ultimo giorno di questa XXX Convocazione nazionale. Fin dall’inizio l’assemblea si è mostrata incline a voler festeggiare con danzanti cortei per i doni ricevuti in questi giorni. “Il Signore vuole aggiungere benedizioni su benedizioni”, e questo suo desiderio è apparso, al discernimento degli animatori, come il Suo modo di venire incontro alla sete di Dio presente nel cuore del suo popolo. E’ stata infatti subito proclamata all’assemblea questa Parola: Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: "Chi ha sete venga a me e beva, chi crede in me. Come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno". Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui (Gv 7, 37-39a) Alla preghiera di invocazione dello Spirito, particolarmente indirizzata verso tutti i sacerdoti presenti e per tutti i fratelli sofferenti, è seguita l’esortazione “a non accogliere invano la grazia di Dio” (2 Cor. 6, 1b). E’ a questo punto che si è originata una protratta ed intensa preghiera di intercessione, con tutta l’assemblea unita mano nella mano per invocare la potenza dello Spirito che libera e guarisce. Ed è con la lode che è termina la preghiera mattutina; una lode sentita che ha proclamato la grandezza del Signore e l’immensità del suo Amore. E' stata suggellata dalla promessa di cantare “senza fine alla sua eterna fedeltà”. Eterna fedeltà di un Dio che, come ha ricordato uno degli animatori, “non si dimenticherà mai di noi”. |