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IL VELINO SERA
*Bagnasco: Napolitano
rassicura, solidarieta' da teocon e teodem
Roma, 30 APR (Velino) -
"L'Italia non lascera' solo monsignor Angelo Bagnasco di fronte alle
inammissibili, vili minacce di oscura provenienza di cui e' stato fatto
oggetto".
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "rassicura" cosi' il
segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, dopo le minacce ricevute
dal presidente della Cei, Angelo Bagnasco. Ieri e' stato recapitato per
posta all'arcivescovo di Genova un bossolo all'interno di un plico.
All'interno della busta anche un'immagine di Bagnasco con una svastica
disegnata a mano. Oggi una telefonata di solidarieta' del Papa e il
messaggio di Napolitano. Dal Quirinale un messaggio chiaro: "Occorre
garantire il piu' sereno esercizio della missione pastorale del
presidente della Conferenza episcopale italiana e il piu' pacato,
responsabile e costruttivo dialogo tra la Chiesa cattolica, la politica
e la societa' civile, in linea con gli ottimi rapporti che intercorrono
tra la Santa Sede e lo Stato italiano". Anche il senatore Marcello Pera
ha manifestato solidarieta': "Salvo che in qualche paese dell'America
latina - si legge in una nota pubblicata sul sito www.marcellopera.it -,
un prete che dice messa scortato da agenti armati non s'era mai visto.
Neanche nei paesi islamici, perche' li', pena il martirio, ai preti non
e' consentita liberta' ne' di religione ne' di culto". L'ex presidente
del Senato aggiunge: "Ora a monsignor Bagnasco manifestano tutti
solidarieta'. Ma mancano all'appello i veri cuochi di questo brodo di
denigrazioni, sarcasmi, accuse, offese. Non parlano Pannella, Capezzone,
Boselli, Grillini, Bertinotti, e tutti quei laicisti muscolosi e gay
orgogliosi che hanno inveito contro 'Papa Natzinger', il 'Pastore
tedesco', la Chiesa che interferisce, il Concordato violato, e percio'
han fatto marce, portato in giro striscioni, lanciato slogan di
protesta. Oltre che prepotenti, arroganti e violenti, ora che si
accorgono che dal brodo puo' nascere un verme, sono pure paurosi?".
Il segretario Ds, Piero Fassino, ribadisce il sostegno alle parole
solidali di Napolitano da parte della Quercia: "Le parole del presidente
Napolitano interpretano bene i sentimenti di tutti gli italiani che
rifiutano qualsiasi forma di intimidazione e di violenza e vogliono
vivere in un paese in cui ogni opinione sia ascoltata e rispettata".
Sostegno al presidente della Cei anche dal meeting del Rinnovamento
dello Spirito Santo, a Rimini. Gli organizzatori e i sostenitori del
Family Day hanno sottoscritto un documento di solidarieta' al presidente
dei vescovi italiani.
Tra le firme figurano Savino Pezzotta, portavoce del Family Day,
Giuseppe Barbaro, vicepresidente nazionale del Forum delle associazioni
familiari, Mario Marazziti, portavoce della Comunita' di Sant'Egidio,
Andrea Olivero, presidente delle Acli, Gino Doveri, segretario della
Consulta nazionale delle Aggregazioni laicali (Cnal), Carlo Casini del
Movimento per la vita e don Luigi Ferlaute, presidente dell'Oasi Maria
Ss.ma di Troina. A questi si sono aggiunti diversi parlamentari:
Emanuela Baio Dossi, Laura Bianconi, Paola Binetti, Rocco Buttiglione,
Alfredo Mantovano, Luca Marconi, Massimo Polledri e altri rappresentanti
di istituzioni come il presidente della Regione Sicilia Salvatore
Cuffaro e il sottosegretario al ministero della Solidarieta' sociale
Cristina De Luca.
"È ormai evidente - si legge nel documento - che non si tratti piu' di
un caso isolato. Troppe le intimidazioni che si registrano in uno spazio
di tempo limitato. Non vorremmo che questa intensita' sia determinata
dall'avvicinarsi del Family Day e eguale conseguenza della forte,
appassionata e doveroso difesa della famiglia naturale operata dai
vescovi d'Italia. Le minacce - spiegano i firmatari - sono iniziate
quando la Cei ha ribadito con la nota pastorale la propria contrarieta'
alla legalizzazione delle unioni civili. Per questo, riuniti a Rimini
intorno al tema della famiglia, vogliamo cogliere l'occasione per
ribadire il nostro affetto a monsignor Bagnasco e ai vescovi italiani.
Tutti noi parlamentari e responsabili ecclesiali ci uniamo intorno ai
pastori della chiesa manifestando la nostra adesione alla linea
pastorale della famiglia naturale fondata sul matrimonio. Non mancheremo
di continuare con linearita' e coerenza il nostro impegno per la
promozione della famiglia sia sul piano etico che sul piano sociale ed
economico".
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