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La misericordia è per te!

Sintesi dell'intervento di Philippe Madre


Nella giornata dedicata all’esperienza della misericordia di Dio, la parola e la preghiera di Philippe Madre hanno guidato tutta l’assemblea fin sotto lo sguardo d’amore di Gesù.

Medico, diacono, membro della Comunità delle Beatitudini, Philippe Madre ha parlato e pregato con un’assemblea attenta e raccolta, che riempiva, nella mattinata, anche i corridoi interni dei padiglioni.
«Entrate nella lode del cuore. Lasciatevi andare alla lode che lo Spirito Santo fa sgorgare dal vostro cuore», questo l’invito forte che Philippe Madre ha rivolto ai presenti fin dall’inizio del suo intervento, ricordando che la misericordia di Dio è per ciascuno, qualunque sia il motivo della sua presenza qui a Rimini; annunciando che il Signore è qui per abbattere i muri della paura, della ribellione, dell’odio e di tutto ciò che ci impedisce di stare alla presenza della sua misericordia.
Madre ha raccontato di una sua esperienza vissuta ad Haiti, dove per via della guerra civile e della violenza, si vive un clima di grande paura. «Mi hanno chiesto di parlare della misericordia e io dicevo loro che si può fare questa esperienza», ma di fronte alla loro difficoltà a credere che quella misericordia potesse essere anche per loro, così immersi nella sofferenza e nella paura, «nel momento dell’adorazione ho chiesto ai presenti di guardare Gesù, supplicando lo Spirito affinché facesse loro gustare il dono della presenza del Signore», il suo sguardo di misericordia. È a quel punto che «l’Ostia è diventata il volto di Gesù». Un volto vivo – ha spiegato Madre – nel quale non si distinguevano gli occhi, ma che faceva sentire il suo sguardo a tutti.
Un miracolo raccontato oggi nella semplicità di una fede forte e consolidata, una testimonianza che si è fatta preghiera perché anche qui a Rimini tutti i presenti potessero fare l’esperienza dello sguardo di misericordia di Gesù. Madre ha invitato ciascuno a invocare la misericordia, a fare alleanza con lei. Negli ambienti della Fiera si è alzata la preghiera di lode e di intercessione. Un coro unico per invocare insieme misericordia su tutte le malattie, sulle oppressioni, sulle paure, sulle ribellioni. Ognuno è stato invitato a «prestare la sua mano a Gesù» mettendola sulla parte del corpo malato e pregando per la guarigione. La preghiera si è estesa a tutti i malati: «Se pregheremo con lo stesso slancio di fede tutti verranno visitati dalla misericordia di Dio. Non tutti saranno guariti, ma tutti certamente saranno visitati dall’amore di Dio». Con questa certezza forte nel cuore si è chiuso, anzi, si è aperto in questa trentesima Convocazione, un altro straordinario capitolo di questa giornata di grazia.


XXX Convocazione Nazionale RnS


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