“Vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio”

Sintesi dell'intervento di padre Daniel Ange

“Anno dopo anno voi siete la gioia di Gesù, l’allegria di tutta la Chiesa”. Così padre Daniel Ange si rivolge al popolo del Rinnovamento nello Spirito, oggi alla sua seconda giornata di Convocazione. Daniel Ange, sacerdote dal 1981, in Francia dirige la scuola di preghiera e di evangelizzazione ‘Jeunesse-Lumière’. Una catechesi mistagogica, la sua, sul tema: “Vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio: ecco ora il giorno della salvezza” (2 Cor 6, 1.2b). Sofferenza umana e misericordia di Dio, confessione e perdono. “Il cuore del Padre è trafitto”, dice con forza invitando a volgere lo sguardo verso il costato di Gesù. Sulla croce – continua – l’ultimo duello tra la misericordia e la miseria, la luce e le tenebre. E ricorda la figura e le parole di Giovanni Paolo II che invitò ad avere pietà del crocifisso. “Tanti – dice Daniel Ange – chiudono il loro cuore al cuore aperto di Gesù”, quel “piccolo bambino in cui la trascendenza e l’immanenza sono unite”. Il predicatore esorta ad abbandonarsi alla misericordia che Dio effonde sull’umanità e a fare come Maria Maddalena: passare dalla disperazione alla fiducia, lasciandosi andare all’esperienza della tenerezza del Padre. “Gesù – dice - non sopporta che un solo suo figlio sia nella disperazione… Tutto è possibile a Dio. Noi siamo stati creati per vedere la sua gloria; il nostro cuore potrà amare per tutta l’eternità”. Parla dei martiri Daniel Ange, come “prova che il male può trasformarsi in sorgente di vita e di Spirito Santo”, e del perdono, “la chirurgia estetica di Dio. Ogni confessione – dice – ci prepara all’ultimo incontro con Lui”. Ricorda giovani martiri che sono stati capaci di perdonare i loro assassini, e invita con forza all’evangelizzazione. Si rivolge in particolare ai giovani d’Italia: “Gesù ha vissuto tutte le vostre età – dice – Solo lui può colmare i vostri cuori assetati di felicità. Siete come una passerella tra il pianeta della Chiesa e il pianeta della gioventù. Siate coraggiosi testimoni”.