Meeting “Vivi la Vita” Senza la Famiglia non possiamo vivere
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Rimini, 24 aprile 2005 - ore 21:00
Un pomeriggio dedicato alla vita per ribadire la scelta del non-voto. Un pomeriggio per dire:
“E' vita! ... Evita di metterla ai voti!”.
E’ questo lo slogan coniato dal Rinnovamento nello Spirito in vista del Referendum abrogativo della legge 40/2004 - sulla procreazione medicalmente assistita - pronunciato dal coordinatore nazionale, Salvatore Martinez, nel corso del Meeting dal titolo Vivi la vita, evento centrale di questa terza giornata della Convocazione Nazionale RnS.
Un Meeting promosso per
approfondire il tema della vita, che si è protratto fino a sera e al
quale hanno partecipato personalità di spicco del mondo politico e
scientifico: Bruno Dalla Piccola, presidente del Comitato
‘Scienza e Vita’, l’on. Carlo Casini, presidente del Movimento per la
Vita, Luisa Santolini, presidente del Forum delle Associazioni
familiari, l’on. Rocco Buttiglione, ministro dei Beni culturali,
l’on. Mario Mauro, vice presidente del Parlamento Europeo, l’on.
Patrizia Toja, europarlamentare, Maria Pia Garavaglia, vice
sindaco di Roma. Ma anche artisti noti al grande pubblico - Marco
Armani, Mario Rosini, il ballerino Domenico Ducato e i
Ladri di Carrozzelle – oltre ai fratelli del movimento che hanno
portato la loro personale testimonianza. Moderatore per l’occasione,
Antonio Socci, giornalista e scrittore, insieme a don Giovanni
D’Ercole, presentatore televisivo. “La vita comincia nel momento del concepimento – ha detto nell’intervento di apertura Bruno Dalla Piccola, presidente del Comitato ‘Scienza e vita’ - . Questo è il momento in cui si produce un progetto unico e irripetibile. Sappiamo che in quel momento si produce il genoma umano e non un gruppo di cellule qualunque”. Dalla Piccola ha rispedito al mittente anche l’accusa di ‘oscurantismo’ nei confronti di chi difende la legge, facendo chiarezza in termini di scienza. “Oggi abbiamo una ricerca avanzata che si serve delle cellule adulte – ha ribadito - e non è necessario distruggere gli embrioni sani per fare qualcosa che la scienza è già riuscita a fare”. Luisa Santolini ha guardato alle donne. “Vogliamo difendere le donne dall’arbitrio dei medici a qualunque costo, secondo il principio di gradualità introdotto dalla legge 40, che non è una legge contro le donne”.- Chiara, dunque, l’indicazione. “Non andare a votare non è una rinuncia – ha detto Santolini -: abbiamo già detto due volte il nostro no: Stare a casa significa dare la testimonianza di resistenza attiva, andando a pregare nei santuari”. Dall’on. Casini è venuta una gioiosa testimonianza. “Voglio aprirvi il mio cuore – ha detto -: con voi festeggiamo i 30 anni del Movimento per la Vita, nel corso dei quali ben 70 mila bambini sono nati anche grazie all’aiuto dei nostri centri. E oggi voi siete il segno tangibile che la comunità cristiana non ci ha lasciato soli”. Parlando della legge 40 , Casini ha ricordato il valore della vita nascente, ribadendo che “noi non possiamo mettere le mani sul disegno di Dio e che la vita non può essere messa al voto”, e ha chiuso l’intervento con il pensiero rivolto a Papa Giovanni Paolo II: “Non ci dimenticheremo mai di Lei, e consacriamo la nostra vita a trasformare in azione le sue parole”.
Maria Pia Garavaglia ha sottolineato l’importanza dell’unità trasversale dei cristiani, in difesa della legge. “La vita non si può mettere ai voti – ha detto – se la legge si amplia, consente la selezione della specie: qui c’è in gioco il nostro futuro”. Quanto al voto, “non partecipare non è una fuga – ha detto con forza - ma è un modo di votare”.
L’europarlamentare
Patrizia Toja ha sollecitato una attenta lettura del testo di legge,
mettendone in evidenza i punti di forza. “Tutela i diritti del
concepito – ha detto – è una legge che cerca di trovare un
equilibrio tra tutti i diritti in gioco”-.Secondo poi, “impedisce
la manipolazione dell’embrione: se è vita, adottiamo il principio di
precauzione fino al limite della prova precisa. Infine, la legge vieta
la fecondazione eterologa, mentre è favorevole a quella omologa”. L’on.
Mauro ha messo in guardia contro la “dittatura del relativismo”
che sottrae dignità all’uomo,
Il Meeting è stato accompagnato dalle esibizioni di Marco Armani, di Mario Rosini, del ballerino Domenico Ducato e del gruppo Ladri di Carrozzelle. Salvatore Martinez ha chiuso l’incontro con l’appello finale all’astensione: “La Chiesa ci ha dato l’indicazione del non-voto e noi, che crediamo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita, l’abbiamo recepita in uno slogan: 'E' vita! ... Evita di metterla ai voti!'”.
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