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“Il viaggio è costituito da un cammino di conversione, verso l’unità interiore”

Sintesi dell'intervento di Giuseppe Savagnone, editorialista di Avvenire

 


 

Rimini, 24 aprile 2005 - ore 15:00

 

Clicca per ingrandire...“Abbiamo visto la sua stella e siamo venuti per adorarlo. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia” (Mt 2,2b.10). E’ iniziata nel nome di Papa Giovanni Paolo II e di Papa Benedetto XVI la sessione mattutina della Convocazione riservata ai giovani, alla quale hanno preso parte migliaia di ragazzi.

Emilia Palladino, delegata nazionale nell’ambito dell’evangelizzazione giovani, ha invitato tutti i ragazzi presenti a mettersi in cammino: “Il Signore oggi si presenta a noi come la nostra casa – ha detto dal palco Emilia – e se siamo profughi nella nostra vita, questo è il momento per tornare a casa”.

Giuseppe Savagnone, membro del comitato nazionale di bioetica dal 1999 al 2002 ed editorialista di Avvenire e Giornale di Sicilia, ha tenuto la relazione sulla parola del Vangelo di Matteo. “La conversione non è solo un frutto dello Spirito – ha detto Savagnone – ma è anche un percorso nostro verso di lui. Anche noi come i Magi siamo chiamati a metterci in viaggio”.

I Magi ebbero il coraggio di lasciare le certezze delle loro strade. “Anche noi siamo chiamati a uscire da una cultura dominante che ci imprigiona, che ci vorrebbe nomadi che vagano senza un Clicca per ingrandire...punto di partenza e un punto di approdo. Oggi viviamo in una società in cui navighiamo da un sito all’altro, da un gruppo all’altro. Ma noi dobbiamo metterci in viaggio, e il viaggio è costituito da un cammino di conversione, verso l’unità interiore”.

E poi l’importanza della comunità. “I Magi erano in cammino insieme: senza la comunità non c’è cammino. Noi siamo chiamati a vivere la gioia donandocela vicendevolmente”.

Savagnone ha poi ringraziato tutti i ragazzi. “Lo Spirito Santo si è servito di voi per farmi crescere nel mio cammino di conversione”.


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