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Patto d’amore: siamo noi la carità di Dio

Si rinnova per tutti gli animatori e i responsabili presenti il Patto d’amore

 

Lo Spirito è movimento e la sala ora è tutta in movimento. Animatori e responsabili, dinamizzati dall’effusione continua di queste intense, benedette, giornate vivono profondamente il momento del Patto d’amore. In uno sguardo d’insieme sulla sala, sembra di vedere il popolo degli animatori che in file ordinate va, come consuetudine nel momento della Messa, a ricevere l’Eucaristia, ma ora non stanno andando a prendere Gesù. Vanno verso di lui con un foglietto ripiegato in mano: è l’impegno del Patto d’amore, e stanno andando a dare, a contribuire, a sovvenire, come si fa in famiglia, alle necessità del Movimento.

Un patto diverso da qualunque altro, perché fatto con Dio, un Patto d’amore «scritto con l’inchiostro dello Spirito – come sottolinea dal palco Salvatore Martinez – sulla tavola del nostro cuore». Un patto che secondo lo stile di Dio produce frutti già nel momento in cui ci si impegna a sottoscriverlo. E mentre tutta l’assemblea ordinatamente raggiunge il palco, dove è possibile consegnare il Patto sottoscritto, sul palco si avvicendano fratelli che sentono l’urgenza di dire il loro grazie per le meraviglie compiute da Dio. Un lavoro che da precario è diventato stabile per un fratello che si era comunque impegnato nel Patto. La confessione di un altro di aver dichiarato il “falso”, per aver versato molto di più di quanto il suo effettivo stipendio gli consentisse e la piacevole sorpresa di aver ricevuto, dopo un po’ di tempo, molto, molto di più di quello stipendio. La gioia di un fratello che ha potuto firmare il Patto d’amore all’indomani di un contratto a tempo indeterminato.

Infine, un gesto di ringraziamento comunitario sigilla questo momento di vita comunitaria così importante. Lo annuncia Salvatore Martinez, mentre tutti i membri del Consiglio nazionale riempiono il palco. Don Guido Pietrogrande, a nome della Chiesa, consegna al Presidente del Rinnovamento la Parola perché possa correre nel Movimento e ad opera del Movimento. Salvatore la prende in consegna a nome del Rinnovamento: «Obbediremo a questo comando, Signore». E la Parola che è viva, è vita, è linfa di Dio, passa tra le mani dei membri del Comitato nazionale di servizio e di tutti i membri del Consiglio. Ed è la stessa Parola di Dio a concludere il tempo del Patto d’amore con lui: «Se le primizie sono sante, lo sarà anche tutta la pasta; se è santa la radice, lo saranno anche i rami. Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, essendo oleastro, sei stato innestato al loro posto, diventando così partecipe delle radice e della linfa d’olivo, non menar tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te» (Rm 11, 16-18). Ma la Parola, come annunciato dal Presidente, vuole raggiungere fin d’ora anche i fratelli dei nostri gruppi: «Quanto a loro, se non persevereranno nell’infedeltà, saranno anch’essi innestati; Dio infatti ha la potenza di innestarli di nuovo!».  

Elena Dreoni


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