Donato Sciannameo
Partendo dalla
testimonianza della sua esperienza personale, Donato Sciannameo,
direttore della rivista Rinnovamento nello Spirito Santo, ha
voluto sottolineare l’importanza della preghiera e della comunità nella
vita di chi aderisce al Rinnovamento.
La
preghiera: è fondamentale il rapporto con Dio – afferma Sciannameo –, il
contatto con Gesù, ascoltare Gesù che parla. Benedetto XVI ci ricorda
che «parliamo a Dio per poter parlare di Dio». Occorre fare silenzio e
dare posto a lui, perché Dio ispira tutto il bene che possiamo fare. E
per noi del RnS la riscoperta dello Spirito Santo nella propria vita,
con tutta la sua potenzialità e creatività, non può che arricchire la
nostra testimonianza.
Secondo elemento
fondamentale – continua – è la comunità o il gruppo di preghiera dove si
vive l’esperienza di fede: non siamo soli, Gesù ce lo aveva promesso,
siamo in compagnia di tanti fratelli che condividono il cammino di fede.
Non ce li siamo scelti, ma li ha scelti Gesù. «È naturale che possano
nascere situazioni di incomprensioni: ogni convivenza sociale porta
problemi, a maggior ragione coi fratelli che non abbiamo scelto. La
preghiera fatta con tutti i fratelli del gruppo ci aiuta a sperimentare
la comunione fraterna, e ci fa diventare famiglia in cui esercitare i
carismi perché cresca».
Se il RnS è la tua
famiglia – chiede provocatoriamente il Direttore della Rivista –, come
puoi non interessarti di tutti i problemi che vive, compreso quello
economico? «Ogni appartenente a una famiglia deve preoccuparsi che tutti
i suoi familiari abbiano il necessario per poter vivere decorosamente e
dignitosamente. Oltre al proprio gruppo, c’è la grande famiglia del RnS
a livello nazionale, a cui ciascuno di noi appartiene. Ecco allora il
senso delle iniziative che vengono proposte dal Rinnovamento perché
questo interesse possa esplicitarsi in iniziative concrete».
Sostegno fraterno: ogni
gruppo devolve una quota annuale per sostenere la vita del Movimento,
facendo sì che sia espressione del diretto coinvolgimento di tutti i
fratelli. Donato ha ricordato la sua esperienza di devolvere
l’equivalente del pranzo per il RnS, il 14 marzo, in occasione della
Giornata del Ringraziamento. Perché il digiuno è la forma privilegiata?
Perché tutti, anche i poveri nella loro condizione, possono offrire
l’equivalente di un pranzo. Tutti livellati dal desiderio di fare un
sacrificio per uno scopo benefico. Ma il Rinnovamento da qualche anno,
nella convinzione che tutti siano chiamati a contribuire al sostegno
fraterno, propone un gesto di comunione fraterna, un Patto d’amore con
il Signore, in cui ogni singolo aderente in modo diretto decide di
destinare almeno l’1 per cento del proprio reddito netto al
sostentamento della vita del Movimento. «È un’iniziativa – precisa il
Direttore – personale e privata, che solo il Signore che legge nei
cuori, conosce e benedice. Ma il vero patto d’amore, che porta poi a
ciascuno a sostenere anche economicamente la vita del Movimento, è
quello che ciascun membro fa, nell’intimo, a tu per tu con il Signore.
Donato conclude il suo
intervento parafrasando uno spot che va in onda in queste settimane
sulle reti televisive nazionali: “Se tutti sostengono il Rinnovamento,
il Rinnovamento sostiene tutti”.
Luciana Leone
È il caporedattore della
Rivista Rinnovamento nello Spirito Santo e del trimestrale
Alleluja a sviluppare la seconda parte di questo Simposio. Ricorda
gli inizi del Movimento e i mezzi che ne hanno aiutato e spinto la
diffusione; mostra con orgoglio ed emozione i primi numeri delle nostre
riviste, delle audiocassette.
Sottolinea
l’importanza dei canti che fin dalle prime musicassette tanti cuori
hanno convertito a Gesù. E dei cd che oggi animano le preghiere e le
Sante Messe nelle parrocchie. Presenta quel lavoro, che molti non
conoscono, necessario per portare nei nostri incontri nazionali e
locali, dai libri ai depliant, dai cd al Sito, dalle Riviste, finanche
alle lettere circolari: tutti «veicoli importantissimi per far correre
la parola di Dio, aiutandoci a incarnare la Cultura di Pentecoste:
un’espressione che non è appena un motto, uno slogan, ma che indica con
quale prospettiva, con quale chiave di lettura, con quali “occhiali”
dobbiamo leggere la Storia», dice con forza Luciana Leone, sottolineando
ancora che Cultura di Pentecoste è «cultura dello Spirito Santo, cultura
dello spirituale, con la quale dobbiamo interpretare e vivere ogni
ambito del reale, della vita umana, sociale, affettiva, amicale,
lavorativa. Ecco perché le nostre pubblicazioni non parlano solo di
spiritualità, ma anche di temi sensibili, di procreazione responsabile,
di famiglia, di impegno sociale e di tanto altro ancora».
«Giovanni Paolo II –
continua il Caporedattore – nella sua ultima lettera apostolica Il
rapido sviluppo, sulle comunicazioni sociali scrive: “I mezzi di
comunicazione sociale hanno raggiunto una tale importanza da essere per
molti il principale strumento di guida e di ispirazione per i
comportamenti individuali, familiari e sociali”». E con uno sguardo
attento ai tempi che viviamo Luciana Leone aggiunge come l’uomo di oggi
sia bombardato da informazioni di ogni tipo, spesso ingannatrici. «Oggi
più che mai confondiamo la salvezza e la felicità con le opportunità
materiali e pratiche che il mondo ci offre». Per combattere e
contrastare tutto questo nelle nostre mani c’è “il vaccino” della parola
di Dio. «Allora riviste, libri e tutto il materiale prodotto, diventa un
aiuto indispensabile per noi stessi e per i nostri gruppi». Esorta gli
animatori presenti a sostenere questo importante lavoro, a diffondere
questi strumenti importanti nel mondo sempre più scristianizzato; a
sostenere e diffondere le Riviste nei gruppi: «Sono strumento di
formazione e di informazione, sono appartenenza al nostro Movimento,
identità di uno stesso popolo: il popolo di Dio». Donato Sciannameo e
Elena Dreoni