Incontro
di Cultura di Pentecoste sul tema: “No, non dobbiamo affliggerci come
chi non ha speranza (cf 1 Ts 4, 13): una speranza che ‘attira – dentro
il presente – il futuro’ (Spe salvi, n. 7)” (Dalla prolusione del
cardinale Angelo Bagnasco al Consiglio permanente della CEI; Roma 26
settembre 2011)
L’incontro di Cultura di Pentecoste è ormai un
appuntamento che non può mancare durante la Conferenza animatori, anche
perché dà l’occasione ai responsabili di altri Movimenti e personalità
del mondo sociale e politico di stare insieme e mettere in comune le
proprie esperienze. Alla tavola rotonda, che si è tenuta in sessione
serale alle ore 21.30, moderata da Umberto Folena, caporedattore
centrale di Avvenire, hanno partecipato Maria Voce, presidente dei
Focolari, Andrea Olivero, presidente delle Acli e Salvatore Martinez,
presidente del RnS, che sono stati interpellati
sul
tema molto attuale della partecipazione dei cattolici alla vita sociale
e politica del nostro Paese, in un tempo di profonda crisi, non solo
economica, ma anche etica e sociale.
L’incontro di quest’anno avviene all’indomani del
Forum di Todi dello scorso 17 ottobre su “La buona politica per il bene
comune. I cattolici protagonisti della politica italiana”, un
avvenimento storico nel mondo cattolico in cui si sono incontrati alcuni
leader delle principali realtà ecclesiali e sociali e che ha avuto una
ripercussione positiva anche durante questa Conferenza; oltre agli
ospiti previsti, infatti, se ne sono aggiunti altri come Raffaele
Bonanni, segretario confederale della Cisl, Natale Forlani, portavoce
del Forum delle associazioni cattoliche del lavoro e Franco Pasquali,
coordinatore di Retinopera, che hanno portato il loro saluto e hanno
testimoniato la nuova stagione di amicizia fra le varie componenti del
variegato mondo cattolico.
I relatori della Tavola rotonda hanno rimarcato la
novità che stiamo vivendo: associazioni che sono nate con specificità e
storie diverse,
ritrovano
oggi motivazioni per stare insieme e il linguaggio, a volte
incomprensibile nel passato, diventa elemento comune di comunicazione,
sia all’interno del mondo ecclesiale, che nella società civile. «È il
miracolo della Pentecoste, che riunisce i cuori e il linguaggio diventa
comprensibile a tutti», ha sottolineato Salvatore.
Nel passato i Movimenti sono stati attivi, «ma
abbiamo puntato sulle nostre forze e non sono mancati i fallimenti - ha
confessato Andrea nel suo intervento. Noi dobbiamo credere nella potenza
di Dio e dire sempre che siamo solo servi», strumenti nelle mani di Dio,
a cui appartiene la nostra vita.
«La profezia non è un sogno, ma una visione», ha
rimarcato Maria Voce, e come credenti siamo invitati a testimoniare
questa visione di un mondo nuovo e di una generazione nuova, confortati
dalla presenza della Madre, che genera nuovi figli.
Donato Sciannameo