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Dalla preghiera alla missione

Sintesi della relazione introduttiva ai simposi sulla spiritualità carismatica del RnS

 

Don Guido Pietrogrande

A precedere i simposi in cui si articolano i lavori pomeridiani nel secondo giorno della Conferenza è prevista una relazione introduttiva. Lo scopo è quello di specificare lo sguardo d’insieme con cui gli animatori del Rinnovamento sono invitati a entrare nei temi che verranno trattati subito dopo nei simposi.

La Parola guida di questa relazione può essere sintetizzata nello spazio di un versetto: “Terminata la preghiera, colmati di Spirito Santo proclamavano la Parola di Dio con franchezza” (At 4, 31), ma don Guido Pietrogrande richiama tutto il passo da cui è tratta (vv. 23-35) e in cui si racconta di Pietro e Giovanni, rimessi in libertà a patto di “non far più correre la Parola”: la prima persecuzione che incombe sulla Chiesa di Gerusalemme.

Il Consigliere spirituale nazionale del RnS esamina i dettagli del brano per sottolineare lo stile che caratterizza la preghiera e il discernimento nella prima comunità cristiana. Una comunità profetica, capace di inquadrare le proprie situazioni di vita come parte della missione affidatagli da Dio. È la preghiera che libera dalla paura, porta a vedere la persecuzione come continuità della Passione di Cristo, permette di discernere nuove opportunità di evangelizzazione, intercede per ottenere da Dio la franchezza necessaria per annunciare il Vangelo e attende nella comunione una rinnovata Pentecoste.

Don Guido prosegue il suo intervento immaginando l’applicazione degli elementi essenziali raccontati nel passo degli Atti in situazioni che spesso capitano nella realtà vissuta nei gruppi e nelle comunità del RnS. Nella preghiera che libera (cf At 16, 25-26), converte (cf. 1 Cor 14, 24-25) e invia in missione (At 13, 1-4) si diventa “grembo” per quel Dio a cui tutto è possibile.

Bruna Pernice

Il Membro aggiunto del Consiglio nazionale per l’ambito missioni richiama gli animatori del Rinnovamento a concepire i luoghi di preghiera dei gruppi come luoghi che possano “tremare” della potenza dello Spirito e in cui tutti possano essere “colmati di Spirito Santo”. Bruna Pernice prosegue il suo intervento sottolineando come la Preghiera comunitaria carismatica sia un mezzo privilegiato di evangelizzazione nel Rinnovamento: «La Parola di Dio, proclamata sotto la guida profetica dello Spirito, opera nella vita e cambia la storia. Io sono convinta che l’incontro di preghiera carismatica o è questo o non è!».

Giovanni Paolo II nella Novo millennio ineunte richiama la Chiesa a scrutare questo segno dei tempi: «C’è una diffusa esigenza di spiritualità… un rinnovato bisogno di preghiera» (n. 33).

Con cinque “parole chiave” invita poi gli animatori a riflettere sulle opportunità di nuova evangelizzazione a disposizione del RnS.

  • “Aprire i nostri cenacoli”, ricordandosi che l’unità è la strada maestra sulla quale la Parola corre.

  • “Osare, ma senza improvvisare”, non ci sono ambienti o situazioni precluse al Vangelo.

  • “Questa è l’ora della famiglia”, c’è un “corredo carismatico” ricevuto con il sacramento del matrimonio attraverso il quale la famiglia deve continuare ad essere veicolo di diffusione del Rinnovamento.

  • “I giovani per i giovani”, discepoli e missionari di Cristo, per gli ultimi, per i poveri, per la salvaguardia del creato, per la giustizia.

  • “Accendere il fuoco della missione”.

Il mondo è in fiamme, diceva S. Teresa D’Avila, non possiamo sprecare il tempo.

Sandro Gallo


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