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Solo Lui è Dio e non ve n’è un altro

Preghiera comunitaria carismatica

 

La preghiera comunitaria che apre la sessione conclusiva di questa Conferenza inizia con un richiamo alla festa di tutti i santi. «Siamo un popolo di peccatori in cammino verso la santità. Anche a noi si addice la lode. La lode santifica, ci ottiene la grazia che ci salva.» fa presente Luciana Leone dal palco mentre l’assemblea intona canti di lode e benedizione al Signore. Dio è Santo ed è Lui che rende santi, a Lui i presenti in preghiera danno onore e gloria. Si prosegue poi con invocazioni allo Spirito Santo, definito come “lacrima di commozione del Padre che scende a sciogliere la roccia dei nostri cuori”.

La Sua azione non si fa attendere, manifestandosi anche attraverso una grande ricchezza di profezia nell’assemblea, e porta alla proclamazione della parola di Isaia che dice: «io sono Dio, non ce n'è altri. Sono Dio, nulla è uguale a me. Io dal principio annuncio la fine e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto; sono colui che dice: "Il mio progetto resta valido, io compirò ogni mia volontà!" […] Così ho parlato e così avverrà; l'ho progettato, così farò. […] Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana; la mia salvezza non tarderà.» (Is 46, 9 ss)

A questo Dio che ribadisce la validità del suo progetto di salvezza, l’assemblea “inginocchia” la propria vita, i propri progetti, le proprie debolezze. In questa sottomissione essa sperimenta la gloria del Signore che invita tutti e ciascuno ad “alzarsi” per andare a compiere il suo volere, nella certezza che solo Lui è Dio.

Sandro Gallo


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