Una
famiglia in cui ci sono dei diritti e dei doveri. Una famiglia in cui
forte deve essere il senso dell’appartenenza. Sull’esempio delle prime
comunità cristiane. Il coordinatore regionale della Lombardia, Eugenio
Gulisano, interviene nella sessione mattutina dell’area 3 parlando del
RnS come associazione privata di fedeli laici, una delle dimensioni che
- insieme alla corrente di grazia e al movimento ecclesiale -
caratterizzano il Rinnovamento.
Gulisano ricorda che
l’Associazione è nata nel ’96, quando per la prima volta i vescovi hanno
riconosciuto lo Statuto. Origini dunque, definizione, finalità e
strumenti dell’Associazione sono stati messi in risalto dal Relatore,
che più volte ha citato articoli dello Statuto del RnS. Sottolineando
che in quest’Associazione la Preghiera di effusione è il segno
distintivo di appartenenza. Appartenenza: una parola fondamentale.
Infatti – continua Gulisano – «non sono gli ordinamenti giuridici, pur
essendo necessari, a tenere unita l’Associazione; quel che conta e va
messo in evidenza è soprattutto il senso di appartenenza. Esso deriva
spontaneamente dal vincolo spirituale che sorge dalla comune esperienza
dell’effusione dello Spirito e dalla condivisione della medesima
spiritualità. Appartenenza dunque ha le sue radici in una chiamata, in
un dono cui corrisponde dedizione e servizio». Infine il Coordinatore
regionale della Lombardia ribadisce che «il Rinnovamento è uno solo» e
ricorda l’invito del caro don Dino Foglio: «Dobbiamo camminare stretti
gli uni agli altri perché il cammino è unitario».
Lucia Romiti