La terza aera è dedicata
agli animatori del RnS, ovvero ai delegati dei ministeri e degli ambiti
di evangelizzazione
ai
vari livelli, e agli animatori dei ministeri carismatici dei gruppi e
comunità.
La mattinata si apre con
la relazione articolata su tre livelli sul tema: «Il Rinnovamento nella
triplice dimensione della corrente di grazia, associazione privata dei
fedeli laici e movimento ecclesiale».
Rosario Sollazzo, membro
del CRS della Basilicata, ha introdotto il tema della Corrente di Grazia
partendo dalle origini del Rinnovamento, dal noto week end, che si
svolse a Duquesne nel 1967, quando per la prima volta un piccolo gruppo
di cattolici fece l’esperienza di una nuova effusione dello Spirito
Santo. Un’esperienza – ha detto – destinata a espandersi in brevissimo
tempo in tutto il mondo, tanto che già nel 1973 focolai di preghiera si
erano diffusi in più di 34 paesi. In quello stesso anno – ha aggiunto –,
nel corso della II Conferenza Internazionale dei Leader del Rinnovamento
Carismatico Cattolico, il Papa Paolo VI si esprimeva così: «Ci
rallegriamo con voi, cari amici, del rinnovamento di vita spirituale che
si manifesta oggi nella Chiesa, sotto forme differenti e in ambienti
diversi [...]. In tutto questo possiamo riconoscere l'opera misteriosa e
discreta dello Spirito, che è l'anima della Chiesa». Anche l’amato Papa
Giovanni Paolo II, nel 2002 – ha ricordato il Membro di CRS –, definiva
il Rinnovamento nello Spirito «un dono speciale dello Spirito Santo alla
Chiesa in questo nostro tempo».
E se il Rinnovamento è un
dono di Dio, come tale va accolto vissuto, condiviso e diffuso. Occorre
chiedersi – ha aggiunto Sollazzo concludendo il proprio intervento –
come si possa offrire la propria vita, in modo da rendersi diffusori di
questa Grazia così che arrivi al cuore di molte persone che l’attendono.
Diventare collaboratori dello Spirito – ha detto infine – seguendolo con
fiducia dove ci vuole portare, perché è lui che ci ha condotto fin qui.
Anna Pugliese