Sessione Plenaria
di approfondimento comunitario - 2
Educati alla responsabilità - profilo ecclesiale
«Non il cielo è stato fatto immagine di Dio, non la luna, non il sole, non la bellezza delle stelle, né nessun’altra delle cose create…Tu sei stata fatta immagine di Dio… somiglianza della bellezza incorruttibile… perché tu imiti Colui che brilla in te… Colui che stringe tutta la creazione nel suo palmo diviene tutto quanto da te contenibile… ed abita in te». È con queste parole prese da un cantico di Gregorio di Nissa sulla bellezza della Sposa, Maria, Serva del Signore, che Emma Agrelli, coordinatrice regionale del RnS dell’Abruzzo, inizia la sua riflessione sul profilo ecclesiale del Rinnovamento. Emma Agnelli definisce il nostro Movimento come un «grande cantiere di educazione sulla responsabilità, in cui prepariamo il terreno dell’impegno ad essere servi nella Chiesa per il mondo». Con la citazione di alcuni documenti della Chiesa e di alcune parole del Messaggio che Giovanni Paolo II diede al Congresso Mondiale dei Movimenti ecclesiali nel 1998, la Coordinatrice ha voluto far riflettere tutta l’assemblea sull’importanza di un’autocoscienza sempre più matura della realtà e della dignità ecclesiale che il Movimento ha. «Sin dalle origini – ha proseguito – il Rinnovamento ha avuto una direttrice duale: la formazione dei responsabili e l’esperienza ecclesiale». Citando poi il Primo Documento teologico pastorale di Malines, al quale collaborò anche l’attuale Pontefice Benedetto XVI che definì il Rinnovamento come: «un’esperienza personale ma non individualista o privata, bensì ecclesiale, comunitaria», la Relatrice ha esposto 5 criteri di ecclesialità, indicati nella Christifideles laici al n. 45: vocazione alla santità; annuncio e proposta di fede; testimonianza di comunione; partecipazione alla missione evangelizzatrice; presenza all’interno della società. Percorrendo poi le varie tappe del cammino di formazione e di maturazione fatto dal Rinnovamento, nel corso degli anni, nella dimensione ecclesiale e citando i vari discorsi fatti dai Pontefici ai responsabili e al Movimento intero in varie occasioni, Emma Agrelli ha affermato: «con orgoglio ci definiamo comunità ecclesiale» Con due domande, che assumono anche carattere di appello e chiamata, la Coordinatrice regionale si è rivolta poi all’assemblea dei responsabili: «Rinnovamento nello Spirito, cosa dici di te stesso? Tu, animatore, come ti percepisci circa la tua collocazione ecclesiologica?». La risposta è in due coordinate – ha continuato –: la fedeltà alla memoria (non intesa come nostalgia allo spirito delle origini); la disponibilità alle prospettive di novità». La Relatrice, delineando ancora il profilo ecclesiale del Movimento, ha usato la metafora del mysterium Lunae, immagine patristica presa da Padri della Chiesa i quali affermavano come questa sia “luna” in quanto riflette la luce ricevuta dal Sole che è solo Cristo. «Anche noi quando diciamo: “Gesù è il Signore!”, vogliamo intendere che lui è la nostra luce, che viviamo di luce riflessa!”, il Rinnovamento è come la luna perché contribuisce al movimento della Chiesa. Attraverso le fasi lunari, che simboleggiano il movimento circolare dello Spirito, la Relatrice ha individuato tre grandi “sì” della nostra ecclesialità. La luna crescente può simboleggiare il Rinnovamento pellegrino nel tempo e la sua connotazione profetica e rappresenta “ il primo grande “sì ecclesiale” che comprende il sì: - alla fede al Signore. - alla ferita dell’amore e della santità. - alla spiritualità biblica. - alla spiritualità dell’incarnazione. - a modellare le relazioni sulla esperienza della Koinonia. - all’accoglienza del Progetto formativo. La luna piena simboleggia il Rinnovamento nella sua connotazione sacerdotale. È il sì dell’amore al Padre, al potere dello Spirito. La luna calante simboleggia il Rinnovamento nella sua dimensione regale. È il sì del Movimento aperto all’apostolato e impegnato a far riflettere la luce di Cristo in ogni epoca della storia. Francesco Storino |