Alla
Fiera di Rimini, nel primo sabato di Avvento, è mons. Fausto
Tardelli a celebrare la santa Messa. Il Vescovo di San Miniato
rivolge parole di incoraggiamento agli animatori del RnS, perchè
continuino con fedeltà a percorrere la strada un tempo intrapresa:
la strada di Gesù, la strada dell’amore.
“Seguitela fino in
fondo – dice -, fino alle estreme conseguenze, fino al dono supremo
di voi stessi. E' la strada giusta. E' una strada importante per la
vostra vita, ma lo è anche per le nostre comunità parrocchiali che
hanno bisogno di rinnovamento, per le nostre diocesi, per la Chiesa
che è in Italia, e che, dopo il Convegno di Verona, vuole essere
ancora di più testimone del Cristo risorto dentro le vicende della
società del nostro tempo”.
Esorta ad accettare i
momenti di tribolazione mons. Tardelli, perchè “non ci sono angoscia
e dolore, amarezza e pianto, che non si possano aprire al canto
della gioia. Quando viene fecondata dallo Spirito Santo
–
continua - questa terra di afflizione, che spesso è la nostra vita e
quella dell’umanità, germina frutti nuovi”.
Il segretario della
Conferenza episcopale toscana invita alla testimonianza. “Lo stesso
invito che Gesù rivolse ai suoi – dice riferendosi al Vangelo del
giorno – questa sera lo affida anche a noi che siamo qui. Il mondo
ha bisogno di conoscere Lui e la potenza della sua Risurrezione. Ci
vogliono testimoni coraggiosi”. Occorre un’opera di evangelizzazione
di ampia portata, rivolta, innanzitutto, a quei “numerosissimi
fratelli, già battezzati, che hanno dimenticato la bellezza di
Cristo risorto”.
Concludendo, il
Vescovo sottolinea il senso della gratuità. “Alla sorgente della
capacità di gratuità – dice - c’è l’esperienza dell’amore gratuito
di Dio per ciascuno di noi”; un’esperienza, continua rivolgendosi
agli animatori del RnS, che “nei vostri gruppi, nelle vostre storie
personali, in genere si fa. Ed è travolgente, illuminante. Questa
grande grazia vi impegna ancora di più alla testimonianza, all’amore
verso tutti. Se avete sperimentato e sperimentate il dono
sovrabbondante dello Spirito, siate servi ben svegli nel dare, nel
comunicare agli altri le meraviglie del Signore”.
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