La
sessione pomeridiana ha visto come protagonista il nuovo Statuto e
Regolamento, che il Consiglio Nazionale ha predisposto in questi
ultimi anni per meglio adeguare le norme alla realtà associativa che
negli ultimi tempi ha avuto uno sviluppo e prospettive diverse
rispetto agli anni ’90 quando fu predisposto il primo Statuto
dell’Associazione .
Corrado Di Gennaro,
membro del CNS, ha introdotto la relazione invitando i presenti ad
avere un atteggiamento accogliente, cioè di coloro che riconoscono
con semplicità la presenza dello Spirito anche in norme statutarie,
perché tutto sia fatto “decorosamente e con ordine”, secondo
l’insegnamento paolino.
Un lavoro lungo e
faticoso, ma fatto con la consapevolezza che la legge è per l’uomo e
non viceversa, e che lo statuto e il regolamento non sostituiscono
la vita nello Spirito, ma la perfezionano. Se c’è vita nella carne, ha
concluso Corrado, non saranno certamente le regole a risolvere i
problemi di conflittualità che sorgono dovunque c’è una realtà
associativa.
Mario Landi, membro del CNS, ha proseguito il discorso
presentando le novità dello Statuto, come l’introduzione del livello
diocesano e l’introduzione, accanto al gruppo di preghiera, anche
della comunità, da sempre presente nella realtà
associativa, ma che
non aveva trovato posto nella prima elaborazione statutaria. Altre
novità e cambiamenti a livello di vertice li troviamo nelle figure
del Presidente, del Direttore e Coordinatore nazionale del RnS, di
cui vengono specificati ruoli e competenze, dapprima racchiusi nella
figura del solo Coordinatore nazionale. Altra novità riguarda
l’Assemblea degli aderenti che avrà funzioni consultive, ma anche
elettive.
Mario
Landi ha concluso il suo intervento auspicando da parte degli
animatori un maggiore approfondimento della materia, non essendo
possibile illustrare e memorizzare in qualche ora il cammino di
oltre tre anni.
A Marcella Reni, coordinatrice della Calabria e membro della
Commissione giuridica del RnS, è spettato il compito di illustrare
le novità del Regolamento che, a differenza dello Statuto, non viene
approvato dalla CEI, bensì dal CN. Sono soprattutto norme di
attuazione dello Statuto e riguardano le procedure di elezione e
di
funzionamento degli organismi associativi. Una delle tante
innovazioni riguarda il numero di anni di un mandato, che passa da
tre a quattro, così come la possibilità di essere rieletti, anche se
con maggioranze qualificate, alla scadenza del secondo mandato.
La sessione si è
conclusa con una comunicazione dettata da mons. Paolo Rabitti,
vescovo di Ferrara-Comacchio, presidente della Commissione CEI per
il laicato, il quale ha ricordato che i laici nella Chiesa hanno
piena autonomia di organizzarsi in gruppi e associazioni, a cui, per
definirsi cattolici, occorre il riconoscimento e il discernimento
della Chiesa. Mons. Rabitti ha quindi sottolineato alcune positività
intraviste nella richiesta di modifica dello Statuto del RnS, come
ad esempio il livello diocesano. Infine ha riferito che per gennaio
prossimo è previsto un incontro fra il CNS e la Commissione CEI per
il laicato, per fugare ogni dubbio e perplessità.
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