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Atto di affidamento a Maria, “la serva del Signore” (Lc 1, 38)

 

La Vergine dalle mani alzateNel corso della seconda sessione della Conferenza, a conclusione dell’intervento di Salvatore Martinez, che si rivolgeva a Maria chiamandola “Perfezione del modello laicale” e la migliore “complice” per ricevere una nuova effusione dello Spirito Santo, è stata presentata e intronizzata l’icona della “Vergine dalle mani alzate”.

Si tratta della riproduzione dell’icona di Maria che si trova in Ravenna, nella chiesa della Madonna del Parto. Don Guido Pietrogrande, che ha guidato questo momento, ha fatto notare il duplice atteggiamento delle mani di Maria: le mani protese della statua della Madonna presente sul palco, protese a donare le grazie ottenute dalle sue mani alzate in preghiera.

Tutta l’assemblea si è affidata a Maria con questa preghiera:

O Maria,

Madre di Gesù e Madre nostra.

“Vergine dalle mani alzate”, piena di grazia,

Benedetta fra tutte le donne.

 

Madre della Chiesa e Madre del Cenacolo,

noi, umili Tuoi figli,

a Te ricorriamo e con Te benediciamo Dio

per il dono del Rinnovamento nello Spirito Santo,

grazia feconda per la Chiesa e per il mondo intero.

 

Al Tuo cuore immacolato vogliamo affidare

il nostro cammino ecclesiale

a conclusione di questo triennio di servizio,

riconoscenti per la Tua speciale

protezione e per la Tua benefica intercessione

nella vita dei Gruppi e delle Comunità

che il Tuo mistico Sposo,

lo Spirito Santo, ci ha chiamato a servire.

 

Confessiamo le nostre colpe,

le nostre inadeguatezze,

le nostre lentezze e le nostre omissioni

nel corrispondere alla chiamata

a farci “servi per amore di Gesù” e a diffondere,

con una testimonianza sempre convincente,

la vita nuova nello Spirito.

 

Tu, la Serva del Dio Altissimo,

Donna che ben conosce i patimenti

dei veri discepoli del Signore,

ottienici una premura nuova nell’amore fraterno,

un ardore nuovo nella preghiera,

un coraggio nuovo nell’annunziare il Vangelo,

uno stupore nuovo nel ricevere

e nel far fruttificare i doni e i carismi,

una sapienza nuova nel discernere

i segni dei tempi,

un’umiltà nuova nell’attendere

agli impegni assunti nel Rinnovamento,

una perseveranza nuova nell’onorare la Chiesa,

come si addice a dei figli obbedienti.

 

A Te, Regina del Cielo e della Terra,

in occasione di questa

XXX Conferenza Nazionale Animatori,

consegniamo le nostre persone

con le famiglie di cui siamo parte,

i nostri giovani e i nostri anziani,

le persone più bisognose e i nostri ammalati,

quanti hanno smesso di camminare con noi

e quanti si aggiungeranno nel tempo a venire.

 

Su tutti scenda abbondante

l’effusione dello Spirito Santo

e si compia la volontà perfetta del Padre.

 

O Madre benedetta,

ricevi questa nostra unanime richiesta,

perché possiamo conservarci

“servi fedeli” di Gesù fino alla morte.

 

Amen, Alleluja!


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