Rinnovamento nello Spirito:
servire è la nostra vocazione
da Rimini Francesca
Lozito
Tremila e cinquecento
delegati provenienti dai 1.800 gruppi di Rinnovamento nello Spirito
Santo (Rns) si ritrovano fino a domani nei padiglioni della Fiera di
Rimini: è la trentesima Conferenza nazionale
animatori del
movimento ecclesiale, che raccoglie per tre giorni i coordinatori di
diversi livelli – dal gruppo parrocchiale al vertice nazionale.
Un’occasione prima di tutto, com’è nello spirito del Rinnovamento,
di preghiera, ma anche di confronto e riflessione. L’apertura dei
lavori si è tenuta nel pomeriggio di
giovedì
con la prima riflessione sul tema della conferenza, tratto da un
passo del Vangelo di Luca, «Beati quei servi che il padrone al suo
ritorno troverà ancora svegli ». La concelebrazione eucaristica di
giovedì è stata presieduta dal vescovo di Piacenza- Bobbio, Luciano
Monari, vicepresidente della Cei, che ha riservato al «popolo » del
movimento parole di ringraziamento: «Ciò che rende prezioso un
cammino come questo – ha detto Monari – è il continuo riferimento
all’azione attuale dello Spirito Santo e tenere fermo senza riserve
il legame con la Chiesa. Lo statuto nuovo (che viene presentato in
questa occasione e che verrà posto all’attenzione della Cei per
l’approvazione, all’inizio del 2007; ndr) esprime proprio questa
sintonia con tutta la Chiesa ed è espressione viva di un
arricchimento per tutta la realtà ecclesiale».
Il filo che
lega Rns agli altri movimenti nello scenario della Chiesa italiana è
stato ricordato anche da monsignor Piero Coda, presidente
dell’Associazione teologica italiana, che è intervenuto sul tema
della conferenza nella mattinata di ieri. Il teologo ha voluto
sottolineare come «questo impegno carismatico sia una peculiarità
del popolo di Dio, che è soggetto di esperienza e trasformazione ».
Dentro la Chiesa da laici protagonisti con la propria peculiarità,
con la consapevolezza di mantenere ben saldi i "riferimenti": le
parole del Papa al Convegno ecclesiale di Verona, che nel messaggio
di saluto ai partecipanti ha voluto ricordare il segretario generale
della Cei, Giuseppe Betori, in particolare citando il passaggio in
cui Benedetto XVI parla della vocazione dei cristiani, che consiste
nel «cooperare perché giunga a compimento effettivo, nella realtà
quotidiana della nostra vita, ciò che lo Spirito Santo ha intrapreso
in noi col Battesimo: siamo chiamati infatti a divenire donne e
uomini nuovi, per poter essere testimoni del Risorto».
E passeggiando per i padiglioni della Fiera di Rimini, scrutando i
volti delle donne e degli uomini che sono convenuti qui in Romagna,
questa volontà di testimonianza sembra essere ben più che
un’intenzione. Volti che si ritrovano, giunti da ogni parte
d’Italia, gesti di amicizia, come un saluto affettuoso, che si
rinnovano tra i partecipanti alla conferenza del Rns. In un altro
messaggio giunto ai partecipanti si fa riferimento proprio a questo
sentimento dell’amicizia: l’arcivescovo Stanislaw Rylko, presidente
del Pontificio Consiglio per i laici, ha esortato gli appartenenti
al Rns ad essere «servitori, quindi, ma soprattutto amici di Gesù
che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica. Amici che
vogliono trasmettere la vera vita, i veri valori che conducono i
fratelli e le sorelle alla piena maturità cristiana; amici che
testimoniano la bellezza e la libertà dei figli di Dio».
Oltre che dalla relazione di Coda, la giornata di ieri è stata
scandita da alcuni passaggi che riguardano uno dei due aspetti della
vita interna del movimento che vengono esaminati in queste giornate
riminesi: il bilancio del triennio di servizio appena trascorso.
L’altro riguarda un passaggio che apparentemente può sembrare più
tecnico, ma a detta degli appartenenti al Rinnovamento nello
Spirito, riveste un’importanza non solo formale: la revisione dello
Statuto, tema che verrà trattato in maniera più approfondita oggi.
A conclusione dei lavori di ieri, il vescovo di Rimini Mariano De
Nicolò, ha presieduto la concelebrazione eucaristica. Nell’omelia ha
ricordato come al centro di tutto il servizio che viene reso dagli
uomini dentro la Chiesa ci sia la carità: «La Chiesa del Signore –
ha affermato De Nicolò – conosce i tempi con le sue stagioni e i
suoi avvicendamenti, ma a nessuno è consentito andare in pensione né
ritirarsi dalla corsa che ci è posta più che mai d’innanzi... Se "la
carità non avrà mai fine" potremo forse noi cessare di amare Cristo
e la Chiesa?».-
Insieme per dire grazie e
proseguire il cammino
La Conferenza
nazionale animatori è l’evento nazionale più importante di
Rinnovamento nello Spirito, dopo la Convocazione nazionale di
aprile. In modo informale, viene definito il momento per «ricaricare
le batterie» attraverso la condivisione spirituale. Ma la Conferenza
animatori è anche un’occasione di bilancio e previsione in vista
degli impegni futuri e quella di questi giorni a Rimini assume una
particolare rilevanza per la vita interna del movimento.
Verranno infatti presentati, in questo contesto, la conclusione e
verifica del triennio di lavoro 2004-2006 e la presentazione ai
delegati dello statuto e del regolamento che, rinnovati, verranno
sottoposti all’approvazione a fine gennaio del Consiglio permanente
della Conferenza episcopale italiana. Due momenti molto legati tra
loro e che vedono coinvolti nella discussione e il confronto tutti i
delegati seduti nella affollata platea.
A Rimini sono presenti coloro che all’interno del Rinnovamento
svolgono quelle che vengono chiamate funzioni di coordinamento, su
più livelli: nei gruppi parrocchiali, nelle diocesi, a livello
regionale, fino ad arrivare al consiglio nazionale. Si tratta di ben
3.500 partecipanti, che fanno parte di 1.800 gruppi e comunità del
Rinnovamento. Il tema di questa trentesima Conferenza animatori è
tratto dal Vangelo di Luca: «Beati quei servi che il padrone al suo
ritorno troverà ancora svegli». Nel sussidio di presentazione di
questo momento riminese il coordinatore nazionale Salvatore Martinez
scrive: «Il tema che il Signore ci ha ispirato è una Parola che ci
interpella personalmente e comunitariamente. Eccomi Signore abbiamo
confessato nel giorno della preghiera per una nuova effusione dello
Spirito e allorquando i fratelli ci hanno chiamati a un servizio
comunitario: un duplice impegno che nei giorni della trentesima
Conferenza nazionale animatori desideriamo rinnovare. Sempre
duplice, infatti, è la valenza e la direzione dell’amore che si
addice ai "servi": verso Dio e verso il prossimo».
Quello che si sta chiudendo è poi per questo movimento un anno, come
viene definito dagli stessi componenti, di «speciali benedizioni»:
dall’ultimo Convegno ecclesiale nazionale di Verona, all’incontro
mondiale delle famiglie con il Papa, dove folta era la delegazione
di Rinnovamento, fino all’incontro con Benedetto XVI che hanno
vissuto i movimenti ecclesiali in occasione della Pentecoste. Si
tratta di tappe che, al di là di quanto hanno regalato ai
partecipanti nel momento preciso in cui si sono svolte, in questi
giorni di incontro a Rimini stanno risuonando sul palco tra i
relatori, ma anche sotto il palco, tra i responsabili, come una
motivazione forte per andare avanti nell’impegno.
Francesca Lozito